La peste del 300 è chiamata "peste nera" o "peste bubbonica" a causa dei segni neri che lasciava sul corpo o a causa dei rigonfiamenti che sono tipici della malattia, chiamati bubboni.
L'epidemia si è sviluppata in Asia, ai piedi dell'Himalaya. Da lì, attraverso la Cina, si è sparsa prima in Medio
Oriente e poi in Europa.
La peste è causata da un batterio che è portato delle pulci, che a loro volta sono state trasportate lungo l'Asia e l'Europa dai topi, che infestavano le navi dei mercanti. Le pulci, a causa della sporcizia, erano presenti come parassiti anche sul corpo degli uomini.
Nel 300 si credeva che la peste fosse causata dall'aria infetta e quindi si accendevano fuochi per purificare l'aria. Inoltre si praticavano salassi sulle persone, cioè si toglieva il sangue praticando un'incisione nel braccio perché si credeva che così gli umori infetti sarebbero usciti dal corpo.