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Tutte le immagini e gli elementi multimediali di questa presentazione sono tratti dall'archivio ISMEL della mediateca della Formazione Professionale in Piemonte
Donato dalla Regione Piemonte a ISMEL nel 2022, il materiale che compone la mediateca oggi è custodito in uno speciale archivio formato da oltre 450 unità archivistiche.
Si tratta di prodotti multimediali audiovisivi di supporto alle attività dei Centri di Formazione Professionale attive in Piemonte tra fine anni '80 e inizio anni '90 in Regione. L'Ente stesso ne è stato distributore e in taluni casi anche produttore.
Energia
Ferroviaria
Fisica
Geografia
Idraulica
Idrologia
Informatica
Legislazione del lavoro
Linguistica
Matematica
Meccanica
Medicina
Organizzazione del lavoro
Pedagogia
Pneumatica
Settore alberghiero
Sociologia
Storia
Abbigliamento
Aeronautica
Agraria
Alimentazione
Ambiente di lavoro
Antinfortunistica
Antropologia
Architettura
Automazione
Automobilistica
Biologia
Chimica
Commercio
Disegno tecnico
Ecologia
Economia
Elettronica
Elettrotecnica
La varietà di materie didattiche affrontate dai supporti della mediateca sono indicative di diversi fattori:
- le specificità territoriali (es. la presenza di settori come quello agrario e non solo una predominanza di quello metalmeccanico);
- la risposta a una richiesta di manodopera qualificata nei più diversi settori;
- la presenza di insegnamenti di materie legate alle nuove tecnologie e all'informatica in anni di radicale trasformazione del mondo del lavoro, delle modalità e dei vari settori.
oltre 70 audiocassette
oltre 340 videocassette VHS o U-Matic
oltre 900 lucidi per lavagne luminose
oltre 3500 diapositive
Di numerose materie sono conservati i kit didattici completi. Il materiale di lezione audiovisivo è abbinato a guide per i docenti, dispense, prove di verifica. Questo specifico kit preso come esempio è dedicato alla sicurezza sul lavoro ed oltre al materiale didattico riporta anche la bolla di accompagnamento (a testimonanza del ruolo di distribuzione svolto dalla Regione Piemonte): il kit è stato spedito dalla mediateca regionale e consegnato al CFP di Verzuolo il 9 febbraio 1987.
Realizzate da "Italiana Audiovisivi" con la cura di Giorgio Romanin e distribuite dalla Regione Piemonte ai vari Centri di Formazione Professionale, le 96 diapositive contenute nel kit didattico del corso dedicato alla Sicurezza sul Lavoro hanno lo scopo di dialogare con le restanti parti del kit, supportando visivamente le dispense sonore (componendo, così, un diatape) e l'avanzamento delle lezioni organizzato e scalettato con precisione nella guida per il docente per il piano di lezione.
L' implementazione di componenti multimediali e la successiva distribuzione ha rappresentato uno strumento di rafforzamento della didattica il cui studio, applicazione e organizzazione hanno contribuito a consolidare le esperienze virtuose legate ai corsi di formazione professionale.
Nel kit didattico tra i materiali presenti vi sono anche degli schemi di test di verifica dell'apprendimento della tematica del corso.
A fianco sono riportati degli estratti di quelli del kit che abbiamo preso in esame dedicato alla sicurezza sul lavoro.
Nello studio dell'archivio è, inoltre, possibile incontrare altri tipi di esercitazioni contenute direttamente nelle audiocassette e sincronizzate con le diapositive.
Nel video accanto un esempio di questi esercizi multimediali tratto dal corso su Il ciclo di lavorazione
Le audiocassette contenute nei kit didattici hanno avuto un'ampia diffusione come strumento di accompagnamento alla didattica combinandosi con le diapositive in vere e proprie presentazioni.
Questa audiocassetta del kit che abbiamo preso come esempio è dotata, infatti, di impulsi di sincronizzazione per regolare l'avanzamento delle diapositive nella presentazione.
Nel video accanto potete ascoltare il contenuto dell'audiocassetta La sicureza sul lavoro - 2a parte.
Le guide per il docente allegate ai materiali della mediateca rappresentano le vere e proprie linee per l'integrazione dei sussidi multimediali allo svolgimento del corso. All'interno delle guide si possono trovare:
A questa domanda possiamo rispondere dando due prospettive diverse:
Anche in Piemonte il supporto degli audiovisivi nella didattica della Formazione Professionale ha seguito una logica di rafforzamento e implementazione tecnologica delle metodologie didattiche.
