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Corpo fisico
Marzio Serbo
ad usum studentium
Scuola Lionello Stock
TS
Del mito che viene raccontato in questa parte di presentazione, crea una mappa narrativa collegando personaggi e sequenze in modo schematico e inserendo qualche piccolo disegno, se ti può aiutare.
In principio
Nut e Geb
si amarono
e generarono
molti figli,
tra questi,
quattro furono
i protagonisti delle vicende
che stiamo
per narrare...
Ricordate cosa significa "cosmogonia"? Ricordate che la parola greca "goné" significa nascita, origine?
E allora.... prova a indovinare, cos'è una TEOGONIA?
Spero tu abbia indovinato: è il mito che narra la nascita delle divinità (= Theòs)
Ancora una piccola riflessione: in tutte le religioni del mondo e della storia, le cosmogonie sono le modalità normali attraverso cui porsi le grandi domande di senso sulla vita (RICORDATE la lezione sulle grandi domande "come" e "perché"?) . Le teogonie, invece, possono essere trovate solo nell'ambito dei politeismi! (infatti se il monoteismo afferma l'esistenza di un solo Dio, non ci possono essere miti sulla nascita di altri dei!)
da Nut e Geb nacquero 4 figli...
Per riconoscere gli dei degli Egizi, devi osservare il copricapo che spesso coincide con il "geroglifico" (cioè il simbolo grafico) che li rappresenta. Ad esempio Iside potrebbe essere dipinta con le ali come sua sorella Nefti, ma Iside ha il geroglifico dalla forma di un TRONO che la segnala, mentre Nefti quello dalla forma di una COPPA!
Nefti
Seth
Iside
Osiride
Osiride divenne allora
il primo faraone dell'Egitto, regnando saggiamente assieme a sua sorella Iside che divenne anche sua sposa.
Fu questo il tempo mitico della pace e della prosperità, la cosiddetta "età d'oro"
quando gli uomini vivevano in pace, a lungo e felici.
Nefti invece divenne sposa di Seth.
Questi però iniziò ad essere geloso di suo fratello Osiride, invidioso della sua prosperità e di come in Egitto egli venisse onorato e rispettato.
Iniziò così a progettare un piano per usurpare il trono del fratello...
Non appena Osiride si adagiò dentro il sarcofago per provarne le dimensioni, Seth e i suoi servi lo chiusero, sigillandone il coperchio e lo gettarono fra i flutti del Nilo!
Un giorno Seth si presentò alla corte di Osiride con un magnifico sarcofago intagliato, finemente decorato.
Seth propose di donarlo a colui cui corrispondesse la misura esatta della cassa...
Ovviamente, era perfetta per Osiride...
Intanto, il sarcofago finì nel mar mediterraneo, e si arenò sulla spiaggia della città fenicia di Byblos. Là, una pianta iniziò a crescere avvolgendo con le sue fronde il sarcofago, fino a che esso divenne parte stessa del tronco di un grande, meraviglioso albero.
Seth si era finalmente liberato del fratello e poteva salire indisturbato al trono dell'Egitto.
Ma Iside, disperata, iniziò un viaggio alla ricerca del sarcofago del suo amato sposo.
Un giorno, il re di Byblos passò accanto all'albero con la sua corte e colpito dalla bellezza del tronco, ordinò che fosse tagliato e trasformato in una splendida colonna per la sala più bella del suo palazzo.
Iside nel frattempo aveva trovato il sarcofago-colonna del suo amato Osiride e, facendosi assumere a palazzo sotto mentite spoglie come balia del figlio del re di quel luogo, potè rimanere accanto alla "colonna-Osiride". Ogni notte, la dea si trasformava in una rondine e volando attorno al corpo del proprio amato, ne piangeva la tragica fine con forti garriti.
Fra onori, lodi e ringraziamenti Iside ricevette a quel punto tutti gli onori del caso. Scoperto il segreto della colonna divina, il re di Byblos offrì alla dea immediatamente il sacro pilastro.
