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Triticale

&

Segale

SEGALE

  • coltivata come cereale ma in alcuni casi anche come foraggera nella costituzione di erbai autunnali e primaverili.
  • Punti di forza: capacità di adattamento, rusticità, resistenza al freddo.
  • Abbiamo 2 tipi di segale: TARDIVA 90% (panificazione), PRECOCE 10% (alimentazione zootecnica)

produzione e superficie coltivata

  • In Italia: 1200 tonnellate di produzione su 4000 ha.
  • In particolare in Calabria, Lombardia e Emilia Romagna.

origine

  • cresceva come erbaccia in coltivazioni miste
  • nata in Asia Minore circa 2000-3000 anni fa dall'ibridazione di una specie perenne dell'Anatolia (S. Aanatolicum) e un'altra specie perenne di origine mediterranea e medio-orientale (Secale Montanum)

botanica

Divisione: Magnoliophyta

Sottodivisione: Spermatophita

Classe: Lyliopsida

Ordine: Cyperales

Famiglia: Poaceae

Genere: Secale

Specie:S. Cereale

  • comprende 15 specie e il suo corredo cromosomico è 2n=14

Descrizione morfologica

radici

RADICI

  • fascicolate
  • in grado di esaminare molto bene gli strati più superficiali del terreno e di approfondirsi.

culmo

CULMO

  • flessibile ed elastico soprattutto nella parte apicale (dove troviamo le spighette)
  • raggiunge i 150 cm con vari internodi, è tra i più alti cereali vernini
  • nella prima maturazione è pieno dalla seconda diventerà cavo
  • l'accestimento è meno presente rispetto al frumento

foglia

FOGLIA

  • verde e brillante , formate da LAMINA e GUAINA
  • strette, alterne e lanceolate
  • LAMINA corta e termina con un apice appuntito
  • margini interni e taglienti
  • inserite sul caule mediante una LIGULA dentata e ben evidente
  • non abbiamo AURICOLE
  • essicano precocemente

infiorescenza

INFIORESCENZA

  • è una spiga lunga e sottile
  • le spighette sono aristate, inserite in file opposte in una rachide robusta
  • ogni spighetta contiene tre fiori (due fertili e uno abortito), è protetta da due glume lunghe 10/11 mm
  • il lemma è lungo 15/20 mm, largo, finemente cigliato ai margini e la palea è sottile e bicarenata
  • la fecondazione è allogama
  • a maturazione le spighette lasciano scorgere la cariosside

frutto

FRUTTO

  • la cariosside è nuda e di colore bianco, grigio, verde, bruno e nerastro
  • lunga 7mm e 2mm di diamentro
  • peso di mille semi: 20/30g
  • peso elettrolitico: 60/70g

fisiologia del ciclo produttivo

germinazione

GERMINAZIONE/EMERGENZA

  • rapida anche a temperature basse 2/4°C
  • dopo il riposo invernale sono necessari 5/6°C per la germinazione della plantula e emerge in 8/10gg

accestimento

ACCESTIMENTO

  • avviene con leggero ritardo rispetto al frumento e accestisce di meno
  • non tutti i culmi riusciranno a dare una resa nella produzione (attenzione per la raccolta)
  • accestisce a fine inverno e inizio primavera

levata

LEVATA

  • allungamento internodi partendo da quelli basali
  • emissione nuove foglie, compresa quella apicale
  • molto sensibile al freddo
  • il terreno richiede un buon rapporto di umidità

spigatura e fioritura

SPIGATURA

  • fuoriuscita della spiga dalla guaina e dall'ultima foglia

FIORITURA

  • temperatura ottimale 16/17°C
  • dura 4/12gg
  • la fecondazione è incrociata e anemofila,l'autofecondazione è impedita da fattori di incompatibilità

maturazione

MATURAZIONE

  • avviene dopo 40/50 gg dalla fioritura
  • temperatura ottimale 18/22°C
  • la cariosside aumenta le sue dimensioni
  • accumulo sostanze di riserva (amido e sostanze nutritive)
  • essicazione cariosside (perde umidità), in base a ciò:

-maturazione lattea=70% umidità (l'embrione è sviluppato)

-maturazione cerosa=30% umidità (cambio del colore della cariosside)

-maturazione piena=15% umidità (giusta per la raccolta)

