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Transcript

LE COMPONENTI ATTIVE DELL'APPARATO LOCOMOTORE

I cervelletti; 3ALC

Ghirardelli Dea

Comensoli Carolina

Bona Claudia

Bramani Aurora

Fedriga Asia

INTRODUZIONE

L'apparato locomotore è il risultato dell'unione tra apparato scheletrico e apparato muscolare.

INTRODUZIONE

muscoli

tessuto cartilagineo

articolazioni

ossa

tendini

legamenti

Articolazioni

Scheletro

ossa

mettono in giunzione le ossa

cartilagini

sono 68

possono essere mobili, semimobili o fisse

è composto da 270 ossa alla nascita e da adulti 206

Sistema nervoso

Muscolatura scheletrica

muscoli scheletrici

è fondamentale per il controllo funzionale

tendini

sistema nervoso centrale

sistema nervoso periferico

l'apparato muscolo scheletrico è il più voluminoso del corpo umano, rappresenta l'80% del peso totale

SISTEMA

MUSCOLARE

IL SISTEMA MUSCOLARE

LE FUNZIONI

I muscoli sono in grado di muovere sia le ossa unite dalle articolazioni, sia dalla pelle, sia dagli organi interni.

Le cellule che compongono il tessuto muscolare hanno la capacità di modificare la loro lunghezza.

LE TIPOLOGIE DI TESSUTO MUSCOLARE

LE TIPOLOGIE DI TESSUTO MUSCOLARE

Muscolo cardiaco

Muscoli lisci

Muscolo striati o scheletrici

MUSCOLO CARDIACO

Sistema nervoso autonomo

Muscolo involontario

Muscolatura striata

MUSCOLO CARDIACO

MUSCOLI LISCI

Sistema nervoso autonomo

Muscoli involontari

MUSCOLI LISCI

MUSCOLI STRIATI O SCHELETRICI

Sistema nervoso centrale e periferico

Muscoli volontari

MUSCOLI STRIATI O SCHELETRICI

LA FORMA DEI MUSCOLI SCHELETRICI

LA FORMA DEI MUSCOLI SCHELETRICI

In rapporto alla funzione hanno forme differenti:

MUSCOLO FUSIFORME

Bicipite brachiale

FUSIFORMI

A VENTAGLIO

Gran pettorale

A VENTAGLIO

PENNIFORMI

Gastrocnemio

PENNIFORMI

SEMIPENNIFORMI

Gran dorsale

SEMIPENNIFORMI

LA STRUTTURA DELLA FIBRA MUSCOLARE

LE STRUTTURE DELLA FIBRA MUSCOLARE

MUSCOLO

MUSCOLO

Il muscolo è composto da molti fasci di fibre.

FASCIO DI FIBRE

Il fascio di fibre è tenuto insieme da una guaina di tessuto connettivo (perimisio) innervata e irrorata da capillari, i quali trasportano al muscolo l'ossigeno e il glucosio.

FIBRA MUSCOLARE

FIBRA MUSCOLARE

La fibra muscolare è costituita da una membrana esterna (sarcolemma) che racchiude, immerse nel liquido citoplasmatico (sarcoplasma), molte fibre più piccole dette miofibrille. Nel sarcoplasma si trovano i mitocondri e il reticolo plasmatico.

SARCOMERO

Il sarcomero è ciascuna delle unità contrattili delle miofibrille.

MIOFIBRILLA

La miofibrilla è formata da due tipi di filamenti proteici, disposti in modo alternato: la proteina actina e la proteina miosina.

MIOSINA

La miosina è il tipo di filamento più voluminoso all'interno della miofibrilla.

ACTINA

L'actina è il tipo di filamento più sottile all'interno della miofibrilla.

LE PARTI DEL MUSCOLO SCHELETRICO

LE PARTI DEL MUSCOLO

- tendini

- ventre

- fibre muscolari

IL BICIPITE

IL BICIPITE

Le principali patologie:

PRINCIPALI PATOLOGIE

- stiramento

- rottura del tendine prossimale

- rottura del tendine distale

- tendinite prossimale

- contrattura

LE CARATTERISTICHE DELLE FIBRE MUSCOLARI

LE CARATTERISTICHE DELLE FIBRE MUSCOLARI

Non esiste una fibra uguale ad un'altra, per questo si è scelto di raggrupparle in 3 gruppi:

- fibre rosse

- fibre bianche

- fibre intermedie

Fibre rosse

FIBRE ROSSE

Le fibre rosse sono le fibre muscolari di tipo I.

