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Transcript

Santa Sofia

Spazialità e significati dell'architettura bizantina

Vittoria Scettro, 3C

Introduzione

La Basilica di Santa Sofia è prova e testimonianza del rapporto tra Giustiniano e la dinività.

La Basilica di Santa Sofia fu la chiesa più importante del mondo bizantino, dedicata non a una santa ma a un concetto astratto, la Divina Sapienza.

Introduzione

Luce

“La luce e i raggi risplendenti del sole riempiono il tempio. Si direbbe che lo spazio non sia rischiarato dall’esterno, dal sole, bensì che la fonte luminosa si trovi all’interno. Data poi la leggerezza della struttura, la cupola non sembra appoggiarsi su una solida costruzione, ma coprire lo spazio di una sfera d’oro sospesa nel cielo”.

Aed. I 29-30

Procopio di Cesarea

  • la luce passa non solo attraverso le finestre aperte nell’abside e nelle navate minori, ma anche per i due ordini di finestre ad arco ricavate alla base della cupola,
  • Sono soprattutto le finestre sotto gli archi a creare un effetto di grande suggestione,
  • la luce valorizza l’audacia della costruzione in senso verticale,
  • la luce che disorienta il visitatore e non gli permette di cogliere la forma della pianta e la struttura dell’edificio.

In Paolo Silenziario la luce materiale e sensibile generata da migliaia di lampade diventa poi luce divina.

Viaggio nell’interiorità.

È la luce che crea la struttura del monumento

La luce consente l’accesso al mondo altrimenti inconoscibile incircoscrivibile di Dio.

marmi

La luce è filtrata dalle numerose finestre ed esalta la ricchezza dei marmi, la lucentezza dei mosaici.

foto

cupole

Navatelle, esedre e gallerie LUCE INDIRETTA

Cupola, semicupole e abside consentono alla LUCE NATURALE di entrare nella basilica.

foto

Mosaici

Nell’arte bizantina l’interpretazione figurativa della realtà raggiunge gradatamente un’alta astrazione, un forte allontanamento dalla conoscenza dell’essenza fisica dello spazio e delle relazioni al suo interno.

Mosaici

  • In una prima fase, la decorazione a mosaico era realizzata con tessere in oro su ampie campiture,
  • ispecchia le tendenze dell’imperatrice Teodora.

Perdita dell’unitarietà della trasformazione prospettica si aggiunge la perdita parziale o totale della tridimensionalità del modello della realtà.

processo dei trasformazione della scena reale sul piano musivo

Lo spazio originario tridimensionale omogeneo viene decomposto in un insieme di spazi locali

Il modello intermedio così ottenuto è quindi sottoposto all’azione della luce

Mosaico a motivo floreale, VI secolo d.C., volta del nartece, Santa Sofia, Istanbul

Cristo Pantocratore, XI secolo, cupola, Santa Sofia, Istanbul

Basilio I (o Leone VI) davanti al Pantocratore, IX-X secolo, mosaico del nartece, Santa Sofia, Istanbul

Paragone con I mosaici della navata di Santa Maria Maggiore a Roma

Nella Presa di Gerico la città è rappresentata con alta essenzialità iconica.

siti confrontati

http://www.enricorinaldi.it/Scritti/MrS_Bisanzio.pdf

https://www.docsity.com/it/spazio-architettonico-da-roma-a-bisanzio/2393949/

https://people.unica.it/nicolettausai/files/2012/04/Dossier-Arte-e-Archeologia-Bizantina-2016_17-parte-II.pdf

https://www.unirc.it/documentazione/materiale_didattico/1463_2016_426_25226.pdf

https://zebrart.it/santa-sofia-istanbul-pianta-e-descrizione/

http://fascinointellettuali.larionews.com/viaggio-mosaici-della-santa-sofia-istanbul/

http://www.gliscritti.it/blog/entry/909

https://www.docsity.com/it/tutto-cio-che-c-e-da-sapere-di-s-sofia/2550889/

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