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(fu un fenomeno strettamente italiano)
Urbino: la città ideale come espressione nel rinascimento matematico del Quattrocento
FIRENZE
fu il centro di diffusione del pensiero rinascimentale.
Il recupero dell’antico si materializzò in ARCHITETTURA, prima che nelle arti figurative
- FORTE STABILITA' ECONOMICA
soprattutto dopo la conquista di Pisa e Livorno
(sbocco al mare per i commerci)
- RECUPERO DELL'ANTICO con lo studio della FILOSOFIA, DEI TESTI ANTICHI (civiltà classica),
della RETORICA, delle LINGUE ANTICHE (filologia)
Recupero degli ordini architettonici, degli archi a tutto sesto, della regolarità delle forme geometriche, del modulo
Santa Maria Novella Firenze - L.B.Alberti
In seguito, il ritorno all’antico si manifestò sempre più nelle arti figurative, anche grazie ad una nuova attenzione posta ai temi mitologici che, con il Rinascimento, tornarono nuovamente ad essere rappresentati.
CULTURA RINASCIMENTALE - UMANESIMO
1)
2)
- Visione RAZIONALE del rapporto tra uomo e natura
UOMO AL CENTRO DEL MONDO, A MISURA DI TUTTE LE COSE
3)
- Opposizione al simbolismo bizantino
6)
4)
Si cerca un sapere concreto e rigoroso fondato su - basi RAZIONALMENTE DIMOSTRABILI (matematica e metodo empirico)
- DECODIFICAZIONE delle regole della PROSPETTIVA ( la realtà è sottoposta a leggi razionali e universali, l'uomo è padrone dello spazio grazie alla visione dell'occhio)
Il Medioevo è visto come un periodo di decadenza che ha oscurato la grandezza classica
Nuova consapevolezza dei propri valori, delle proprie capacità razionali
7)
La vita terrena non è più vista come passaggio alla vita eterna, come nel Medioevo, ma va vissuta al meglio delle proprie capacità (valore dell'esistenza terrena)
5)
La Fede non è più in contrasto con il desiderio dell'uomo di affermarsi
RECUPERO DEL SENSO DEL BELLO
PROSPETTIVA: ATTRAVERSO REGOLE GEOMETRICHE diviene STRUMENTO D'IMITAZIONE DELLA NATURA E DI CONOSCENZA SCIENTIFICA
La bellezza era l’espressione stessa della perfezione e, come nel mondo greco, si basa su leggi matematiche. LA BELLEZZA E' L'ARMONIA DEI RAPPORTI PERFETTI, che solo i numeri sanno svelare.
Il NEOPLATONISMO fu importante per le riflessioni sulla bellezza. Secondo questa filosofia, ciò che è bello è anche buono, e ciò che è buono è anche bello. In pratica non c’era conflitto tra sfera etica ed estetica
IMPORTANZA DEL DISEGNO
La scoperta del disegno quale strumento progettuale, portò ad una conseguenza inedita: fu possibile, per l’artista, scindere il momento dell'ideazione da quello dell'esecuzione.
Altra conseguenza della logica matematica con la quale l’uomo osserva il mondo è la rinnovata ricerca della proporzione, il gusto per la perfezione formale e la riscoperta della “sezione aurea”.
La realizzazione poteva anche affidarla ad altri i quali, grazie ai disegni avuti, divenivano dei semplici esecutori materiali di quanto ideato dall’artista.
Partendo dal presupposto che l'arte classica è un'arte naturalistica, lo scopo dell'arte era imitare la natura,
perciò, in questo periodo, si intensificano gli studi sulla natura.
L'uomo come centro di interesse è oggetto di studio. E' studiato e analizzato sul piano fisico attraverso il disegno: nascono l'anatomia e la fisiologia moderne. Il disegno anatomico è uno
strumento conoscitivo in cui si fonde sapere artistico e sapere scientifico.
Rettangolo aureo
Spirale aurea
GLI ARTISTI RINASCIMENTALI DEL '400 CHE HANNO per primi RIVOLUZIONATO L'ARTE:
In Architettura : FILIPPO BRUNELLESCHI
In Scultura : DONATELLO
In Pittura : MASACCIO
Nuovo gusto per il BELLO: sviluppo dell'ARTIGIANATO (orafi, falegnami, decoratori)
NUOVO RUOLO DELL'ARTISTA
Fino al Medioevo le arti erano divise in «liberali» e «meccaniche»: le prime erano quelle che si affidavano soprattutto al pensiero e alla parola (gli intellettuali), le seconde implicavano invece una manipolazione della materia.