Caratteristiche fisiologiche:

CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE

- velocità di contrazione: lenta

- velocità di rilassamento: lenta

- resistenza alla fatica: alta

Caratteristiche strutturali:

CARATTERISTICHE STRUTTURALI

- colore: rosso intenso

- diametro: ridotto

- presenza di mitocondri: alta

- presenza di mioglobina: alta

Fibre bianche

FIBRE BIANCHE

Le fibre bianche sono le fibre muscolari di tipo 2b.

Caratteristiche fisiologiche:

CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE

- velocità di contrazione: rapida

- velocità di rilassamento: rapida

- resistenza alla fatica: bassa

Caratteristiche strutturali:

CARATTERISTICHE STRUTTURALI

- colore: biancastro

- diametro: grande

- presenza di mitocondri: bassa

- presenza di mioglobina: bassa

Fibre intermedie

FIBRE INTERMEDIE

Le fibre intermedie sono le fibre muscolari di tipo 2a.

Caratteristiche fisiologiche:

CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE

- velocità di contrazione: rapida

- velocità di rilassamento: rapida

- resistenza alla fatica: media

Caratteristiche strutturali:

CARATTERISTICHE STRUTTURALI

- colore: rosso

- diametro: grande

- presenza di miofibrille: ridotta

LA

CONTRAZIONE MUSCOLARE

LA CONTRAZIONE MUSCOLARE

Meccanismo con cui i muscoli si contraggono per svolgere qualsiasi azione, può avvenire in qualsiasi muscolo.

LA CONTRAZIONE DEL SARCOMERO

ponti --> si sovrappongono ai filamenti di actina

molecole di actina --> contrazione sarcomero --> accorciamento sarcomero

--> accorciamento muscolo

I MECCANISMI ENERGETICI

DALLE FONTI DELL'ENERGIA ALL'ENERGIA MUSCOLARE

ATP e ADP

L'energia necessaria per la contrazione muscolare è ceduta dall' ATP che è presente in piccole quantità ma può continuamente riformarsi.

Dopo che l'ATP ha fornito la sua energia la sostanza che rimane è l'ADP che però la riacquista rapidamente tornando ATP.

LA RICARICA DELL'ATP

La trasformazione di ADP in ATP ha bisogno di sfruttare una fonte di energia che può essere ottenuta tramite 3 diversi sistemi che l'organismo attiva a seconda delle necessità energetiche.

Per produrre energia questo sistema sfrutta la fosfocreatina e si attiva in assenza sia di ossigeno che di acido lattico.

meccanismo anaerobico alattacido

Entra in funzione solo durante sforzi di durata inferiore a 10 secondi poichè si esaurisce tanto rapidamente quanto entra in azione.

Questo meccanismo sfrutta il glicogeno che si combina con l'ADP formando ATP. Avviene in assenza di ossigeno ma produce acido lattico che, se supera una certa quantità, provoca dolore.

meccanismo anaerobico lattacido

Il meccansimo dipende quindi dalla quantità di acido lattico che i muscoli riescono a tollerare e ha durata di 1 o 2 minuti.

Questo meccanismo sfrutta glucidi e lipidi che bruciano con l'ossigeno trasformando l'ADP in ATP e producendo anidride carbonica e acqua eliminate attraverso respirazione e sudorazione.

meccanismo aerobico

Entra in funzione quando lo sforzo si protrae e può mantenerlo per lunghissimo tempo ma dipende dalle capacità e dalle riserve del soggetto.

I COMBUSTIBILI DEI MUSCOLI

Negli sforzi intensi ma di breve durata i muscoli sfruttano esclusivamente gli zuccheri mentre per quelli lenti ma di notevole durata, quando gli zuccheri iniziano a scarseggiare, vengono utilizzati i grassi.

SISTEMA NERVOSO

SISTEMA NERVOSO

FUNZIONI

  • memoria

  • attività intellettive

  • emozioni

  • controllo motorio

MEMORIA

La sala di comando della memoria si trova nell'ippocampo e nella corteccia celebrale dove sono conservati i ricordi. il movimento stimola l'attività dell'ippocampo

memoria

ATTIVITA' INTELLETTIVE

attività intellettive

Ha il compito di registrare gli stimoli e i segnali di varia natura che gli giungono dall’esterno e dall’interno del nostro corpo, di interpretarli e di dare risposte adeguate.

