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Il concetto di Sé

L'evoluzione nel tempo

Le origini filosofiche...

Uno sguardo generale

  • Teoria dell'anima
  • Kant e l'Io-penso
  • Locke e la soggettività della realtà
  • Taylor vs Feuerbach: interiorità o intersoggettività?

Il fondamento dell'essere

L'uomo è in grado di riflettere su se stesso e sull'altro.

Nella realtà di ogni giorno ci sono aspetti in continua interazione tra loro che condizionano l'individuo

...e psicologiche

Struttura biologica

Interazioni con il mondo

Sé precostituito

Winnicott

  • Sé frammentato fin dalla nascita
  • Funzione specchio della madre
  • Empatia

Psicoanalisi

Kohut

  • Sé passivo
  • Investimento narcisistico del caregiver

Sé relazionale

Cooley

  • Sé rispecchiato
  • il bambino si percepisce per come viene percepito dagli altri

Psicologia sociale

Mead

  • Prima fase: imitazione
  • Seconda fase: utilizzo dei significati per relazionarsi con gli altri e conoscerci
  • Solo individui significativi

''Conosci te stesso''

LE CATEGORIE DI

WILLIAM JAMES

-La conoscenza è il seme da cui germoglia la nostra crescita personale.

-Il se può essere considerato un punto cerniera tra dati sociali e intrapsichici ed è proprio attraverso le esperienze sociali che si ricavano informazioni su se stessi

Cosa sono gli schemi del Sé?

GLI SCHEMI DEL SE

DI MARKUS

COME ORGANIZZIAMO QUESTO TIPO DI CONOSCENZA?

LE PECULIARITA'

3 categorie conoscitive di William James

-ME MATERIALE

-ME SOCIALE

-ME SPIRITUALE

SCHEMI DEL SE

rappresentazioni di se che rivestono particolare valore soggettivo, influiscono sull’elaborazione di informazioni autoriferite e sul comportamento. Anche gli schemi di se sono schemi cognitivi, ma previlegiati, perché riguardano la codifica, interpretazione, integrazione di informazioni relative a noi stessi attraverso processi che avvengono con una maggiore velocità e con un grado di accessibilità più alto.

Le concezioni di se possono essere distinte in base :

- grado di centralità-marginalità

-grado di specificità-generalizzazione

-dimensione valutativa

-grado di consapevolezza

-grado di concretezza-possibilità

-Sè operativo

Molteplici sono le teorie relative allo studio del sé. Tra le principali teorie ricordiamo:

- la teoria del self;

- la teoria dello sviluppo del Sé;

- la teoria della discrepanza del Sé.

Le principali

Teorie

La teoria del self

La teoria del Self dello psicologo inglese William James (1905) che distingue due componenti del sé: l’Io e il Me. Quest'ultimo si articola in tre componenti

Il Me materiale interessa il nostro corpo, le cose che possediamo e le persone a noi care

Me materiale

Il Me sociale fa riferimento a tutte quelle concezioni che la persona sviluppa su sé stessa in relazione con altri

Me Sociale

Il Me spirituale rappresenta l’auto-consapevolezza, le idee di Sé che la persona ritiene rispecchino la sua autenticità, ciò che pensa, sente e desidera veramente.

Me spirituale

La teoria dello sviluppo del Sé di George Herbert Mead (1934) è molto influenzata dalla interazione con gli altri,che è fondamentale per la costruzione della propria identità, la quale si compie in 3 fasi principali

La teoria dello sviluppo del Sé

In questa prima fase i bambini interagiscono con l’adulto attraverso l’imitazione

Preparatory Stage

Nella seconda fase i bambini iniziano ad avere la prime forme di comunicazione attraverso l’uso del linguaggio simbolico con l’altro, superando la fase di imitazione

Play Stage

Nell'ultima fase i bambini iniziano a prestare attenzione ai comportamenti e alle opinioni della società in generale

Game Stage

La teoria della discrepanza del sé proposta da Higgins (1987-90) fa riferimento a tre tipologie di sé

La teoria della discrepanza del Sé

sé reale o attuale (proprio e dell’altro)

sé imperativo (proprio e dell’altro)

sé ideale (proprio e dell’altro)

Le persone cercano di sviluppare teorie di Sé accurate, che permettano loro di agire in modo efficace in varie situazioni.