Le arti figurative erano annoverate tra quelle meccaniche: i pittori e gli scultori potevano anche essere degli analfabeti (e spesso lo erano) tanto a loro non era chiesta alcuna attività di pensiero. Essi dovevano solo possedere l’abilità tecnica per saper eseguire quello che il committente gli chiedeva. Ed infatti, la paternità dell’opera d’arte, nel Medioevo, veniva considerata più del committente che non dell’artista che l’aveva realizzata.
Nel Trecento, con Giotto, assistiamo ad una crescita straordinaria della considerazione sociale di cui gode ora l’artista. Ma è soprattutto con l’affermarsi del Rinascimento che l’evoluzione della figura dell’artista compie il grande salto: da questo momento in poi, anche l’artista rivendicherà per se il ruolo di intellettuale.
Molti artisti lavorano direttamente alle dipendenze dei signori che governano i piccoli stati, in cui la penisola si divide in questo secolo. NASCE LA FIGURA DEL MECENATE e nella corte di un principe l’artista viene a contatto con tutti i maggiori rappresentati dell’intellettualità del tempo: poeti, scrittori, filosofi, matematici, e così via. Così avvenne a Firenze con i Medici, a Mantova con i Gonzaga, a Urbino con i Montefeltro, a Ferrara con gli Este, a Milano con i Visconti e con gli Sforza. Anche Roma divenne una sorta di corte principesca, dopo il ritorno del Papa dal periodo avignonese, conclusosi nel 1377. Il Papa si rapportò con gli artisti, applicando mecenatismo.
Nel corso del 1400, però, fu sempre Firenze la città dove maturarono le più grandi personalità artistiche. Questo avvenne solo grazie al mecenatismo di Lorenzo dei Medici, chiamato anche per questo Lorenzo il Magnifico, alla cui signoria incrociarono e presero forma le più elevate personalità artistiche di tutto il Rinascimento italiano.
A Firenze erano poi presenti le CORPORAZIONI di arti e mestieri alla quale appartenevano le varie categorie:
Arte dei Giudici e Notai , Arte dei Mercatanti (o di Calimala)
Arte del Cambio, Arte della Lana, Arte della Seta . Arte dei Medici e Speziali
Arte dei Vaiai e Pellicciai, Arte dei Calzolai, Arte degli Spadai, Arte dei fabbri...
Queste Corporazoni, per aumentare il loro prestigio, commissionavano opere d'arte agli artisti, diventando MECENATI.
(dal 1500 diviene la capitale indiscussa dell’arte italiana).
Leon Battista Alberti ebbe il merito di introdurre, oltre al Quadro Prospettico altri due concetti di base: la convergenza verso un punto di fuga unico di tutte le rette perpendicolari al piano della rappresentazione e la progressiva diminuzione delle dimensioni apparenti degli elementi al crescere della loro distanza
Con Rinascimento s'intende il concetto di rinascita dell’arte e della cultura classica (rigenerazione dell'umanità) a partire dal XV sec. in contrapposizione con il periodo artistico precedente il Medioevo, poiché era visto come un’interruzione tra la classicità e il Rinascimento.
Coinvolge tutti i campi del sapere:
-letteratura - arte - scienza
Elemento nuovo è la collocazione dell’uomo come centro del mondo, capace di conoscere ciò che lo circonda attraverso la propria ragione, quindi attraverso regole certe, scientifiche, matematiche.
1435 - 2° trattato - "DE PICTURA" : prima codificazione della prospettiva matematica
1) FILIPPO BRUNELLESCHI: è l'artefice del passaggio dalla ricerca astratta all'applicazione concreta (tra il 1410 e il 1413)
2) LEON BATTISTA ALBERTI: è il primo a codificare le regole prospettiche
3)PIERO DELLA FRANCESCA: L'impianto teorico delle tecniche di costruzione prospettica venne da lui completato
1452 - 3° trattato - "DE RE AEDIFICATORIA": regole di progettazione e tipologie architettoniche ( - Funzionalità all'uso cui è destinato l'edificio - Monumentalità come nelle forme classiche - Ogni parte ha uguale importanza come l'insieme
1462 - 4° trattato - "DE STATUA" : regole per la scultura e giuste proporzioni