Plotino

Il ritorno all'Uno

Gli attributi dell'uno

Unità

Secondo Plotino l'uomo può iniziare un per-

corso di ritorno alle origini ripercorrendo al con-

trario l'itinerario delle tappe ipostatiche dell'emana-

zione divina. In ogni individuo è presente questa ten-

denza naturale a mettere in atto questo processo di cre-

scita spirutale.

Plotino divide in 5 tappe questo processo:

1) il rispetto dei doveri sociali e delle virtù civili;

2) la contemplazione della bellezza;

3) l'amore;

4) l'amoreper la sapienza;

5) il superamento finale di ogni dimensione ra-

zionale nel raggiungimento dell'estasi.

L'Uno è, per definizione,

"l'Altro", l'assolutamente diver-

so e quindi indicibile, o ancora

l'inesauribile, l'illimitatao e l'in-

finito.

Per Plotino, la vita e lo

sviluppo degli enti sono pos-

sibili solo se viene conservata

l'unità.

L'unità esiste in ogni ente, ma

secondo gradi diversi.

Plotino

Le ipostasi

Dal Dio-Uno derivano suc-

cessivi gradi di realtà, ognuno

generato dal precedente.

Così dall'Uno, la prima sostanza o "ipostasi" scaturiscono altre due

ipostasi, l'Intelletto e l'Anima.

Plotino nacque probabilmen-

te in Egitto verso il 205 d.C.

A 28 anni entra nella scuola di Ales-

sandria per inseguire l'iniziatore del

neolpatonismo Ammonio Sacca.

A quarant'anni Plotino si reca a Roma e

fonda la propria scuola.

L'Inteletto si può

definire il frutto della con-

templazione che l'Uno fa di se

stesso. In esso è inoltre contenuto tut-

to il pensiero. L'Intelletto, infine, rappre-

senta la sfera della spiritualità e dell' intel-

ligenza non ancora applicata al mondo con-

creto.

L'anima, contenuta nell'Intelletto, è in breve

la sfera della vita; in essa consiste il princi-

pio che dà movimento ed energia, che re-

gola e governa tutti i processi vitali.

Emanazione

Per Plotino il mondo non è stato

"creato" ma è derivato da Dio per

"emanazione", dunque attraverso un pro-

cesso automatico, inconsapevole e necessa-

rio per cui una realtà scaturisce da un'altra per

sovrabbondanza. Il mondo quindi non deriva

dalla volontà di Dio, ma dalla sua sostanza.

Dio non è quindi più inteso come Persona, ma

come pura potenza generatrice.

Plotino