I poteri dell'Europa medievale
il papa governava le terre indicate dalla Donazione di Costantino
gli organi di governo
dello Stato Pontificio
la Curia romana: amministrazione centrale
il Collegio cardinalizio: aristocrazia locale, eleggeva il papa, erano ambasciatori papali, trattavano questioni giuridiche principali
la Cancelleria: redige gli atti papali
la Camera apostolica: si occupa della finanza
vescovi e abati amministrano le terre, la giustizia, le imposte e chiamano alle armi; la cattedrale è la loro sede
le entrate del papa: l'obolo di San Pietro, i tributi dei sovrani-vassalli, versamenti dei vescovi e degli enti ecclesiastici
potere monarchico e imperiale
il re è per grazia di Dio: non è giudicabile dal popolo
come i vescovi, i re sono consacrati con l'unzione: segno di sottomissione al papa
a differenza del re, l'imperatore ha potere universale: è difensore della Chiesa
comunità di campagna, con autogoverno eletto dal basso
il governo decide l'uso delle terre comuni e il momento dell'aratura
alcuni sono deputati alla sorveglianza e alla rappresentanza presso i signori
le terre sono divise tra i contadini, ma senza recinzioni; dopo la mietitura, il pascolo era comune
boschi e terreni incolti erano pascoli comuni, o riserve di caccia, legna e pesca
i grandi lavori stagionali, la manutenzione di strade e ponti, erano svolti insieme
gli abitanti frequentano la stessa chiesa e festeggiano le stesse feste
dal XIII secolo, con la crescita economica, alcuni contadini si arricchiscono: si forma un nuovo ceto
a partire dall'XI secolo nascono associazioni private di cittadini, per fare rivendicazioni contro il signore
lo scopo era ottenere la Carta di Comune, un insieme di diritti e privilegi in cambio di una somma di denaro
il Comune riflette la contrapposizione tra autorità feudali e nuove forze sociali
mercanti, artigiani, piccoli proprietari terrieri, ufficiali e giudici
i consigli comunali (arenghi) eleggevano i magistrati o consoli, in carica un anno
restavano esclusi donne, servi, lavoratori a giornata, forestieri, disoccupati, ebrei e musulmani
sul piano urbanistico, piazza e palazzo comunale diventano il simbolo dei neonati Comuni
dopo l'Impero carolingio, in Italia centro-settentrionale il potere è preso dai vescovi, appoggiati ed eletti dalle comunità cittadine
dopo il 1.000 però papa e imperatore rivendicano l'elezione episcopale: nascono gli scontri con le comunità cittadine
quando inizia lo scontro tra papa e imperatore, i papi favoriscono formazione dei Comuni in funzione anti-imperiale
presto i Comuni estesero il potere anche sul contado, divenendo piccoli Stati, con mire espansionistiche
gli abitanti del contado continuarono però a sentirsi sfruttati, dai conti così come dai Comuni