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Il “sistema preventivo” è tutto basato sugli educatori, funziona o non funziona, se essi ne portano tutto il peso e ne garantiscono la fecondità

Educatori sono chiamati ad essere totalmente “consacrati” agli allievi, loro “padri, fratelli, amici”

in una condivisione di vita, con un’aggiunta emotiva, che travalica la famiglia stessa con ulteriori relazioni di superiore qualità, che arrivano all’interiorità delle coscienze...

Educatori ricchi di valori umani, religiosi, affettivi, che siano di essi modelli, testimoni, comunicatori con la vita, le parole

e le opere

Amorevolezza e assistenza

nella relazione educativa

autorevolezza

laissez-faire

autoritarismo

Assistenza equilibrata

autogestione

direttore-padre-confessore

sorveglianza

visione pedocentrica ottimista

antropologia pessimista

  • grandi potenzialità del giovane e contemporaneamente le conseguenze concrete del peccato originale... "ragazzi vivaci e “mobili” piuttosto che cattivi"
  • aspetto di difesa, prevenzione, protezione e relativo isolamento dalle situazioni di rischio - “mettere gli allievi nella impossibilità di commettere mancanze”
  • sollecita interessi, accoglie iniziative, ispira attività - sistema "espressivo"
  • visivamente realizzata in forme estremamente differenti nell’oratorio, nell’internato, nella scuola, nel gruppo, nel lavoro

l'educatore,

perché possa essere

efficace nell’offrire i suoi contributi

educativi, dev'essere a contatto con le proprie esperienze interiori (intenzioni, convinzioni, ecc.).

Solo in questo modo egli potrà rendersi responsabile delle sue intenzioni e non essere vittima di motivazioni inconsce non risolte...

  • Offrire le occasioni

in cui essi possano svolgere compiti

di gestione all'interno della comunità educativa

  • Assistenza indiretta diventa attualmente più necessaria poiché da una parte l'educando si muove in modo flessibile nelle diverse aree pedagogiche
  • Far conoscere ed aiutare a creare spazi di vita

validi o significativi per i giovani

Esercizio nell'uso della libertà

Comportamento di modello

Assistenza come

categoria pedagogica

comprende l’attività amichevole

e fraterna che nasce dall’amore apostolico dell’educatore per facilitare e stimolare nei giovani

la realizzazione della loro

vita attuale e il compito

di formazione.

  • conoscenza di nuovi schemi di comportamento,
  • motivazione ad acquisirli dovuta all'attrazione provata verso la persona che funge da modello
  • motivazione da conseguenze positive che gli educandi sperimentano quando imitano

tale modello

GRADUALITA' - l'educatore misura il suo impegno per i giovani rispetto alla loro età, alla loro formazione previa, alle loro esigenze particolari, ecc.

TATTO pedagogico - offrire la collaborazione in modo rispettoso, scegliendo i momenti opportuni

DIMINUZIONE DI ASSISTENZA nella misura in cui

i giovani avranno acquisito quelle competenze

necessarie per affrontare la realtà

ed avranno dimostrato

la loro responsabilità

metacomunicare,

cioè a comunicare sul comportamento

dei giovani affinché essi si orientino verso le aspettative sociali che lo riguardano (osservanza di norme, compiti, ecc.)

La relazione educativa

significa anche organizzazione,

ossia partecipazione ad una serie di

regole che strutturano gli incontri interpersonali. Quanto più tali regole corrispondono a criteri di uguaglianza, giustizia, flessibilità ed attualità, e quanto più l'educatore riesce a far comprendere agli educandi che esse costituiscono un aiuto necessario alla gestione della loro vita in relazione agli altri

L'assistenza sarebbe

soltanto parziale se, oltre a facilitare

la gestione di vita degli educandi ed a fornire

i diversi elementi di maturazione, non costituisse anche un autentico contatto dialogato, in cui il gio-vane acquisisce una visione critica di sé e del mondo

informazioni, inviti, avvisi, consigli, richieste, ecc. non in modo autoritario (comandi, ordini), né in modo generico, ma in modo comprensibile e fornendone una motivazione, riferendosi cioè, quanto più possibile, alle esigenze della situazione oggettiva

Metacomunicazione e rinforzi

ACCOMPAGNAMENTO

Formazione alla disciplina

Contatto dialogato

L'educatore può intervenire con rinforzi positivi (lodi, premi, incoraggiamenti, ecc.) quando crede opportuno rinforzare quei comportamenti del giovane che aiutano a sviluppare la capacità di essere responsabile

