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FONTI: "i perchè delle scienze" di Bruno Megrino e Daniela Rondano
E' il sistema costituito da tutti quegli organi atti a permettere la respirazione, ovvero lo scambio di gas tra aria e sangue che consente all'organismo di immagazzinare ossigeno ed espellere anidride carbonica.
La ventilazione polmonare, nell'apparato respiratorio, permette di introdurre l’aria nei polmoni tramite l’inspirazione e di espellerla per mezzo dell’espirazione. L’insieme di questi momenti consecutivi dà origine all’atto respiratorio. Grazie al meccanismo della ventilazione polmonare si fa un cambio continuo dell’aria negli alveoli che è dovuto al principio di scambio dei gas.
Tra i muscoli inspiratori il più significativo è il diaframma che contraendosi si abbassa determinando un aumento dell’ampiezza della cassa toracica e quindi un’espansione anche dei polmoni. Partecipano all’espirazione gli intercostali interni e il diaframma la cui decontrazione favorisce la fuoriuscita di anidride carbonica dai polmoni.
DIGESIONE NELLO STOMACO
Il bolo, una volta deglutito, passa nella faringe, poi nell'esofago e da questo, grazie ai movimenti peristaltici causati dalla sua muscolatura, passa allo stomaco dopo l'apertura della valvola, chiamata cardias. La parete dello stomaco è costituita da una parte esterna fibrosa, da una parte media muscolare e la parte interna da tessuto connettivo (mucosa e sottomucosa), in cui sono immersi numerosi vasi sanguigni e linfatici. La mucosa e ricca di cellule secretorie. La secrezione del succo gastrico è stimolata dall'odore dalla vista del cibo, dal sapore, dalla masticazione, dalla deglutizione e dalla presenza di cibo nello stomaco. Alcune cellule secretorie secernono acido cloridrico, che neutralizza l'alcalinità della saliva e trasforma il bolo in chimo a pH acido. L'ambiente acido favorisce l'attivazione degli enzimi digestivi contenuti nei succhi gastrici e secreti da altre cellule della parete dello stomaco, come la pepsina, che scinde le proteine in peptoni (pezzetti di proteine); altre cellule secernono il fattore intrinseco, che, unendosi con il fattore estrinseco (vit. B12) apportato con gli alimenti, prepara quest'ultimo all'assorbimento intestinale; la chimosina che fa cagliare, coagulare il latte; le lipasi gastriche, che idrolizzano i grassi preparandoli alla scissione nell'intestino ad opera delle lipasi pancreatiche; Infine le cellule mucipari secernono la mucina, una forma di muco che protegge lo stomaco dall'attacco degli enzimi digestivi e degli acidi, preservandolo dall'autodigestione. Particolari condizioni psicosomatiche e alimentari, possono impedire, anche parzialmente, la produzione di muco e rendere tratti della mucosa attaccabili dagli enzimi e dagli acidi, dando origine all'erosione della parete gastrica e quindi alla formazione di ulcere. La perforazione della parete gastrica fa fuoriuscire il contenuto gastrico nella cavità addominale, provocando una peritonite. Dopo la digestione gastrica le sostanze ingerite sono gradualmente versate, mediante l'apertura della valvola piloro (sfintere pilorico), nel duodeno, parte dell'intestino.
COMPOSTO DA :
APPARATO DIGERENTE
DIGESTIONE NELL'INTESTINO
Gli alimenti che consumiamo entrano nel nostro organismo dalla bocca e poi attraversano i vari organi dell'APPARATO DIGERENTE dove avviene la loro trasformazione in sostante semplici mediante la digestione, l'assorbimento e l'eliminazione dei residui.5