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E ora parleremo, finalmente, di Bologna...

I terreni paludosi furono bonificati, per permettere le coltivazioni.

Alle semplici capanne sostituirono abitazioni in mattoni o pietra.

Artigianato e commercio erano assai fiorenti.

La dominazione etrusca durò più di 200 anni, ma un giorno scesero dalle Alpi uomini grossi e potenti, saccheggiatori che incendiavano le città: i Galli- Boi (Celti).

Gli Etruschi tentarono una difesa, ma Felsina venne distrutta.

VILLANOVIANA

VILLANOVIANA

Un tuffo nel passato

Il nome Villanoviani deriva da Villanova di Castenaso, in provincia di Bologna, dove nel 1853 furono scoperte le prime tombe. I Villanoviani si stanziarono anche nella Toscana e nel Lazio, perciò è più corretto parlare della fase antica degli Etruschi.

LE TRACCE LASCIATE DAI VILLANOVIANI SONO PIU' NUMEROSE DELLE PRECEDENTI POPOLAZIONI.

Per onorare la memoria di re Felsino, principe vittorioso, la città perse il nome di Felsina che, nel corso dei secoli, divenne ricca e potente.

A Bologna cosa succede?

Bologna nel Paleolitico

Bologna nell' età dei metalli

Le origini di Bologna risalgono a tempi molto remoti.

Dai materiali rinvenuti sui colli bolognesi si è dedotto che essi furono abitati da gruppi di uomimi fin dall' antichità.

Volete venire con me? Se sì, seguitemi!

L' età del rame

Bologna nel Neolitico

Nella grotta del Farneto,utilizzata a quei tempi come Necropoli, sono stati rinvenuti utensili di vario genere, invece tra Porta d' Azeglio e Porta Saragozza centinaia di capanne interrate.

  • Nelle successive età dei metalli, il nostro territorio fu popolato da tribù come i Liguri e gli Umbri che, pian piano, impararono a convivere pacificamente.

La pianura Padana era in gran parte sommersa dalle acque.

La flora era costituita da fitte boscaglie e la fauna da bisonti e megaceri.

Trascorsi i secoli, la pianura Padana si prosciugò e gruppi neolitici costruirono capanne.

Il clima era rigidissimo.

L' uomo era cacciatore e raccoglitore.

Curiosità: la parola terramare deriva

dal dialetto TERRAMARNA, cioè scura,

nerastra.

L' uomo del Neolitico allevava ovini, caprini e coltivava grano ed avena.

L' età del bronzo: villaggi terramaricoli

Curiosità: la parola terramare deriva dal dialetto TERRAMARNA, cioè scura, nerastra.

In questa era sorsero tantissime terramare, ossia palafitte piantate sul terreno asciutto, i cui resti sono stati rinvenuti a Crespellano e Castelfranco.

L' elemento che distingue questi villaggi è il sepolcreto, anche chiamato Necropoli: gli abitanti incenerivano i morti e mettevano le loro ceneri in urne funerarie.

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