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RAGIONE
ILLUMINISMO
l'illuminismo è un periodo storico che viene collocato agli inizi del Settecento, dal 1688 al 1789
gerrit dou, astronomo a nume di candela, 1650
l'illuminismo è anche conosciuto come età dei lumi
la candela è il simbolo della ragione che fa luce sulle tenebre dell'ignoranza
Trophine Bigot, cantante con una candela, 1636
Per minorità si intende l’incapacità dell’uomo di servirsi della propria ragiona senza farsi guidare da altri.
Condizione causate dalle innumerevoli forme di costrizione imposte all’interno dello stato e del pensiero stesso e dalla mancanza di coraggio di servirsi della propria intelligenza.
L’illuminismo per Kant non e più un periodo storico ma un momento di passaggio che porterà l’uomo alla conquista della propria libertà.
“L’illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole”.
l'illuminismo in arte significa opposizione al barocco, dunque l'artista agisce sulla sua sfera dell'estetica, la quale diventa la scienza che studia il problema dell'opera. il '700 viene ricordato anche per la sua libertà creativa.
Architetto jean rodolph perranet e la sua sposa, 1754, alexander rosin
LA RAGIONE VIENE RAPPRESENTATA COME UNA GIOVANE ARMATA SEMINUDA; CON LA MANO SINISTRA TIENE UNA SPADA, LA QUALE SIMBOLEGGIA IL VIGORE CHE ADOPERA LA RAGIONE, E CON LA MANO DESTRA TIENE A FRENO UN LEONE, IL QUALE RAPPRESENTA GLI IStINTI CHE VENGONO SOTTOMESSI DALLA RAGIONE
Cesare Ripa, Ragione, nell'Iconologia.
la ragione nelle opere d'arte
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Filosofo tiene una lezione sul planetario,1766, Joseph Wright of Debry, olio su tela,147x203 cm, Derby Museum
l'illuminismo nella letteratura
nel 1700 Avvengono molti cambiamenti in ambito letterario, con la diffusione dei giornali e nuovi ambienti dove far circolare la cultura.
Jean Huber,“Un dîner de philosophes", 1772
L'uomo riesce ad uscire dallo stato di caos che causò il barocco grazie a un nuovo modo di pensare, detto illuminismo, centralizzato sulla ragione
l'enciclopedia
L'opera che funge da manifesto per questo nuovo modo di pensare è l'enciclopedia scritta da Diderot e d'Alembert.
dei delitti delle pene
L'illuminismo si sviluppa grazie a filosofi e letterati francesi come Monteusquieu, mentre in Italia uno dei maggiori esponenti fu Cesare Beccaria con l'opera dei delitti e delle pene.
politica
Grazie questi esponenti questo nuovo modo di pensare riuscì a raggiungere la politica, in seguito sorgerà un nuovo modo di governare, chiamato dispotismo illuminato
"Catherine II "F.Rokotov 1770
la rivoluzione scientifica
la ricerca di una verità stimola le persone a ragionamenti razionali e calcolati
cosi con l'avvento degli studi di Galileo comparve anche il metodo sperimentale, basato sull' osservazione dei fenomeni naturali e sul preciso calcolo matematico di essi.
il principale nome che caratterizzò tutti gli studi scientifici dell'intero Settecento fu quello di Isaac Newton
inisime agli studi di Keplero e Leibniz
immanuel KANT
Kant vuole indagare sulla validità della ragione, vuole
capire in che modo essa possa giungere ad una conoscenza certa,e, soprattutto, si pone la questione: “Entro quali limiti?”.
Anzitutto questa “ragione”, per poterci portare a tale conoscenza, deve essere universale e necessaria: universale, valida per chiunque e necessaria, cioè funzionante solo grazie a determinati principi.
la filosofia non è altro che la scienza degli scopi ultimi della ragione umana, e il suo campo di attività è descritto in 4 fondamentali domande:
-Che cosa posso sapere?
-Che cosa devo fare?
-Che cosa posso sperare?
-Che cos'è l'uomo?
Il compito della critica è quello di determinare i limiti
della ragione umana, cioè cosa può sapere la ragione umana e fin dove può arrivare: si tratta della "critica della ragion pura”.
