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Transcript

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L'età di Giotto

Giotto, alle origini della pittura rinascimentale

Scultura

gotica

nasce a Pisa

1248

Giovanni Pisano (di Pisa, 1248-1315)

1266-1269

Siena, Duomo, Pulpito in collaborazione con Giovanni e Arnolfo di Cambio

1277-1278

Perugia,Piazza del Comune, Fontana Maggiore

Giovanni Pisano è stato uno scultore e architetto italiano.

Riesce a sviluppare gli spunti del padre Nicola. Da alle sue statue forme slanciate ed elegantemente inarcate, ai rilievi un forte senso di movimento e di chiaroscuro, manifestando una forte espressività, senza dimenticare mai una solida volumetria tipicamente italiana. Giovanni è protagonista di alcuni dei più importanti cantieri della sua epoca, soprattutto a Pisa e a Siena, diventando uno degli artisti più influenti del XIV secolo.

Durante gli anni in cui lavora a fianco del padre collabora alla decorazione scultorea del Battistero di Pisa e al Pulpito di Siena (1265-1269), anche se l'attribuzione delle diverse sculture è controversa. Ha un ruolo sicuramente più attivo nella Fontana Maggiore (1275-1278) di Perugia.

Successivamente entra a capo di progetti lasciati incompiuti dal padre: la decorazione esterna del Battistero di Pisa e il Duomo di Siena. A Siena ottenne grossi riconoscimenti e benefici.

Negli anni successivi lavora al pulpito della chiesa di Sant'Andrea a Pistoia (1297-1301). Va quindi a Pisa, dove assume la carica di capomastro della cattedrale per la quale realizzò il pulpito

Più tardi, verso la conclusione della sua attività artistica, ricevette due importanti commissioni private: la Madonna col Bambino della Cappella degli Scrovegni di Padova (1305-06) e il Monumento sepolcrale di Margherita di Lussemburgo.

1285-1296

Siena, Duomo,

statue della facciata

1297-1301

Pistoia, Chiesa di Sant,Andrea, Pulpito

Padova, Cappella degli Scrovegni, Madonna

1305-1306

Siena, Duomo, Pulpito

1310

muore a Siena

1315

nasce a Pisa

1248

Pulpito

Lucca, Chiesa di Sant'Andrea

1266-1269

Siena, Duomo, Pulpito in collaborazione con Giovanni e Arnolfo di Cambio

Le scene sono molto affollate, come nel pulpito di Siena, ma rispetto alla composta organizzazione ritmica di Nicola Pisano, qui Giovanni scolpisce le figure come emergenti all'improvviso dallo sfondo, con bruschi giochi di luci ed ombre derivati dal diverso rilievo di ciascuna figura e un'estrema ricerca del dinamismo. Una delle scene più notevoli è quella della Strage degli innocenti, dove è inscenato un movimento vorticoso dei personaggi, con l'accentuato espressionismo degli sguardi, deformati dal dolore, dalla paura. Inoltre la resa dei rilievi presenta molte sfumature, da fini dettagli preziosamente eseguiti a figure sommariamente sbozzate, accostate talvolta con effetti di drammatico contrasto. Mai un artista medievale aveva saputo rendere così vivo un dramma.

Notevole è la novità anche in una delle sibille, che si volta con uno scatto quasi spaventato verso un angelo che da dietro le suggerisce le rivelazioni profetiche.

Il pulpito della chiesa di Sant'Andrea di Pistoia è un'opera terminata nel 1301 di cui fu lodatissimo l'artefice che in questo pulpito "seppe superare il padre in sapienza".

La struttura riprende quella del pulpito del Battistero pisano: di forma esagonale appoggia su sette colonne (sei ai vertici ed una centrale) di cui due sorrette da leoni stilofori ed una da uno straordinario telamone ricurvo, mentre la colonna centrale poggiante su tre grifoni alati ed infine le ultime tre poggiano direttamente a terra. L'organizzazione dei rilievi del parapetto, intervallati solo da altre figure collocate agli angoli, riprende invece il pulpito di Siena. Gli archetti trilobati che sorreggono la parte superiore sono più rialzati, quindi maggiore è lo slancio verticale dell'opera. Il programma iconografico del pergamo riprende i modelli paterni, con Allegorie in ogni pennacchio degli archetti, Profezie (ovvero Sibille e Profeti a figura intera) appoggiate sulle mensole dei capitelli, ed i cinque parapetti del pulpito con Storie della vita di Cristo