Queste rappresentazioni del Sé, però possono essere distorte in funzione di due motivi:

  • bisogno di coerenza
  • bisogno di autoaccrescimento

Distorsioni delle rappresentazioni del Sé

Tendenza ad accettare informazioni coerenti con l'immagine di Sé.

Bisogno di coerenza

  • visione coerente

  • scelta di un partner

  • difesa del Sé

senso di continuità e unità personale

prevedibilità comportamenti del partner e conferma percezioni di Sé

minaccia rappresentazione di Sé importante

Tendenza a distorcere informazioni per costruire e difendere un'immagine di Sé positiva

L'autostima è l'insieme di giudizi valutativi che l'individuo dà di se stesso.

(Battistelli, 1994)

Bisogno di autoaccrescimento

Sedikides & Gregg

Triade Autoaccrescimento

  • Sovrastima punti forti
  • Controllo sugli eventi
  • Ottimismo irrealistico

EGOTISMO AUTOMATICO

Epstein

L'autostima è importante per:

  • il benessere personale
  • ottimizzare l'equilibrio tra piacere e dolore
  • preservare un concetto di Sé positivo
  • funzione adattiva

Consapevolezza di essere capace di dominare specifiche attività, situazioni o aspetti della propria vita

(Bandura, 2000)

Autoefficacia

Se minacciata:

  • Strategie cognitive
  • Strategie di compensazione fluida

Studi sull'autostima

Baumester, Smart & Boden

  • autostima e violenza

Mark Leary

  • l'autostima è un ''sociometro''

La rappresentazione del sè

Sistema di convinzioni, aspettative e valori che il soggetto costruisce nel tempo

Il Sé e gli Stati Depressivi

Codifica delle info

Conferma della negatività

Lato "cattivo"

- non accettabile

- conflittuale

Dimensione valutativa

Depressione

Codifica delle info

Conferma della negatività

DSM 5

(American Psychatric Association)

Sintomi fisici e psicologici

DSM 5

Triade cognitiva di beck

Beck

Visione negativa

di sè

degli altri

del futuro

Pervasività

Rigidità

Intensità

Autocolpevolezza

2 estremi

Altri

Legge di Murphy

Futuro

Le rappresentazioni di sé, una volta attivate, sono strutture cognitive che influenzano l'elaborazione delle informazioni.

Una delle principali conseguenze del coinvolgimento del sé nell'information processing è l'attenzione selettiva verso stimoli del sé.

Processi cognitivi influenzati

Ovvero, le persone sono pronte a selezionare quelle informazioni ambientali che coinvolgono le rappresentazioni di sé.

Una volta attivate, le concezioni di sé guidano la percezione di un evento, influendo sia sui processi che interessano le informazioni in ingresso (attenzione e codifica) sia in uscita (memoria).

Esperimenti

3 gruppi di soggetti

  • A = estremamente indipendenti

(indipendenza = dominio comportamentale importante);

  • B = estremamente dipendenti
  • C = né indipendenti nè dipendenti (poca importanza all'indipendenza)

I esperimentoMarkus

1977

A + B = Schematici

C = Aschematici

Compito di auto-descrizione

Le persone tendono ad elaborare con maggiore velocità ed efficienza informazioni rilevanti per il sé.

schematici + aschematici

test livello di influenzabilità:

accuratezza profilo

Profili opposti per gli schematici

II esperimento

Schematici non accettano profilo

Aschematici accettano profilo

Le persone tendono a resistere e rifiutare info che ritengono incoerenti con gli schemi di sé.

Coinvolgimento del sé ha conseguenze importanti sulla memoria.

Dopo aver messo a confronto i soggetti, trovò che i soggetti schematici, rispetto a quelli aschematici, riescono a recuperare dal proprio comportamento passato un numero maggiore di esempi a supporto della qualità distintiva che ritengono di possedere.

III esperimento

Nonostante ciò che è stato detto precedentemente, le persone costruiscono rappresentazioni di sé che sono sistematicamente distorte in funzione di due fondamentali motivi : la coerenza di sé e l'autoaccrescimento .

Processi affettivo-motivazionali

IL SE' INTERPERSONALE

Il sé è una struttura affettivo cognitiva che guida l’individuo nel conoscere e organizzare la sua esperienza sociale. Esso è condizionato:

  • ruolo attivo: percepire l’altro, selezionare il partner e adottare un’immagine di sé da mostrare
  • ruolo passivo che riveste rispetto all’alterità, che in questo caso determina il sé e ne costituisce un modello.