  • affrontare problemi e crisi personali,
  • raggiungere obiettivi personal (progetto educativo personale)

prevenire il pericolo di eventuali trasgressioni e aiutare i giovani quando diventa difficile per

loro corrispondere alle norme:

educazione all'autogoverno

(self-regulation)

«Hai fatto bene» oppure

«Sei contento di essere riuscito

a realizzare tale comportamento»

presenza attiva dialogata situazionale

per es. ricreazione, colloqui privati, confessione, dialogo in gruppo, valutazione scolastica...

La dolcezza

dell’amorevolezza non è debolezza,

sentimentalismo, sciatta sensibilità, ma coinvol- gimento emotivo costantemente illuminato

e purificato dalla ragione e dalla fede

assistenza è presenza amichevole, promozionale all’intera vita del soggetto, a cui si intende porgere aiuto

Amorevolezza

Amore

Empatia

Ruoli

correzione fraterna: È suo compito, infatti, ritrarre dalle imperfezioni dell’età e dai pregiudizi, proporre nuove e migliori idee, indurre a condotte più corrette e feconde per il tempo e per l’eternità

Gesti

Farsi amare e non farsi temere - suscitare riconoscenza, stima, rispetto

come attenzione affettiva ed effettiva alla pesona

come capacità di immedesimarsi con il mondo giovanile

padre, amico, fratello

amicizia, che ha una qualche affinità con la grande amicizia che è “carità” e stabilisce ordine, spontaneità e grazia tra coloro che godono nello stare insieme

aiuti, doni, sentimenti di amore, di grazia di disponibilità... procurare cibo, vestito, alloggio, istruzione; avvisare, consigliare, correggere, consolare, dirigere

nei fatti e colle parole si crei simpatica sintonia tra le reciproche attese nella quotidiana convivialità

Educatore

Guadagnare il cuore

dimensione pedagogica-educativa

Linguaggio del cuore

L’educatore, “colle parole, e più ancora coi fatti, farà conoscere che le sue sollecitudini sono dirette esclusivamente al vantaggio spirituale e temporale de’ suoi allievi”; “nell’assistenza poche parole, molti fatti”

"Mi pareva di essere nell’antico oratorio nell’ora della ricreazione. Era una scena tutta vita, tutta moto, tutta allegria. Chi correva, chi saltava, chi faceva saltare. Qui si giuocava alla rana, là a bararotta ed al pallone. In un luogo era radunato un crocchio di giovani che pendeva dal labbro di un prete il quale narrava una storiella. In un altro luogo un chierico che in mezzo ad altri giovanetti giuocava all’asino vola ed ai mestieri. Si cantava, si rideva da tutte parti

e dovunque chierici e preti e intorno ad essi i giovani che schiamazzavano allegramente. Si vedeva che fra

i giovani e i Superiori regnava la più

grande cordialità e confidenza".

Con l’amorevolezza si toccano corde e suscitano vibrazioni che coinvolgono l’intera personalità dei destinatari, giovani e adulti..., risvegliando tutte le potenzialità personali, volontà, mente, braccio, operosità

Amorevolezza

Carità

come virtù teologale

è il “fondamento” a cui don Bosco si àncora, la vera “regina delle virtù”: “La pratica di questo sistema è tutta appoggiata sopra le parole di S. Paolo che dice: La carità è benigna e pazi-ente; soffre tutto, ma spera tutto e sostiene qualunque disturbo”.

metodologia

dimensione sociale-umanitaria

Assistente

Religione

Ragione

Contenuto

assicurare i mezzi di “sussistenza”, casa, vitto, vestito, attrezzature per scuole e laboratori.

La serietà dell’impegno morale e religioso - dovere, “pietà”, vivere in grazia, fuggire il peccato -

è proposta e promossa in base a rapporti e processi ragionevoli e amorevoli.

L’equilibrio, la misura, la ragionevolezza dei regolamenti, delle prescrizioni, delle relazioni interpersonali sono costantemente motivati e integrati dalla sincerità della pietà religiosa e dalla partecipazione empatica dell’educatore attivamente presente...

Lettera del 1884

Sistema repressivo

Amore, ma ciò non basta

giovani

conoscono

di essere amati

partecipare alle loro inclinazioni