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In matematica, e in particolare in geo-
metria analitica e in geometria proiettiva, con
sezione conica, o semplicemente conica, si in-
tende genericamente una curva piana che sia luo-
go dei punti ottenibili intersecando la superficie di un
cono circolare con un piano.
Le sezioni coniche sono state studiate accuratamente
in epoca ellenistica, in particolare da Menecmo ed
Apollonio di Perga intorno al 200 a.C.; questi diede
anche i nomi tuttora in uso per i tre tipi fondamen-
tali di sezioni coniche: ellisse (la circonferenza ne
è un caso degenere), parabola e iperbole.
La parabola è una
particolare figura piana. Si tratta di
una particolare sezione conica, come l'ellisse
e l'iperbole. Può essere definita come il luogo geo-
metrico dei punti equidistanti da una retta (detta direttri-
ce) e da un punto fisso (detto fuoco). La parabola è una curva
matematica molto importante ed ha numerose applicazioni in
fisica ed in ingegneria.
Nel mondo reale ritroviamo la parabola nel moto parabolicoi. Il mo-
to parabolico è un tipo di moto bidimensionale esprimibile attraverso
la combinazione di due moti rettilinei simultanei ed indipendenti:
-moto rettilineo uniforme
-moto uniformemente accelerato.
Il moto parabolico può essere descritto mediante le relazioni della cine-
matica che legano i vettori posizione, velocità, ed accelerazione. La più
significativa realizzazione di tale moto è fornita dal moto del proiet-
tile.
In geometria,
l'ellisse è una curva piana
ottenuta intersecando un cono con
un piano in modo da produrre una curva
chiusa. Affinché la sezione conica produca
una curva chiusa l'inclinazione del piano deve
essere superiore a quella della generatrice del co-
no rispetto al suo asse.
Nella vita reale la forma dell'ellisse la ritroviamo
all'interno dell'anfiteatro romano. Qui gli spettato-
ri sedevano intorno ad un'area avente quella for-
ma. Probabilmente il più antico il più antico
anfiteatro si trova a Pompei, avente gli assi
di 135x104 metri.
In geometria proiet-
tiva si definisce come l'interse-
zione di un cono circolare retto con un
piano che taglia il cono in entrambe le sue falde.
In geometria descrittiva, fissati due ellissi omoteti-
che su un stesso piano e non interne tra loro, l'iperbole
si definisce come luogo dei centri delle ellissi omotetiche
alle due ellissi date in modo che siano tangenti alle stesse
iperbole come luogo dei centri delle ellissi tangenti a due ellis-
si date.
In geometria euclidea, si definisce come il luogo geometrico
dei punti del piano tali per cui è costante la differenza delle
distanze da due punti fissi detti fuochi.
In geometria analitica, un'iperbole è una curva del piano
cartesiano definita da un'equazione del tipo
A x 2 + B x y + C y 2 + D x + E y + F = 0 ,
Nel mondo reale ritroviamo l'iperbole nella Catte-
drale di Brasilia. Questa struttura iperbolica è il
risultato dell'unione di 16 pilastri identici,
aventi sezioni iperboliche.