L'interazione nelle sue forme

AUTOPRESENTAZIONE

coerenza di sè

L’individuo interagisce con l’altro cercando di manifestare coerenza con l'idea che egli ha di sé.

A tal fine, adotta forme di presentazione mirate a cercare dall'altro il riconoscimento della propria immagine.

MA COSA E' LA PRESENTAZIONE?

PRESENTAZIONE DI SE'

Arkin & Baumgardner

1985

Per Arkin e Baumgardner (1985) le persone sono impegnate a dare agli altri un’apparenza. Questo processo avverrebbe volontariamente e involontariamente, onestamente e falsamente.

Tedeschi & Norman

Autopresentarsi vuol dire adottare tattiche atte a controllare il corso delle interazioni sociali.

Gli attori in questo caso influenzano la percezione dell'altro in riferimento alla loro identità, per poter esercitare forme di influenza più dirette come minacce, persuasioni e promesse.

Leary & Kowalski

1995

L'autopresentazione consiste nel processo col quale gli individui cercano di controllare le impressioni che gli altri si formano di loro.

Questa particolare forma di autoefficacia può essere inficiata da due motivi:

  • la situazione sociale impone un carico interpersonale eccessivo

  • l'individuo non possiede le risorse sociali e psicologiche per andare incontro alla domanda interpersonale.

Jones e Pittman (1982)

forme di autopresentazione

Autopresentazione:

esibizione caratteristiche del comportamento,

influenzate da motivazioni di aumento di potere

finalizzate a formare le attribuzioni degli altri circa le disposizioni dell’attore.

Essi hanno individuato 5 forme di autopresentazione:

STILI DI INTERAZIONE

Autopromozione

L'autopromozione consiste nell’apparire agli altri simpatici, affidabili ed intelligenti, percependo l’altro come superiore.

Esemplificazione

L'esemplificazione riguarda l’esibizione di un comportamento improntato alla rettitudine morale.

Accattivamento

L'accattivamento concerne l'esibizione di competenze ed abilità personali finalizzate a dare un’ottima percezione di sé come persona capace di ottenere rispetto dall’altro.

Intimidazione

L'intimidazione consiste nel praticare atteggiamenti intimidatori per persuadere l’altro della propria pericolosità con la forza o con la debolezza.

Emler e Reicher (1995) analizzarono il comportamento delinquenziale come proprio dei ragazzi che ricercano la conferma sociale della propria identità pericolosa.

La supplica consiste nel manifestare atteggiamenti di debolezza solo per impietosire ed impetrare dall’altro dei vantaggi per sé.

Supplica

Il Sé e l'Altro

  • Punto di riferimento
  • Modello con cui confrontarsi
  • Agisce in modo determinante sul sé
  • Contribuisce a costruire e

preservare il concetto che

abbiamo di noi

Il Sé e l'Altro

George

Herbert

Mead

(1863-1931)

Looking Glass Self

(1902)

Sé come immagine riflessa

Riflette il modo in cui noi

crediamo di apparire agli altri

Non deriva direttamente da

ciò che gli altri pensano di noi

Charles

Horton

Cooley

(1864-1929)

L'individuo stesso si appropria ed elabora l'idea riflessa del sé fino ad interiorizzarla

ROLE-TAKING (1966)

Capacità di assumere il ruolo dell'altro

Relazione adulto-bambino

Sin da bambini gli individui apprendono ed interiorizzano schemi comportamentali altrui

Crescendo caricano di significato

i comportamenti identificandoli come veri e propri atti sociali

Mediante l'esperienza sociale si acquisisce consapevolezza di sé

L'Adulto

  • Getta le basi su cui il bambino

costruisce le rappresentazioni di sé,

degli altri e del mondo

  • Dice al bambino chi è

  • Fornisce indicazioni circa il confine

tra il me e il non me, le regole di vita,

i ruoli sessuali

Grazie per l'attenzione

FINE

Alessia Loisi 702225

Elisabetta Di Cuonzo 702430

Ines Colangiuli 701472

Valentina Sparviero 701369

Angela Bufano 702615

Floriana Caputi 702346

Gaetano Danilo Cialdella 725490

Roberta Santomauro 703679