-maturazione di morte=10% umidità (pianta secca, glume e glumette si staccano)

tecniche colturali

raccolta/

resa produttiva

preparazione letto di semina

PREPARAZIONE LETTO DI SEMINA

  • strato di 2/5 cm soffice e quello sottostante assestato
  • conservativa: aratura, lavorazioni complementari, fresatura e rullatura(?)
  • convenzionale: minimum tillage su terreni sciolti, su sodo

concimazione

CONCIMAZIONE

  • solitamente, non è necessaria poichè la pianta, poco esigente, riesce a sfruttare al meglio la fertilità residua del terreno
  • risponde molto bene alla concimazione azotata (uso di liquame e letame) effettuata tenendo conto dell'allettamento
  • limitata a 20/40 kg/ha
  • in pre-semina e in copertura intervenire con concimi organici e organo-minerali

semina

SEMINA

  • epoca di semina: ottobre-novembre (se vogliamo ottenere granella, mentre sarà anticipata per la produzione di foraggere)
  • dose dei semente: 120/160 kg/ha
  • profondità di semina: 2/3 cm
  • macchine usate: -seminatrice a file: 15/20 cm di distanza tra le file . 140/180 kg/ha

-seminatrice a spaglio: aumento di competizione tra infestanti e cultura. 150/220 kg/ha

RACCOLTA/RESA PRODUTTIVA

  • epoca di raccolta: giugno-luglio
  • avviene a cariosside matura e a basso contenuto idrico (15%)
  • viene effettuata con macchine da raccolta: mietitrebbie e trince semoventi (per insilato con la raccolta a metà aprile e primi di maggio)
  • la produzione di granella ha una quantità di 45q/ha mentre per un raccolto foraggero abbiamo una quantità di 250q/ha

principali avversità

CLAVICEPS PURPUREA:

Principale avversità della Segale, è una malattia funginea che causa la segale cornuta, colonizza le cariossidi con i SCLEROZI che permanono nella spiga, infestano la produzione e contaminano la farina.

Strumento di controllo: -rotazioni

-utilizzo seme sano

prodotto

Dove viene utilizzata principalmente?

  • alimentazione umana (farina da 100kg di granella otteniamo 70/80kg di farina)
  • alimentazione animale (foraggi)
  • produzione di liquori (whisky, vodka)
  • prodotto con basso contenuto proteico

PANE DI SEGALE:

  • più conservabile
  • nutritivo
  • consigliato per le diete speciali (per diabetici)

TRITICALE

IL TRITICALE

Il Triticale è un ibrido, ovvero è un incrocio tra il frumento duro tetraploide o un frumento tenero esaploide con una segale, da cui prende dal primo la produttività e alcune caratteristiche di pregio e dal secondo la restenza al freddo e alle malattie.

&

produzione e superficie coltivata

PRODUZIONE E SUPERFICIE COLTIVATA

Il triticale ha una superficie coltivata di circa 4 milioni di ettari situati principalmmente negli USA, Russia,Europa e Polonia.

In Italia ha una superficie di 3000 ha estesi in Lombardia, Piemonte e Lazio.

origine

ORIGINE

  • Il triticale è una specie che NON ESISTE IN NATURA, infatti è denominato ibrido

  • Primo Ibrido intergenetico sterile risale al 1875

  • Nel 1930 avvenne la scoperta della Colchina ( raddoppia i cromosomi per ottenere ibridi fertili esaploidi o ottoploidi)

botanica

BOTANICA

Nome comune: Triticale

Nome scientifico: Triticum secalotriticum saratoviense Meister

Classe: Liliopsida

Ordine: Cyperales

Famiglia: Poaceae

Genere: x Triticosecale

Descrizione morfologica

radici

RADICI

  • Apparato avventizio di tipo fascicolato
  • Radici primarie di numero variabile da 1 a 7
  • Tende ad approfondirsi nei terreni sciolti

culmo

CULMO

  • generalmente eretto, robusto, vuoto

  • dimensioni ed elasticità variabili

  • ultima porzione nei pressi dell'ultimo nodo che precede la spiga presenta una pubescenza (ricopertura di peli)

foglia

FOGLIA

  • le foglie sono larghe e ben sviluppate, distiche e alterne

  • lamina lanceolata

  • ligula ben sviluppata

  • auricole evidenti e pigmentate

  • la foglia a bandiera a volte tende a spiralizzarsi

infiorescenza

INFIORESCENZA

  • l'infiorescenza è una spiga con spighette polifiore (più di due fiori fertili)