Iside ringraziò e benedì quella la gente straniera e con il corpo del marito iniziò un viaggio lungo, verso il Nilo, su di una barca, in cerca di un luogo, fra le paludi del delta che potesse proteggerla dal fratello Seth...
Capitò che il piccolo principe affidato alle cure di Iside si ammalò così gravemente che rischiava di morire. La dea, compassionevole, lei che era invocata come divinità della vita e della salute, non poteva abbandonare il fanciullo e così, rivelando la propria natura divina, lo salvò.
Ricordiamoci che la sacra "colonna" era nella religione egizia un simbolo importantissimo che rappresentava la forza divina creativa, essendoci Osiride dentro la colonna, un po' come fosse la linfa vitale che scorre dentro un albero simbolico.
Il simbolo di Osiride-colonna era così popolare, che divenne in tutto l'Egitto uno degli amuleti più diffusi, spesso portato come monile su bracciali o collane.
AMULETO: oggetto di piccole dimensioni, che è considerato portatore di particolari virtù magiche; si crede possa proteggere dal male o portare fortuna, salute e amore. Di solito l'amuleto, specie nelle religioni antiche, rappresenta l'immagine di un oggetto o di un animale sacro per una qualche divinità.
APOTROPAICO
Seth tagliò il corpo del fratello in 14 parti e le disperse in luoghi differenti dell'Egitto, perché Iside non potesse più scovarli.
Non andò così, però, la dea aiutata anche da altri dei, riuscì a recuperare 13 pezzi su 14 del povero Osiride. Con l'aiuto di Toth (il dio della sapienza e della scrittura che le insegnò le formule magiche), di Anubi (dalla testa di sciacallo abile nell'arte della mummificazione) e della sorella Nefti, Iside ricompose la salma dello sposo. Il quattordicesimo pezzo mancante fu sostituito con uno d'oro e Osiride fu nuovamente pronto per essere riportato in vita...
Malgrado i tentativi di Iside di nascondere il corpo dello sposo in attesa di poterlo risvegliare dal suo sonno di morte, Seth riuscì a ritrovarlo.
Iside aveva concepito un figlio da Osiride, Horus. Era un bambino speciale che gli dei avevano protetto fin dal suo concepimento dalle cattive intenzioni dello zio.
ISIDE LACTANS è il titolo (in latino significa "Iside che allatta")
dato alle immagni molto diffuse in Egitto della dea con il figlio.
Anche quando l'Egitto divenne parte dell'impero ellenistico di Alessandro Magno e poi durante la conquista dei Romani, la devozione per Iside e Horus bambino fu altissima. Pensate che anche nella Tergeste romana sono state ritrovate statuine della dea Iside, tanto era diffusa fra la popolazione la sua devozione.
Queste immagini della dea con il bambino, erano così impresse nell'immaginario delle persone, che quando si diffuse il cristianesimo e nessuno ormai credeva più agli antichi dei pagani, per rappresentare Maria Vergine con il Bambino Gesù, i pittori ricorsero a questo antichissimo modello artistico noto a tutti!
Ma torniamo ad Horus, il figlio di Iside e Osiride, rappresentato anche come un falco e spesso legato nei miti più antichi al sole e al potere dei faraoni...
Egli era pronto ora per sfidare lo zio Seth e vendicare il padre!
Seth sepellì l'occhio del dio in un luogo segreto, sapendo che quello rappresentava per Horus la sua forza divina, la sua possibilità di vittoria!
Finché Seth riuscì ad accecare Horus, cavandogli un occhio...
I due dei combatterono senza riserve, per ore, per giorni e ad ogni colpo sferrato da uno, l'altro ne restituiva uno più forte.
...ma Horus riuscì a ritrovare le proprie forze e a sconfisse Seth.
In alcune versioni del mito, il suo occhio fu dono per il padre Osiride che poté così finalmente tornare in vita. In altre versioni, fu la forza magica di Iside la causa della risurrezione di Osiride, che in ogni caso, tornò a vivere solo come signore dell'Oltretomba.
Iside: il culto a Tergeste...
tra la fine del I sec. a.C. e il I sec. d.C.