Si tratta della facoltà del conoscere in generale, ed è pura perché non è contaminata dall'esperienza.
La "critica della ragion pura", dice Kant, è come un tribunale, in cui la ragione stessa è sia giudice che imputato.
Passiamo ora alla filosofia pratica, che si occupa delle regole secondo cui l’uomo delle agire:
l’agire dell’uomo è libero
esso si svolge secondo regole
La ragione decide liberamente in base a delle regole e principi che trova in se stessa. Si afferma allora come volontà attraverso la rappresentazione di regole che trova dentro di sé.
“Amici dell'umanità… non contestate alla ragione ciò che fa di essa il bene più alto sulla terra: il privilegio di essere l'ultima pietra di paragone della verità.“
prometeo,Heinrich Füger, 1817
che rubò il fuoco divino per regalarlo agli uomini
simbolo di sapienza e progresso
due filosofi importantissimi come Socrate e Platone andarono più a fondo sulla questione della ragione
per Socrate la ragione ci porta a vivere un'avventura
mentre per Platone, che ne parla nel mito della biga e del carro alato, essa è alla guida tra istinti e aspirazioni
due uomini che ridono,Hans von Aachen, 1574
PER I LATINI, A DIFFERENZA DEI GRECI, LA LORO FILOSOFIA ERA CONDOTTA A USO PRATICO-POLITICO.
cicerone venne considerato dagli illuministi come il loro precursore perché il suo pensiero si basava sulla cultura, la quale doveva essere posta al servizio della società e della politica.
medioevo
La ragione, per il popolo medievale, era uno strumento col quale capire la volontà divina; per agevolare «l'itinerarium mentis a Deo», il viaggio dell'anima verso Dio
la forza del pensiero medievale: una salda, armoniosa, indefettibile coscienza dell'unità del mondo, della relazione necessaria esistente tra la ragione e la fede, tra l'anima e Dio.
Domenico di Michelino: La Divina Commedia di Dante 1465
tommaso d'aquino
d'aquino Sostiene che ragione e fede sono strettamente legate, ma con la supremazia della seconda.
La fede necessita della ragione per spiegare i preamboli della fede, spiegarne i dogmi e dialogare con persone atee per convertirle
Paolo de Majo, San Tommaso d'Aquino
dante alighieri
La ragione per dante, è ciò che ci permette di orientarci e di agire correttamente. nella divina commedia ad incarnarla è il personaggio di virgilio, scrittore dell' eneide, che accompagnerà dante nei due mondi ultraterreni
Sandro Botticelli, "Dante Alighieri" 1495,
erasmo da rotterdam
Erasmo da Rotterdam è stato uno dei maggiori teologi e filosofi olandesi del periodo rinascimentale, oltre ad un fermo sostenitore della necessità di una profonda riforma religiosa e morale, che doveva essere basata sul ritorno alle fonti del cristianesimo.
Holbein il Giovane,
Ritratto di Erasmo, 1523
Protagonista immaginaria è ,appunto, la follia sempre pronta a soccorrere l’uomo accecato dalla conoscenza.
Il filosofo olandese fa una chiara distinzione tra saggio e folle:il primo si fa guidare dalla ragione, il secondo dalle passioni. Ed è proprio quest’ultima condizione umana, la stoltezza, che Erasmo elogia in quanto la ritiene ciò che di più vicino c’è alla follia, che ci indirizza verso di esse, perché l’uomo solamente rifiutando la ragione può accedere alla follia di dio.
Se la filosofia cerca continuamente una maniera per vivere bene, la saggezza rischia di trasformarla nella maniera per non vivere, in sintesi non vale la pena sacrificare la propria felicità in nome della ragione.
Kant considera filosoficamente l’illuminismo come un periodo di svolta, lo stadio adulto dell’umanità e quindi il superamento definitivo dell’infanzia e nella situazione attuale gli uomini presi in massa siano già in grado di valersi sicuramente del loro proprio intelletto, senza la guida di altri, è una condizione da cui siamo ancora molto lontani.
Il cittadino ancora oggi ,a volte, non è in grado di difendere le proprie libertà affida i propri diritti ad individui senza scrupoli, accettando così di vivere in uno stato di minorità. Da ciò si può dedurre perché "il sapere rende liberi”.