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Il Futurismo

La nascita del movimento

Movimento artistico, letterario e politico, nato ufficialmente a Parigi il 20 febbraio 1909, con la pubblicazione del “Manifesto del Futurismo” da parte di F.T. Marinetti sul giornale francese “Le Figaro”.

Avanguardia

Il Futurismo è un avanguardia poiché è un movimento culturale che ha lo scopo di rompere con la tradizione precedente e creare una nuova arte. Inoltre presenta un manifesto del movimento e anche i singoli manifesti per tutte le specifiche arti.

Filippo Tommaso Marinetti

Marinetti nacque nel 1876 ad Alessandria d'Egitto. Compì gli studi liceali a Parigi dove entrò a contatto con la fervida cultura parigina di inizio Novecento. Egli fu un poeta, letterato, critico e teorico dell'arte, editore e incessante organizzatore di iniziative culturali ed artistiche, protagonista eccezionale della vita artistica italiana ed europea.

Rottura con il passato

Marinetti avvertì la necessità di rinnovare la cultura italiana, attraverso un nuovo modo di fare arte e soprattutto di comunicarla al pubblico, a causa delle novità introdotte dall'industrializzazione, dallo sviluppo delle città e del conseguente riorganizzarsi dei rapporti sociali, che richiesero una diversa modalità di pensare la vita.

Il Futurismo nasce infatti in un periodo di notevole sviluppo economico, dove tutto il mondo della cultura e dell'arte era stimolato da moltissimi fattori: le guerre, la trasformazione sociale dei popoli, i grandi cambiamenti politici, le nuove scoperte tecnologiche e di comunicazione (il telegrafo senza fili, gli aeroplani, la radio, le prime cineprese); tutti fattori che arrivarono a cambiare completamente la psicologia delle masse, la percezione delle distanze e del tempo, avvicinando tra loro i popoli.

L'arte però non è riuscita ad andare di pari passo con questa modernizzazione del mondo.

L'intellettuale per recuperare il suo vecchio prestigio doveva scendere nelle strade, immergersi nella città e prendere ispirazione dalla vita quotidiana del pubblico, cercando con ogni mezzo il contatto con esso, attraverso una continua campagna pubblicitaria.

Quadro storico

Il Manifesto

Il Manifesto si sviluppa in undici punti programmatici nei quali Marinetti individua le idee fondamentali su cui si basa il nuovo modo di concepire l’arte, adatto ai tempi, perché espressione del dinamismo del mondo tecnologico, il quale secondo i futuristi era in costante cambiamento.

Per esprimere i cambiamenti epocali avvenuti nel Novecento, nel Manifesto viene esposta l’idea di voler distruggere tutto ciò che appartiene al passato, la cultura tradizionale, le biblioteche, i musei, simboli di una cultura statica non rivolta al futuro. Nel Manifesto viene criticata la borghesia, cantata la macchina e la civiltà industriale, dalla quale dovrà nascere un nuovo uomo immerso nel flusso vitale. Si nota quindi una vicinanza del Futurismo al vitalismo, pensiero filosofico europeo di quegli anni. Le parole chiavi di questo nuovo movimento sono: audacia, ribellione, movimento aggressivo, velocità, temerarietà, lotta, irrazionalità, nazionalismo e culto del futuro.

il "mito della macchina"

Il simbolo delle continue trasformazioni della realtà è la macchina, in tutte le sue varie e mutevoli trasformazioni. La macchina possiede alcune caratteristiche quali il movimento, la forza, la velocità, la regolarità, la precisione, la capacità di svolgere un lavoro, creare e muovere le cose, insomma la macchina è la forza che ha generato la nuova società, è la modernità. La macchina trova la sua più grande manifestazione nell'automobile, che diventerà l'emblema di una nuova bellezza, la "bellezza della velocità", andando a sostituire il simbolo della bellezza classica, ovvero la Vittoria di Samotracia.

"Dinamismo di un'automobile", quadro di Luigi Russolo, rappresenta il mito dell'automobile e della velocità. Russolo ha utilizzato colori aggressivi e una serie di cunei per rendere l’idea della penetrazione dell'oggetto nell'aria.

La propaganda era a cura di Marinetti, il quale inviava rapporti e lettere alla stampa, distribuiva volantini, spediva i volumi futuristi a politici, industriali e intellettuali, teneva conferenze in ogni angolo del mondo. Tra gli espedienti propagandistici più efficaci vi erano le cosiddette serate futuriste, spettacoli teatrali a metà tra la rappresentazione e il comizio, durante le quali si va dalla declamazione di poesia all'esecuzione di brani musicali, dalla lettura di manifesti alla divulgazione di proclami, provocando gli spettatori e talvolta arrivando fino alla rissa. Le serate finivano così sui giornali facendo maggiore pubblicità al Futurismo.