Uno studio realizzato alla fine anni '80 (e ora reperibile nell'archivio ISMEL in forma di lucidi per lavagne luminose) di cui proponiamo alcuni estratti spiegò l'impatto del materiale audiovisivo (con un focus sulle diapositive e i diatape) e rilevò le opinioni dei docenti sull'impatto che ebbero questi materiali nelle attività dei C.F.P. del Piemonte:
Un archivio dedicato alla mediateca della Formazione Professionale può essere oggetto di studi di diverso genere:
L'intervallo temporale che vogliamo analizzare va dagli anni '70 (con il passaggio delle competenze in materia di formazione professionale dallo Stato alle Regioni) agli anni '90, decennio nel quale la gran parte del materiale della mediateca è stato prodotto e/o distribuito.
Qui sono riportati gli eventi salienti della storia della Formazione Professionale in Piemonte in questi tre decenni, ma potete scoprire di più ascoltando a questi link il podcast curato da ISMEL:
(PUNTATE IN ARRIVO! È GIÀ POSSIBILE ASCOLTARE IL TRAILER)
Gli anni '90 furono un decennio di trasformazione con alcune rilevanti esperienze piemontesi legate a percorsi di integrazione tra istruzione statale e formazione professionale che rappresentarono un esempio a livello nazionale. Con l'affermarsi del Fondo Sociale Europeo come fonte principale di finanziamento, il rafforzarsi del sistema dei bandi e l'approvazione della Legge Regionale n.63, la gestione dei Centri di Formazione Professionale iniziò un percorso di aumento qualitativo dell'offerta, ma anche di progressiva privatizzazione iniziata con la nascita di consorzi pubblico-privati
Nel 1972 con la nascita delle Regioni a statuto ordinario le competenze in merito alla Formazione Professionale passarono dallo Stato ai nuovi Enti. La contestuale riforma del Fondo Sociale Europeo e la necessità di rispondere alla crisi economica, al fenomeno della dispersione scolastica e alle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro (nuove tecnologie, terziarizzazione, crisi del modello "fordista") fecero sì che gli anni '70 furono un decennio di grandi investimenti e sviluppo per la Formazione Professionale in Piemonte, allargando l'offerta didattica e favorendo la nascita di nuovi Centri pubblici e privati e rieliquiribrando, così, una distribuzione territoriale che era stata per molto tempo sbilanciata attorno all'area torinese.
L'apice della crisi economica toccata nel 1980 e il progresso teconologico che investì anche il mondo del lavoro, fecero degli anni '80 il decennio nel quale va ricordato l'investimento della Regione Piemonte per strutturare e potenziare una formazione di secondo livello e perseguire obiettivi (legati anche alla pianificazione europea e nazionale) di formazione permanente e riqualificazione professionale. Altri aspetti da ricordare furono il coinvolgimento degli enti locali territoriali come consorzi di comuni e province e l'inizio della produzione e distribuzione di materiali audiovisivi tra cui quelli protagonisti dell'archivio ISMEL e che trovarono sempre più larga diffusione nell'offerta didattica dei C.F.P.
Il materiale d'archivio (diapositive e relativa audiocassetta) ha consentito di ricostruire un filmato di presentazione delle attività del Centro di Formazione Professionale di Alba e Barolo di fine anni '80.
In questa visita virtuale è possibile, quindi, conoscere le attività di un C.F.P. di un territorio diverso da quello torinese e che ha tra i suoi obiettivi la preparazione di una manodopera qualificata in settori cruciali per le imprese della zona albese e in generale presenta le opportunità dietro la scelta di un percorso di formazione professionale. Buona visita!
ISMEL nasce a Torino nel 2008 per raccogliere la memoria della storica identità di Torino e del Piemonte legata al suo sviluppo industriale nel XX secolo. Grazie alla sua compagine associativa è un progetto unico nel genere in Italia, e tra i pochi in Europa, capace non solo di custodire la memoria storica e le testimonianze sul lavoro e sui diritti sociali ma di restituirle a un pubblico più vasto utilizzando linguaggi e forme innovative. ISMEL favorisce la conservazione e la fruibilità dei beni culturali archivistici e librari riguardanti i temi del lavoro, dell'impresa e dei diritti sociali.
Al tempo stesso si fa promotore di attività di approfondimento sia con la valorizzazione del proprio patrimonio culturale, sia con momenti di ricerca e confronto sul presente e sul futuro del lavoro.
Questo percorso è stato realizzato da ISMEL - Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell'Impresa e dei Diritti Sociali con il sostegno della Regione Piemonte.
Hanno contribuito alla realizzazione del progetto: Alessia Deledda, Rori Mancino, Maurizio Petroni, Francesca Piga, Diego Robotti, Gianni Rossetti.
Un ringraziamento particolare va, inoltre, a Giovanni Ferrero, Maria Teresa Perrone ed Elena Sgubbi.
Per informazioni e consultazioni dell'archivio:
archivio@ismel.it