EMOZIONI

Sappiamo poco su come sentimenti, sensazioni, emozioni possano originarsi dal cervello. Le neuroscienze stanno cominciando a chiarire i modi in cui le attività cerebrali generano gli stati emotivi

emozioni

Sono sistemi che nascono dalle aree “più antiche e profonde” del cervello fino ad arrivare alle loro forme “più sofisticate nelle corteccia cerebrale”.

funzione di controllo e di comando dell'azione

controllo e comando

controlla la contrazione dei muscoli per rendere il movimento armonico

ORGANI

ORGANI

  • encefalo

  • recettori

  • midollo spinale

  • nervi

ENCEFALO

ENCEFALO

pesa circa 1.5kg, è ben protetto dal cranio, coordina tutto il corpo

CERVELLO

CERVELLO

- promuovere il linguaggio

- controlla il movimento

CERVELLETTO

Si trova sotto il cervello, e si occupa:

  • coordinazione dei movimenti
  • l’equilibrio
  • capacità di mantenere la posizione eretta
  • capacità di attenzione

CERVELLETTO

TRONCO ENCEFALICO

Regola:

  • funzioni automatiche
  • gli stimoli involontari

TRONCO ENCEFALICO

CORTECCIA CEREBRALE

Riveste la superficie del cervello e la struttura a pieghe aumenta la superficie e quindi lo spazio disponibile per nuovi neuroni. Ogni piega viene definita “circonvoluzione”, e ogni scanalatura tra le pieghe “solco”.

CORTECCIA

CEREBRALE

SISTEMA LIMBICO

  • IPOTALAMO

  • TALAMO

  • IPPOCAMPO

  • AMIGDALA

IPOTALAMO

Regola:

  • sensazioni primarie
  • pressione del sangue
  • secrezione di alcuni ormoni

IPOTALAMO

TALAMO

permette la trasmissione dei messaggi tra gli emisferi cerebrali e il midollo spinale

TALAMO

IPPOCAMPO

si occupa della costruzione della memoria e dei ricordi, che vengono catalogati in modo da poter essere “recuperati” quando necessari

IPPOCAMPO

AMIGDALA

è un archivio delle emozioni, che vengono collegate ad eventi specifici in modo da riattivarsi in automatico quando ci troviamo a gestire situazioni analoghe.

L’amigdala è la parte del cervello non razionale che “scatena” la paura

AMIGDALA

RECETTORI

  • struttura molecolare

  • permette alle cellule di comunicare

RECETTORI

  • La regolazione avviene in risposta a segnali chimici provenienti dall’ambiente esterno alla cellula.

MIDOLLO SPINALE

Mette in comunicazione il cervello con il resto dell'organismo, porta informazioni e invia al cervello i segnali provenienti dal resto dell'organismo.

MIDOLLO

SPINALE

  • è formato da una sostanza bianca esterna e da una sostanza grigia interna

  • è diviso in quattro regioni dalle quali si dipartono in totale 31 coppie di nervi spinali

NERVI

Sono formati da più assoni e con il compito di trasportare gli impulsi nervosi dal sistema nervoso centrale alla periferia, e viceversa.

due tipologie: i nervi cranici e i nervi spinali.

NERVI

FUNZIONI

-motoria

-sensitiva

-mista

STRUTTURA

NEURONI

Hanno il compito di registrare informazioni e di trasmetterle attraverso l'organismo; nel cervello sono circa 100 miliardi

NEURONI

suddiviso in 3:

- l corpo cellulare (pirenoforo)

-I dendriti

-l'assone (neurite)

NEUROTRASMETTITORI

Il passaggio degli impulsi nervosi tra neuroni avviene tramite sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori

NEUROTRASMETTITORI

SINAPSI

La zona di contatto attraverso la quale avviene il passaggio di un impulso nervoso da una cellula all'altra è la sinapsi

SINAPSI

FORMA

In base alla forma si riconoscono numerosi tipi di neuroni.

-multipolari

-bipolari

-unipolare

-pseudounipolari

FORMA

FUNZIONE

classificati in:

-Neuroni sensitivi (tattili, visivi, gustativi ecc.): deputati a ricevere segnali sensoriali

-Interneuroni: deputati all'integrazione dei segnali

-Motoneuroni: deputati alla trasmissione dei segnali.

FUNZIONE

SISTEMA CENTRALE

riceve e analizza le informazioni in arrivo dall'ambiente interno ed esterno dell'organismo, elabora le risposte più appropriate;

SISTEMA CENTRALE

MENINGI

Sono delle membrane situate tra il rivestimento osseo e il sistema nervoso centrale

La funzione è quella di proteggere il tessuto nervoso dai traumi del cranio e della colonna vertebrale.

MENINGI

  • Pia madre:molto sottile, in essa, sono contenute le arterie che irrorano il sistema nervoso centrale

  • Aracnoide: è lo strato meningeo intermedio

  • Dura madre: molto spesso, la meninge più esterna, contiene i vasi venosi che operano il drenaggio del sangue circolato nel SNC.