La propaganda

Manifesto tecnico della letteratura futurista

Futurismo e letteratura

Venne pubblicato nel 1912 e in esso Marinetti dettò i criteri di una nuova forma letteraria, intervenendo sulle regole stesse della scrittura. I futuristi volevano rivoluzionare la tecnica estetica tradizionale, poiché volevano rompere con il passato e quindi con d'Annunzio. Distruzione della sintassi; uso del verso libero; disposizione dei sostantivi a caso senza alcun legame grammaticale, ma legandoli solo per analogia; eliminazione della punteggiatura usando al suo posto segni matematici e indicazioni ritmiche; soppressione degli aggettivi e degli avverbi; uso dei verbi all'infinito e di termini onomatopeici, sono tutti elementi presenti nel manifesto e servivano per restituire libertà e spontaneità alle parole. L'analogia rendeva più facile l'intuizione, i segni matematici rendevano movimento e il messaggio più sintetico, le onomatopee rendevano i suoni, insomma tutte quelle innovazioni servivano per trasmettere meglio a chi leggeva la sensazione di vivere quegli stessi eventi. Colpendo il lettore con la simultanea presenza di segni e stimoli visivi diversi, il testo non era più solo descrittivo o narrativo, ma è esso stesso produttore di sensazioni. Nascono così le tavole parolibere, una scrittura visiva, nella quale il significato logico delle parole viene arricchito da un ulteriore valore visivo.

Zang Tumb Tumb

Zang Tumb Tumb, pubblicato nel 1914 da Marinetti, è uno tra i primi volumi di tavole parolibere.

Dal punto di vista artistico i futuristi sostituirono alla classica pittura e scultura "statica", priva di vita, una pittura "dinamica", in cui il movimento e la velocità sono i due valori essenziali. I concetti fondamentali della pittura futurista divennero: scomposizione e movimento, dinamismo e simultaneità.

Futurismo e arte

Dinamismo

Un esempio di scultura futurista è la statua "Forme uniche della continuità nello spazio" realizzata da Boccioni nel 1913, la quale raffigura una possente figura umana che incede a grandi passi. Una serie di linee dinamiche fa visualizzare le forze che percorrono il corpo in movimento, la statua si fonde con lo spazio circostante e rappresenta il puro movimento.

scomposizione e movimento

Il dipinto "Bambina che corre sul balcone" realizzato nel 1912 da Balla, rappresenta una bambina che corre sul balcone. Balla ha scomposto analiticamente il movimento della fanciulla, riuscendo così a rendere l'effetto di un movimento veloce grazie alla ripetizione più volte della stessa forma.

Simultaneità

In quest'opera, "Dinamismo di un cane al guinzaglio" realizzata nel 1912, Balla ha utilizzato la stessa tecnica di scomposizione impiegata nel dipinto precedentemente citato. In seguito l'artista usò il monocromo e accostò simultaneamente diverse immagini delle zampe, delle gambe della padrona, del guinzaglio e della coda del cane, rendendo un'idea di smaterializzazione delle figure, concepita quindi come puro movimento.

Futurismo e Fascismo presentano molte caratteristiche in comune, come ad esempio l'esaltazione della forza, della violenza, dell'aggressività, del vigore, dello slancio vitale, il bellicismo, il nazionalismo e l'interventismo, che portarono inizialmente molti futuristi ad aderire al movimento fascista. Diverse volte il futurismo fu coinvolto nella propaganda del regime e lo sostenne politicamente, ma ciò solo per la propria ricerca di egemonia culturale e artistica. Infatti il futurismo mantenne una certa autonomia di ricerca e di scambio culturale e quando il fascismo tentò di sopprimere la libertà di ricerca, bollando tutte nuove le avanguardie, Marinetti si oppose, riuscendo a mantenere in Italia una discreta libertà di espressione. Inoltre vi sono anche dei punti di divergenza tra il fascismo e il futurismo, per esempio, mentre il primo esalta il passato e la grandezza dell'antica Roma imperiale come simbolo del potere, il secondo rinnegava il passato e arrivava addirittura ad affermare di volerlo distruggere.

Futurismo e fascismo

Futurismo e filosofia

Il futurismo, nonostante abbia voluto rompere con la cultura precedente, in alcuni aspetti mantenne delle affinità con il pensiero filosofico che caratterizzava quel periodo.

Nietzsche

Sia Nietzsche che il futurismo hanno una concezione di un mondo in perenne divenire, entrambi esaltano l'istinto, l'irrazionale, considerati frutto della creatività e della vitalità, nonché della piena partecipazione al perenne divenire del mondo.

Inoltre entrambi condividono la concezione della vita come continua creazione: per Nietzsche esiste una volontà di potenza che si identifica con la vita e si realizza nel superuomo che è tale, non solo perché è oltre l'uomo del passato, ma anche perché la sua essenza consiste nel continuo superamento di sé, quindi la vita è continua produzione. Anche i futuristi ritenevano ciò e attribuivano alla macchina la creazione di nuovi oggetti, della nuova realtà e dell'uomo moderno.

Un altro elemento in comune tra Nietzsche e il futurismo è la critica al Cristianesimo: il primo accusava la religione di aver creato un uomo malaticcio, mentre il secondo criticava la Chiesa per aver rinunciato alla lotta, che invece i futuristi stanno continuando, i quali vedevano quindi nel sacrificio di Cristo il simbolo della rinuncia della chiesa.

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