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Relazioni e Interazioni
Tensioni
"E' questo il punto critico in ogni rapporto: come viene risolto il conflitto, non la quantità dei conflitti che insorgono."
T. Gordon, 1970
Emozioni
Il conflitto stimola la multiprospetticità del pensiero,
facendo sì che siano considerate varie prospettive riguardo ad una situazione.
Stimola i componenti del gruppo a comprendere meglio se stessi e gli altri fattori in relazione ai compiti affidati.
"Il conflitto non è necessariamente un male; va, invece, considerato come realtà di qualsiasi rapporto. Infatti, un rapporto apparentemente privo di conflitti, potrebbe risultare più malsano di un altro con conflitti frequenti."
T. Gordon, 1970
Tuttavia i conflitti assumono una valenza negativa o positiva a seconda di come vengono gestiti dai capi riconosciuti, fermo restando che, se trascurati o negati, i conflitti possono distruggere una comunità di lavoro sia rispetto alla produttività, sia rispetto al clima organizzativo e al rispetto delle persone.
Attività formativa a cura del
Prof. Francesco Sciandrone
Jackson, Watzlawick e Janet Bavelas scrissero nel 1967 "Pragmatica della comunicazione umana", uno dei capisaldi delle teorie sulla comunicazione, nel quale sono delineati i percorsi dell'interazione umana
"La gestione efficace dei conflitti"
Immacolata Messuri (UNICAS)
Coordina:
Rosa Venuti - Presidente I.R.A.S.E. Nazionale
I percorsi presentati nel volume si applicano all'approccio sistemico, al terreno delle relazioni e ai turbamenti psichici.
La definizione più comune di sistema:
"insieme di elementi talmente in interazione che una qualsiasi modificazione di uno di essi comporta una modificazione di tutti gli altri
"E la natura, si dice, ha dato a ciascuno di NOI due orecchie ma una sola lingua, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare."
PLUTARCO
Insieme di attività mirate finalizzate a permettere all’individuo di riconoscere e sviluppare le proprie attitudini, capacità e competenze. Oggi l’orientamento viene considerato come un processo continuo ed articolato, che abbraccia tutte le fasi dell’esistenza, finalizzato a mettere il singolo nella condizione di operare scelte consapevoli al fine di esercitare un controllo sulla propria vita e di realizzarsi positivamente ed efficacemente a livello personale, sociale, professionale.
Nuova organizzazione dell’insegnamento, che dia luogo ad una scuola orientativa e non selettiva.L’orientamento educativo risponde ad un’esigenza di rispetto fondamentale della persona, permettendo un rapporto creativo tra la persona e la costruzione dei suoi valori. Non è solo la scuola chiamata ad intervenire sull’educazione alla progettazione ma anche la famiglia.
«Compito principale della scuola e di ogni docente, attraverso la sua disciplina, è quello di aiutare lo studente nello sviluppo perché possa realizzare integralmente se stesso, potenziando le sue capacità per inserirsi in modo attivo e creativo nella società in rapida trasformazione. Perciò è riduttivo collocare le attività orientative solo nelle fasi di passaggio e transizione in relazione alle scelte da affrontare. Esso, essendo collegato alla formazione globale della persona e allo sviluppo dell’identità, deve attraversare ogni ordine e grado di scuola e ogni disciplina».
"E la natura, si dice, ha dato a ciascuno di NOI due orecchie ma una sola lingua, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare."
PLUTARCO
Attività realizzate:
"La Scuola tra orientamento e competenze: la comunicazione come chiave di lettura" - Parte prima
Immacolata Messuri (UNICAS)
Coordina:
Saluti:
http://culturacattolica.it/default.asp?id=32&id_n=18490
Corso di formazione in omaggio al Prof. Ugo Marchetta (Docente di psicologia Sociale della Famiglia presso l'Università degli Studi di Palermo)
Attitudine a far fronte a un compito utilizzando risorse interne, risorse cognitive, risorse affettive, risorse esterne.Le competenze evolvono facendo e riflettendo su quello che si fa.
Insieme di risorse, caratteristiche, abilità, atteggiamenti e motivazioni che permettono alla persona di affrontare consapevolmente l’esperienza formativa.
"La Scuola tra orientamento e competenze: la comunicazione come chiave di lettura" - Parte seconda
Immacolata Messuri (UNICAS)
Coordina:
Francesca Severa - Segretaria I.R.A.S.E. Nazionale
Sapere = conoscenze
Saper fare = competenza operativa
Saper essere = atteggiamenti
Saper imparare = riflettere sui processi e controllarli
(è una capacità metacognitiva).
L’instaurarsi di una buona comunicazione tra le diverse figure coinvolte nel contesto scolastico può:
I passi da realizzare per compiere una scelta adeguata sono:
1. Fare un’attenta esplorazione di sé per capire come si è fatti;
2. Informarsi sulle professioni e sulle scuole;
3. Progettarsi, nel senso di elaborare il proprio progetto formativo-professionale.
Oggi le competenze comunicative e relazionali dell’insegnante sono giudicate importanti almeno quanto quelle disciplinari. Nella comunità scolastica la comunicazione può essere definita come un processo di condivisione delle informazioni attraverso l’utilizzazione di un insieme di regole comunemente accettate.
E' impossibile per qualsiasi essere vivente animato non comunicare con gli altri. La comunicazione, infatti, non è solamente linguaggio verbale ma l'unico strumento in nostro possesso per interagire con la realtà che ci circonda.
"E la natura, si dice, ha dato a ciascuno di NOI due orecchie ma una sola lingua, perché siamo tenuti ad ascoltare più che a parlare."
PLUTARCO