LIQUIDO

Il liquido protettivo attutisce e assorbe gli urti, è contenuto in diverse sedi:

  • tra le cellule, liquido interstiziale

  • nello spazio subaracnoideo, liquido cerebrospinale o liquor.

LIQUIDO

SISTEMA PERIFERICO

Si distingue in SN autonomo e SN somatico. Collega il sistema nervoso centrale al resto dell’organismo.

SISTEMA PERIFERICO

È formato dall’insieme delle fibre nervose

SISTEMA NERVOSO SOMATICO

È formato dalle fibre nervose che mandano le informazioni sensoriali al SNC e dalle fibre nervose motorie che dal SNC si dirigono verso i muscoli scheletrici.

SNS

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

Ha un’organizzazione più complessa rispetto al SNS

SNA

E' esposto ai traumi meccanici e all’esposizione a sostanze tossiche.

CIRCUITI DEL CONTROLLO MOTORIO

Il sistema nervoso è strutturato in modo tale da garantire il complesso equilibrio.

CIRCUITI DEL CONTROLLO MOTORIO

Circuiti nervosi

Sono più lunghi e composti in relazione alla complessità e alla precisione del movimento da eseguire

circuiti nervosi

Controllo cerebrale del movimento

controllo cerebrale del movimento

movimento volontario :

-intenzionale

-diretto ad uno scopo

-appreso

Controllo spinale del movimento

- movimento riflesso

-movimento automatico

controllo spinale del movimento

IMPULSO NERVOSO

La contrazione avviene quando al muscolo giunge l'impulso nervoso.

IMPULSO NERVOSO

Placca motrice

Una struttura che termina in piccole vescicole contenenti mediatori chimici che trasmettono l'impulso nervoso.

Placca motrice

Unità motoria funzionale del movimento

Complesso costituito da neurone motorio, fibra nervosa motoria e relative fibre muscolari innervate.

Unità motoria funzionale del movimento

Contrazione della fibra muscolare

Il fenomeno dello scorrimento tra i filamenti di actina e miosina.

Contrazione della fibra muscolare

MOVIMENTO VOLONTARIO

E' il risultato dell'azione di numerosi gruppi muscolari. Deve essere un movimento coordinato in maniera precisa.

Sono necessari un sistema motorio centrale e un sistema sensitivo centrale.

MOVIMENTO VOLONTARIO

SISTEMA MOTORIO CENTRALE

Sistema motorio centrale

Comunica con gli organi bersaglio tramite diversi circuiti neuronali:

-il sistema piramidale;

-il sistema extrapiramidale;

-il sistema cortico-spinale.

L'insieme di fibre nervose che scende dalla zona motoria corticale costituisce la via piramidale.

Accanto alla via motrice volontaria, svolge la sua attività la via extrapiramidale.

Al cervelletto giungono fibre provenienti dalla periferia, dove si trovano particolari nuclei di cellule sensitive (recettori propriocettivi).

SISTEMA SENSITIVO CENTRALE

Sistema sensitivo centrale

Si distingue in:

-sistema somestesico;

-sistema visivo;

-sistema acustico/vestibolare.

MOVIMENTO AUTOMATICO

Quando viene presa la decisione cosciente di effettuare un movimento specifico l'informazione parte dai centri corticali superiori. Questo accade quando si apprende un nuovo movimento.

MOVIMENTO

AUTOMATICO

Una volta che l'esecuzione di questa azione è stata appresa, essa può essere guidata direttamente dal midollo spinale.

Una volta avviata diventa involontaria e il movimento può diventare automatico.

Questo è possibile perchè in queste zone periferiche del sistema nervoso centrale, centrali operative contengono programmi di moto in grado di generare automaticamente movimenti ritmici.

MOVIMENTO RIFLESSO

Il nostro corpo è in grado di reagire a uno stimolo con una risposta rapida e volontaria.

Reazioni di questo tipo sono definite "movimenti riflessi".

MOVIMENTO RIFLESSO

Nel caso del movimento riflesso gli impulsi che provengono dalla periferia non raggiungono l'encefalo;

MOVIMENTO ISTINTIVO

ORGANO CHE RICEVE GLI IMPULSI = midollo spinale (arco riflesso)

CURIOSITA'

-Il cervello di un uomo pesa circa 1500g;

-Nel cervello esistono circa 14 miliardi di neuroni;

-I bisogni di ossigeno del cervello sono veramente notevoli;

-Il carburante più importante per le cellule nervose è il glucosio;

-L'alcool, il caffè e il tè, in dosi massicce possono essere dannose.

CURIOSITA'

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