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Pur non essendo un astronomo, Bruno
si pone il problema di spiegare il moto ap-
parente degli astri. Per lui il moto apparente
dell'universo intorno alla Terra dev'essere ri-
condotto al moto rotatorio della Terra intorno a
se stessa. Bruno concepisce l'universo in ma-
niera panteistica, come Uno-tutto, come unico
organismo vivente che racchiude in sé ogni
divenire, rimanendo però immobile e identi-
co a se stesso. Una delle conseguenze
di tali tesi è l'ammissione di una plura-
lità di mondi e dall'esistenza di al-
tri esseri viventi.
Il proposito di Telesio è quello di
spiegare la natura delle cose "secon-
do i propri principi", ovvero sulla base
di leggi immanenti. I principi di tutte le
cose sono ricondotti da Telesio a tre:
il caldo e il freddo (principi dinami-
ci) e la materia (principio passi-
vo).
Costituendo
tutta la realtà, i tre prin-
cipi devono poter causare
ogni fenomeno, quindi anche la
sensibilità. Se alcuni esseri sento-
no e reagiscono, queste caratteristi-
che devono essere proprie dei prin-
cipi stessi, caldo e freddo, e non della
materia che è solo passività. Telesio
afferma quindi un coerente pampsi-
chismo: tutte le cose sono capaci
di sensazioni e possiedono
un'anima.
Bruno coglie nella rivoluzione coperni-
cana una liberazioni dai limiti, dalla super-
stizione e dall'accettazione acritica dei filoso-
fi del passato; il nuovo universo infinito è frutto
della ricerca razionale, contro il principio di auto-
rità. Per Bruno l'universo infinito è manifestazio-
ne di Dio, e attraverso la sua conoscenza sco-
priamo Dio. Aver abbattuto le mura delle sfere
celesti vuol dire avere liberato la conoscenza,
che adesso ha come oggetto l'infinito. La divini-
tà non è più trascendente ma immanente.
L'infinità dell'universo è spiegata a partire
dal rapporto fra Dio e il mondo, intesi
come "causa" e "principio".
Il pensiero di Bruno
ruota intorno all'infinito
e al copernicanesimo,
mettendo in relazione l'in-
finità dell'universo con l'in-
finità di Dio.
Secondo Bruno l'uomo, operando
con l'intelletto e con le mani, può for-
mare "altre nature e altri corsi", dive-
nendo creatore, come Dio. Bruno esalta
quindi l'attività e il lavoro conferendo lo-
ro sacralità. Infine, secondo Bruno, lo
uomo è mosso dall'amore, che può in-
dirizzarsi a singoli esseri, ma può
anche, con la mediazione della
conoscenza, volgersi a Dio.
Per Telesio la conoscenza è rappre-
sentata dalle sensazioni. Telesio ricon-
duce anche le idee a questa origine: per
Telesio le idee non sono altro che sensa-
zioni ricordate e proprio per questo non so-
no perfette e possono causare un errore.
Le sensazioni, invece, non possono mai
ingannarci, in quanto mettono l'anima in
diretto contatto con le cose.
Telesio critica radical-
mente le filosofie del passato
per come hanno studiato la na-
tura. Per Telesio tutte le filosofie
si sono costruite un "mondo a lo-
ro arbitrio" sulla base delle esige-
nze delle premesse filosofiche
e non dell'osservazione della
natura.
Per Telesio il fondamento della mo-
rale è la tendenza di tutti gli esseri alla
conservazione e al proprio accrescimento.
Le cose o gli eventi che favoriscono questi
processi producono una dilatazione dell'anima,
che corrisponde ad una sensazione di calore e
piacere (bene). Al contrario altri fatti provocano
una contrazione dell'anima , corrispondente al
freddo e al dolore (male). Il comportamento del-
l'uomo è determinato quindi dalla tendenza
spontanea a ricercare il piacere e a fuggire
dal dolore. L'analisi che Telesio fa della
morale è quindi naturalistica e descrit-
tiva.