Chanson de geste
Gli studi di letteratura comparata (in particolare la sintesi di Bowra, 1952) hanno riscontrato come comuni a tutto il genere epico una serie di caratteristiche che ritroviamo anche in quasi tutte le canzoni di gesta. I tratti caratterizzanti dell'epica possono essere così riassunti:
il tema ha pretese di storicità (vera o simulata), senza però che si presti necessariamente attenzione a fornire un corretto contesto storico degli eventi e dei personaggi;
l'azione si incentra su uno scontro fra due parti contrapposte, rappresentato come decisivo per un'intera comunità e i suoi ideali;
la presenza di un eroe in cui quella comunità si riconosce, che si batte per essa fino alla morte, se necessario: della comunità fanno parte l'autore ed i primi destinatari;
la voce dell'autore come individuo non compare quasi per nulla;
il testo è destinato ad una recitazione ad opera di un “professionista” che effettua il suo spettacolo, accompagnando la sua melodia con uno strumento musicale, nelle adiacenze di un luogo di culto o di una reggia, corte, ecc.
I personaggi presentano una psicologia elementare, vivono passioni primordiali ed agiscono senza dubbi ed incertezze.
I concetti più importanti sono la volontà cavalleresca di lotta, l'onore, la reciproca fedeltà tra compagni d'armi, la relazione di parentela, il dogma cristiano. La tematica amorosa è quasi del tutto assente; i casi in cui un ruolo di rilievo è affidato alle donne sono molto ristretti (ad esempio, nella Chanson de Guillaume). Si nota subito come gran parte dei motivi principali discendano, oltre che dalla tematica guerresca, dai legami sociali e personali al centro dell'organizzazione feudale. Nelle canzoni di gesta l'autorità suprema è il re.
A partire dalla seconda metà del XII si afferma nella Francia del Nord in lingua d'oil il romanzo cortese. La parola romanzo allude alla narrazione in volgare in versi o in prosa, di avventure d'armi e d'amori di prodi cavalieri; cortese fa riferimento a uno stile di vita fondato sulla raffinatezza, la generosità, la lealtà, l'eleganza dei costumi. Il è più un'opera d'imitazione che d'invenzione: vengono adattate ai costumi del tempo leggende già conosciute. Le più celebri sono le storie di Re Artù e dei cavalieri della "Tavola Rotonda", le avventure della ricerca del santo Graal e i racconti di Tristano e Isotta. Questo corpo di leggende costituisce la cosiddetta "materia di Bretagna"
La letteratura cortese ha per temi pricipali l'avventura, l'amore, la magia. I protagonisti che compiono imprese eroiche non per il loro Paese o per il loro Dio come gli eroi della chanson de geste, ma per "la donna dei loro desideri". Agli ideali cavallereschi si aggiunge dunque un nuovo valore: il "servizio d'amore", cioè la completa dedizione del cavaliere alla sua dama. Il tema dell'amore si intreccia a quello dell'avventura , e le vicende narrate sono ricche di elementi meravigliosi e fiabeschi. Destinatari dei romanzi cortesi sono gli aristocratici che risiedono a corte, i romanzi cortesi sono per lo più destinati alla lettura.
-Entrambi sono scritti in lingua d'oil;
-si diffondono in Francia attorno al XI-XII;
-Uno o più cavalieri possono essere i protagonisti della vicenda;
-Lottare per un preciso obiettivo;
-I destinatari sono gli aristocratici dell'epoca;
-Hanno la funzione di intrattenere.
Chanson de geste
-I temi principali sono la lotta tra il Bene e il Male, le imprese guerresche, l'onore feudalee familiare, la fedeltà dei vassalli, il rispetto della grandezza della nazione, i valori dell'umanità e della pietà;
-al centro della narrazione troviamo combattimenti collettivi;
-i protagonisti hanno doveri religiosi e feudali;
-è composto da lasse assonanzate;
-è generalmente presentato come testo da cantare.
Romanzo Cortese
-I temi principali sono le avventure favolose e gli amori di un cavaliere galante;
-al centro della narrazione vi sono imprese individuali di un cavaliere;
-gli eroi sono sempre stereotipati: gli autori seguono nella loro descrizione uno schema ricorrente;
-i personaggi trascorrono anni al servizio della loro dama;
-è composto da versi accoppiati in rima baciata;
-il testo è recitato, o semplicemente letto ad alta voce, fino ad arrivare alla lettura individuale e silenziosa.
Al passo di Roncisvalle il conte Olivieri vede giungere migliaia di Saraceni di Spagna, pronti ad attaccare la retroguardia francese. Olivieri nota che i Saraceni erano più numerosi, e incita Rolando a suonare il suo olifante di modo che Carlo possa tornare indietro con l'esercito in aiuto di questi. Rolando si rifiuta fino all'ultimo in difesa dell'onore suo della sua famiglia e della Francia stessa, e in rispetto del sacro codice cavalleresco e delle virtù guerriere.
Lancillotto e i suoi due compagni sono di fronte al più pericoloso degli ostacoli che impediscono di entrare nel regno di Gorre: il Ponte della Spada, sospeso su un abisso di acqua gelida e spaventosa, che non lascerebbe scampo a chi vi cadesse.
Come se non bastasse questo ostacolo, dall'altra parte del ponte si vedono due belve pronte a divorare chiunque giunga su quella riva. I due cavalieri che accompagnano Lancillotto cercano di dissuaderlo da un'azione cosi insensata, ma l'eroe, che pensa solo a cercare di salvare la sua dama la regina Ginevra, non si fa intimidire da nulla e approda dall'altra parte del ponte pieno di ferite e dolorante. Le belve si rivelano un'illusione: quando fissa l'anello magico che lo mette al riparo dagli incantesimi.
Analogie:
-l'insensata ostinazione di Lancillotto e di Rolando, che rifiutano di prendere atto dei pericoli davanti ai loro occhi e non ascoltano i consigli di nessuno;
-entrambi gli eroi appaiono ciechi di fronte alle minacce alla propria vita e si fanno guidare unicamente dal proprio ideale;
-l'evidente impossibilità delle imprese induce il pubblico che ascolta la storia ad ammirare ancora di più lo slancio di Rolando e Lancillotto
Differenze:
-combattono per ideali e obiettivi diversi uno per l'amore alla propria dama l'altro per difendere il suo onore e quello della propria patria
-la chanson de Roland è composta in lasse assonanzate, Lancillotto sul Ponte della Spada in prosa.