1277-1278

Perugia,Piazza del Comune, Fontana Maggiore

1285-1296

Siena, Duomo,

statue della facciata

1297-1301

Pistoia, Chiesa di Sant,Andrea, Pulpito

Padova, Cappella degli Scrovegni, Madonna

1305-1306

Siena, Duomo, Pulpito

1310

muore a Siena

1315

nasce a Pisa

1248

Madonna con Bambino

Padova, Cappella degli Scrovegni

1266-1269

Siena, Duomo, Pulpito in collaborazione con Giovanni e Arnolfo di Cambio

In questa scultura ciò che più colpisce è il senso di profonda umanizzazione delle figure.

Lo scultore non si limita a presentarci le due figure che nella loro significazione universale non hanno bisogno di altra spiegazione: egli riesce a trasformare il gruppo sacro in un colloquio muto ma carico di affettività tra madre e figlio. Negli sguardi che la madre e il bambino si scambiano, Giovanni Pisano riesce a cogliere un istante di intimità, dai quali gli spettatori sono quasi esclusi.

Le due figure non sono lì per farsi vedere agli altri e presentarsi nella loro "ufficialità": ma appaiono come colte in istante di quotidianità. In questo modo Giovanni Pisano, pur operando all’interno di uno schema iconografico diffusissimo (non si contano prima e durante questo periodo le tantissime Madonne con Bambino realizzate sia in pittura sia in scultura), riesce a creare un modello di rappresentazione di una grandissima novità e modernità, che resterà a modello per moltissimi artisti che lo seguiranno.

Tra le opere realizzate da Giovanni Pisano, vi è un gruppo di Madonne con il Bambino in braccio, che sono tra le sue sculture più significative. Interessante è da notare la riconquista del tutto tondo, visto che per tutto il medioevo, la scultura praticata è sempre stata a bassorilievo.

La ricomparsa, nel corso del XIV secolo della statuaria monumentale a tutto tondo, non va letto come un ulteriore recupero dell’arte italiana della sua eredità classica, ma come la naturale evoluzione di un’arte, quella scultorea, che nel suo sviluppo nel grande cantiere delle cattedrali romaniche e gotiche, ha conquistato la coscienza della sua autonomia.

Gli scultori sono oramai consapevolmente pronti al controllo totale della forma, a 360 gradi.

1277-1278

Perugia,Piazza del Comune, Fontana Maggiore

1285-1296

Siena, Duomo,

statue della facciata

1297-1301

Pistoia, Chiesa di Sant,Andrea, Pulpito

Padova, Cappella degli Scrovegni, Madonna

1305-1306

Siena, Duomo, Pulpito

1310

muore a Siena

1315

nasce a Pisa

1248

Pulpito

Pisa, Duomo

1266-1269

Siena, Duomo, Pulpito in collaborazione con Giovanni e Arnolfo di Cambio

  • L'adozione di mensole a volute in luogo degli archetti per sostenere il piano rialzato;
  • Lo straordinario senso di movimento, dato dalle numerosissime figure che riempiono ogni spazio vuoto.

Una di queste cariatidi simboleggia l'Ecclesia, ed ha alla base la serie delle quattro virtù cardinali personificate (giustizia, fortezza, temperanza e prudenza), tra le quali spicca la nuda Temperanza, che riprende la posa della Venus pudica.

Opera pregevolissima non solo per la grandissima qualità tecnica ma anche per il significato iconologico e per le iscrizioni che corrono sul pulpito. Questa opera presenta dei rilievi con un linguaggio un po' più composto, mentre sono più rilevanti le novità architettoniche: appoggiato su nove colonne di cui una centrale, ha i parapetti arcuati tanto da apparire di forma circolare e non ottagonale, con un inedito continuum; altrettanto originali sono:

  • La presenza di cariatidi e telamoni veri e propri, cioè figure scolpite al posto delle semplici colonne, con vari significati simbolici;

1277-1278

Perugia,Piazza del Comune, Fontana Maggiore

1285-1296

Siena, Duomo,

statue della facciata

1297-1301

Pistoia, Chiesa di Sant,Andrea, Pulpito

Padova, Cappella degli Scrovegni, Madonna

1305-1306

Siena, Duomo, Pulpito

1310

muore a Siena

1315

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