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Transcript

Veroli

Apprendimento

Ricerca - Azione

Convivenze globali

Relazioni e Interazioni

La Scuola è luogo di ...

Tensioni

"E' questo il punto critico in ogni rapporto: come viene risolto il conflitto, non la quantità dei conflitti che insorgono."

T. Gordon, 1970

La gestione efficace dei conflitti

Emozioni

Il conflitto stimola la multiprospetticità del pensiero,

facendo sì che siano considerate varie prospettive riguardo ad una situazione.

Stimola i componenti del gruppo a comprendere meglio se stessi e gli altri fattori in relazione ai compiti affidati.

"Il conflitto non è necessariamente un male; va, invece, considerato come realtà di qualsiasi rapporto. Infatti, un rapporto apparentemente privo di conflitti, potrebbe risultare più malsano di un altro con conflitti frequenti."

T. Gordon, 1970

Visita guidata all'Abbazia di Casamari ed all'antica città di Veroli - Sabato 16 Luglio ore 15:00-20:30

Tuttavia i conflitti assumono una valenza negativa o positiva a seconda di come vengono gestiti dai capi riconosciuti, fermo restando che, se trascurati o negati, i conflitti possono distruggere una comunità di lavoro sia rispetto alla produttività, sia rispetto al clima organizzativo e al rispetto delle persone.

Attività formativa a cura del

Prof. Francesco Sciandrone

Domenica 17 Luglio

Jackson, Watzlawick e Janet Bavelas scrissero nel 1967 "Pragmatica della comunicazione umana", uno dei capisaldi delle teorie sulla comunicazione, nel quale sono delineati i percorsi dell'interazione umana

"La gestione efficace dei conflitti"

Immacolata Messuri (UNICAS)

Coordina:

Rosa Venuti - Presidente I.R.A.S.E. Nazionale

I percorsi presentati nel volume si applicano all'approccio sistemico, al terreno delle relazioni e ai turbamenti psichici.

La definizione più comune di sistema:

"insieme di elementi talmente in interazione che una qualsiasi modificazione di uno di essi comporta una modificazione di tutti gli altri

"E la natura, si dice, ha dato a ciascuno di NOI due orecchie ma una sola lingua, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare."

PLUTARCO

Un grazie particolare al gruppo di Yad Vashem 2015 e a tutti i partecipanti

Corso residenziale

Orientamento Formativo

Orientamento

Insieme di attività mirate finalizzate a permettere all’individuo di riconoscere e sviluppare le proprie attitudini, capacità e competenze. Oggi l’orientamento viene considerato come un processo continuo ed articolato, che abbraccia tutte le fasi dell’esistenza, finalizzato a mettere il singolo nella condizione di operare scelte consapevoli al fine di esercitare un controllo sulla propria vita e di realizzarsi positivamente ed efficacemente a livello personale, sociale, professionale.

Nuova organizzazione dell’insegnamento, che dia luogo ad una scuola orientativa e non selettiva.L’orientamento educativo risponde ad un’esigenza di rispetto fondamentale della persona, permettendo un rapporto creativo tra la persona e la costruzione dei suoi valori. Non è solo la scuola chiamata ad intervenire sull’educazione alla progettazione ma anche la famiglia.

«Compito principale della scuola e di ogni docente, attraverso la sua disciplina, è quello di aiutare lo studente nello sviluppo perché possa realizzare integralmente se stesso, potenziando le sue capacità per inserirsi in modo attivo e creativo nella società in rapida trasformazione. Perciò è riduttivo collocare le attività orientative solo nelle fasi di passaggio e transizione in relazione alle scelte da affrontare. Esso, essendo collegato alla formazione globale della persona e allo sviluppo dell’identità, deve attraversare ogni ordine e grado di scuola e ogni disciplina».

C.M. 43/2009

"E la natura, si dice, ha dato a ciascuno di NOI due orecchie ma una sola lingua, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare."

PLUTARCO

Attività realizzate:

  • formazione di gruppi;
  • individuazione delle parole chiave sul tema;
  • analisi dei nodi concettuali: competenze, orientamento, comunicazione, motivazione

"Co-Evolvere insieme"

Venerdì 15 luglio

La Regola Benedettina

e la formazione

"La Scuola tra orientamento e competenze: la comunicazione come chiave di lettura" - Parte prima

Immacolata Messuri (UNICAS)

Coordina:

  • Mariolina Ciarnella - Presidente I.R.A.S.E. Frosinone

Saluti:

  • Augusto Cataldo - UIL Scuola Frosinone

http://culturacattolica.it/default.asp?id=32&id_n=18490

Appunti di viaggio

Corso di formazione in omaggio al Prof. Ugo Marchetta (Docente di psicologia Sociale della Famiglia presso l'Università degli Studi di Palermo)

Casamari 15-16-17 Luglio 2016

Competenza

Attitudine a far fronte a un compito utilizzando risorse interne, risorse cognitive, risorse affettive, risorse esterne.Le competenze evolvono facendo e riflettendo su quello che si fa.

Sabato 16 Luglio

Le competenze orientative

Insieme di risorse, caratteristiche, abilità, atteggiamenti e motivazioni che permettono alla persona di affrontare consapevolmente l’esperienza formativa.

"La Scuola tra orientamento e competenze: la comunicazione come chiave di lettura" - Parte seconda

Immacolata Messuri (UNICAS)

Coordina:

Francesca Severa - Segretaria I.R.A.S.E. Nazionale

Sapere = conoscenze

Saper fare = competenza operativa

Saper essere = atteggiamenti

Saper imparare = riflettere sui processi e controllarli

(è una capacità metacognitiva).

La comunicazione efficace

Per un progetto di vita

L’instaurarsi di una buona comunicazione tra le diverse figure coinvolte nel contesto scolastico può:

  • accrescere la consapevolezza su problemi e soluzioni didattiche;
  • potenziare comportamenti supportivi individuali o di gruppo;
  • mettere in luce le abilità di ciascuno;
  • implementare la cooperazione;
  • rinforzare i comportamenti e gli atteggiamenti positivi.

I passi da realizzare per compiere una scelta adeguata sono:

1. Fare un’attenta esplorazione di sé per capire come si è fatti;

2. Informarsi sulle professioni e sulle scuole;

3. Progettarsi, nel senso di elaborare il proprio progetto formativo-professionale.

La comunicazione a scuola

Oggi le competenze comunicative e relazionali dell’insegnante sono giudicate importanti almeno quanto quelle disciplinari. Nella comunità scolastica la comunicazione può essere definita come un processo di condivisione delle informazioni attraverso l’utilizzazione di un insieme di regole comunemente accettate.

La comunicazione

E' impossibile per qualsiasi essere vivente animato non comunicare con gli altri. La comunicazione, infatti, non è solamente linguaggio verbale ma l'unico strumento in nostro possesso per interagire con la realtà che ci circonda.

"E la natura, si dice, ha dato a ciascuno di NOI due orecchie ma una sola lingua, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare."

PLUTARCO

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