Il “sistema preventivo” è tutto basato sugli educatori, funziona o non funziona, se essi ne portano tutto il peso e ne garantiscono la fecondità
nella relazione educativa
autorevolezza
laissez-faire
autoritarismo
Assistenza equilibrata
autogestione
direttore-padre-confessore
sorveglianza
visione pedocentrica ottimista
antropologia pessimista
l'educatore,
perché possa essere
efficace nell’offrire i suoi contributi
educativi, dev'essere a contatto con le proprie esperienze interiori (intenzioni, convinzioni, ecc.).
Solo in questo modo egli potrà rendersi responsabile delle sue intenzioni e non essere vittima di motivazioni inconsce non risolte...
in cui essi possano svolgere compiti
di gestione all'interno della comunità educativa
validi o significativi per i giovani
Assistenza come
categoria pedagogica
comprende l’attività amichevole
e fraterna che nasce dall’amore apostolico dell’educatore per facilitare e stimolare nei giovani
la realizzazione della loro
vita attuale e il compito
di formazione.
tale modello
GRADUALITA' - l'educatore misura il suo impegno per i giovani rispetto alla loro età, alla loro formazione previa, alle loro esigenze particolari, ecc.
TATTO pedagogico - offrire la collaborazione in modo rispettoso, scegliendo i momenti opportuni
DIMINUZIONE DI ASSISTENZA nella misura in cui
i giovani avranno acquisito quelle competenze
necessarie per affrontare la realtà
ed avranno dimostrato
la loro responsabilità
metacomunicare,
cioè a comunicare sul comportamento
dei giovani affinché essi si orientino verso le aspettative sociali che lo riguardano (osservanza di norme, compiti, ecc.)
La relazione educativa
significa anche organizzazione,
ossia partecipazione ad una serie di
regole che strutturano gli incontri interpersonali. Quanto più tali regole corrispondono a criteri di uguaglianza, giustizia, flessibilità ed attualità, e quanto più l'educatore riesce a far comprendere agli educandi che esse costituiscono un aiuto necessario alla gestione della loro vita in relazione agli altri
L'assistenza sarebbe
soltanto parziale se, oltre a facilitare
la gestione di vita degli educandi ed a fornire
i diversi elementi di maturazione, non costituisse anche un autentico contatto dialogato, in cui il gio-vane acquisisce una visione critica di sé e del mondo
informazioni, inviti, avvisi, consigli, richieste, ecc. non in modo autoritario (comandi, ordini), né in modo generico, ma in modo comprensibile e fornendone una motivazione, riferendosi cioè, quanto più possibile, alle esigenze della situazione oggettiva
ACCOMPAGNAMENTO
L'educatore può intervenire con rinforzi positivi (lodi, premi, incoraggiamenti, ecc.) quando crede opportuno rinforzare quei comportamenti del giovane che aiutano a sviluppare la capacità di essere responsabile
prevenire il pericolo di eventuali trasgressioni e aiutare i giovani quando diventa difficile per
loro corrispondere alle norme:
educazione all'autogoverno
(self-regulation)
«Hai fatto bene» oppure
«Sei contento di essere riuscito
a realizzare tale comportamento»
presenza attiva dialogata situazionale
per es. ricreazione, colloqui privati, confessione, dialogo in gruppo, valutazione scolastica...
La dolcezza
dell’amorevolezza non è debolezza,
sentimentalismo, sciatta sensibilità, ma coinvol- gimento emotivo costantemente illuminato
e purificato dalla ragione e dalla fede
assistenza è presenza amichevole, promozionale all’intera vita del soggetto, a cui si intende porgere aiuto
Amorevolezza
Amore
Empatia
Ruoli
correzione fraterna: È suo compito, infatti, ritrarre dalle imperfezioni dell’età e dai pregiudizi, proporre nuove e migliori idee, indurre a condotte più corrette e feconde per il tempo e per l’eternità
Gesti
Farsi amare e non farsi temere - suscitare riconoscenza, stima, rispetto
come attenzione affettiva ed effettiva alla pesona
come capacità di immedesimarsi con il mondo giovanile
padre, amico, fratello
amicizia, che ha una qualche affinità con la grande amicizia che è “carità” e stabilisce ordine, spontaneità e grazia tra coloro che godono nello stare insieme
aiuti, doni, sentimenti di amore, di grazia di disponibilità... procurare cibo, vestito, alloggio, istruzione; avvisare, consigliare, correggere, consolare, dirigere
nei fatti e colle parole si crei simpatica sintonia tra le reciproche attese nella quotidiana convivialità
Educatore
Guadagnare il cuore
dimensione pedagogica-educativa
Linguaggio del cuore
L’educatore, “colle parole, e più ancora coi fatti, farà conoscere che le sue sollecitudini sono dirette esclusivamente al vantaggio spirituale e temporale de’ suoi allievi”; “nell’assistenza poche parole, molti fatti”
"Mi pareva di essere nell’antico oratorio nell’ora della ricreazione. Era una scena tutta vita, tutta moto, tutta allegria. Chi correva, chi saltava, chi faceva saltare. Qui si giuocava alla rana, là a bararotta ed al pallone. In un luogo era radunato un crocchio di giovani che pendeva dal labbro di un prete il quale narrava una storiella. In un altro luogo un chierico che in mezzo ad altri giovanetti giuocava all’asino vola ed ai mestieri. Si cantava, si rideva da tutte parti
e dovunque chierici e preti e intorno ad essi i giovani che schiamazzavano allegramente. Si vedeva che fra
i giovani e i Superiori regnava la più
grande cordialità e confidenza".
Con l’amorevolezza si toccano corde e suscitano vibrazioni che coinvolgono l’intera personalità dei destinatari, giovani e adulti..., risvegliando tutte le potenzialità personali, volontà, mente, braccio, operosità
Amorevolezza
Carità
come virtù teologale
è il “fondamento” a cui don Bosco si àncora, la vera “regina delle virtù”: “La pratica di questo sistema è tutta appoggiata sopra le parole di S. Paolo che dice: La carità è benigna e pazi-ente; soffre tutto, ma spera tutto e sostiene qualunque disturbo”.
metodologia
dimensione sociale-umanitaria
Assistente
Religione
Contenuto
assicurare i mezzi di “sussistenza”, casa, vitto, vestito, attrezzature per scuole e laboratori.
La serietà dell’impegno morale e religioso - dovere, “pietà”, vivere in grazia, fuggire il peccato -
è proposta e promossa in base a rapporti e processi ragionevoli e amorevoli.
L’equilibrio, la misura, la ragionevolezza dei regolamenti, delle prescrizioni, delle relazioni interpersonali sono costantemente motivati e integrati dalla sincerità della pietà religiosa e dalla partecipazione empatica dell’educatore attivamente presente...