  • glume evidenti e pelose e dentellate sulla nervatura

  • lemma dentellata al margine, spesso aristata e rivestita di lieve peluria

  • reste più o meno erette (a seconda dell' incrocio)

  • fecondazione prevalentemente autogama

frutto

FRUTTO

  • cariosside nuda simile a quella del frumento ma stretta, scura e rangrinzita

  • cariosside rispetto a quella della segale è più grossa

  • solco ventrale evidente

  • una volta matura ad uscire dalle spighette
  • peso di 1000 semi : 30-50 g
  • peso elettrolitico: 68-74 kg

esigenze ambientali e varietà

varietà

VARIETà

Il triticale è una pianta microterma con elevata resistenza al freddo

Si divide in:

VARIETà PRIMAVERILI:

  • insensibili al fotoperiodo
  • precoci

VARIETà INVDRNALI:

  • sensibili al fotoperiodo
  • tardive

esigenze ambientali

ESIGENZE AMBIENTALI

Il triticale ha particolari esigenze ambientali specifiche:

  • HABITAT IDEALE : con climi molto bassi ed elevati altidudini

  • TERRENO: si sdatta bene ai terreni sabbiosi e non troppo fertili, avendo una resistenza alla salinità

  • IRRIGAZIONE: non necessita di troppa irrigazione perchè sa sfruttare bene l' acqua presente nel terreno

tecniche colturali

raccolta/

resa produttiva

preparazione letto di semina

PREMESSA: Le lavorazioni del triticale sono molto simili a quelli del frumento ( essendo un suo derivato).

PREPARAZIONE LETTO DI SEMINA

AGRICOLTURA CONVENZIONALE:

  • Trinciatura residui coltura precedente
  • aratura (con pieno rovesciamento della fetta di terreno ad una profondità di 15-25cm)
  • affinamento del terreno con erpici o estirpatrici

MINIMUM TILLAGE:

  • un unico passaggio superficiale a 5-10 cm con un attrezzo idoneo

concimazione

PREMESSA: Le lavorazioni del triticale sono molto simili a quelli del frumento ( essendo un suo derivato).

CONCIMAZIONE

Le esigenze nutrizionali richieste dal triticali sono elevate, anche (quasi semepre) più del frumento e della segale

Per ogni 100 kg di granella il triticale richiede

  • azoto : 3 kg
  • fosforo : 1,5 kg
  • potassio : 2,5 kg

AGRICOLTURA CONVENZIONALE :

  • in pre-semina: fosforo e potassio
  • in copertura: azoto

AGRICOLTURA BIOLOGIA:

  • in pre- semina: sovesci di leguminose, pollina, sanguinaccio

semina

PREMESSA: Le lavorazioni del triticale sono molto simili a quelli del frumento ( essendo un suo derivato).

SEMINA

  • epoca di semina: ottobre-novembre
  • dose dei semente: 180/240 kg/ha
  • macchine usate: uso una seminatrice a linea con semi profondi a 5 cm in file distanti circa 20/30 cm l’una dall’altra

PREMESSA: Le lavorazioni del triticale sono molto simili a quelli del frumento ( essendo un suo derivato).

RACCOLTA/RESA PRODUTTIVA

  • epoca di raccolta: inizio giugno- inizio luglio
  • viene effettuata con macchine da raccolta: mietitrebbie e trince semoventi (per insilato)
  • la produzione è di circa 2-6,5 t/ha

principali avversità

PRINCIPALI AVVERSITà

Esistono due tipi di avversità per il triticale:

Le malattie fungine:

  • segale cornuta
  • ruggini
  • muffa della neve
  • oidio
  • carbone

Gli insetti:

  • afidi
  • cecidomia del frumento

SEGALE CORNUTA

Fungo che attacca suprattutto le parti femminili della pianta creando ife.

Nell' uomo se assunto può creare danni all'organismo perchè contiene alcaloidi velenosi o psicoattivi, che sono vasocostrittori e interagiscono con il sistema nervoso centrale

prodotto

PRODOTTO FINALE: USI

Il triticale ha due usi principali:

  • PRODUZIONE DI BIOGAS : infatti la produzione di siloriticale è un' alternativa all' insilato di mais, sia per le elevate rese e sia per la buona capacità di conversione in biogas e biocombustibile

  • PRODUZIONE DI FORAGGI: l' uso del triticale in ambito zootecnico infatti può essere una scelta molto conveniente, perchè fronteggia situazioni di siccità
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