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Due Europe

tra seicento e settecento

1640-

1648

L'età delle rivolte

Negli anni Quaranta del Seicento iniziarono delle rivolte e avevano una comune origine nel malessere causato dalla guerra e dalla crisi economica.

Gli stuart, tentarono di imporre una monarchia assoluta in Inghilterra, trovando diversi tipi di opposizione:

  • religiosa: i sudditi rifiutavano la Chiesa anglicana e si avvicinavano al puritanesimo;
  • politico-giuridica: il Parlamento, con la Petizione dei diritti del 1628, si oppose alle pretese di Carlo II;
  • economica: i ceti produttica chiedevano che la Corona cessasse di intromettersi nella vita economica e appoggiasse i loro interessi.

Dopo che Carlo I rinunciò al potere assoluto, l'Inghilterra partecipò nella guerra civile (1642-49).

Il Parlamento ebbe la meglio: Carlo I fu condannato a morte e venne instaurata la repubblica sotto Cromwell. Il paese era diviso in fazioni.

1642-

1649

La francia di Luigi XIV

Dopo le guerre e le rivolte, in Europa si aprì la fase dell'assolutismo monarchico, che si realizzò con Luivi XIV. Alla morte di Mazarino, Luigi non nominò più un primo ministro, voleva il potere per sè. Credeva all'origine divina del potere monarchico e scelse per sè l'emblema del Sole.

  • Costruì uno Stato assoluto. Nel 1715 morì e il popolo festeggiò. La monarchia assoluta prese tutto il potere del sovrano.
  • Luigi cercò di limitare i poteri della Chiesa e di assumere il controllo di tutta la monarchia statale:

1)formò una nuova classe dirigente a lui fedele. Riusì a collocare la grane nobiltà;

2)creò una burocrazia dipendente dalla Corona: istituì un sistema di consigli e utilizzò gli intendenti funzionari che controllavano l'amministrazione.

La politica fiscale e quella economica furono affidate a Colbert, il quale:

  • risanò il sistema fiscale e amministrativo;
  • applicò la politica mercantilista.

Luigi XIV riformò l'esercito ed eresse fortificazioni. Puntava all'egemonia in Europa: durante il suo regno la Francia fu in guerra.

Con la politica culturale cercò il controllo delle coscienze.

1661-

1715

La monarchia costituzionale inglese

Thomas Hobbes e John Locke discussero sull'origine e i caratteri dello Stato. Essi si rifacevano alla teoria del giusnaturalismo: basata sulle nozioni di stato di natura e di contratto.

Secondo Hobbes lo Stato nasce quando ciascun individuo si sottomette. Il potere del sovrano deve essere assoluto.

Anche secondo Locke gli uomini stipulano un contratto e rinunciano a una pate del loro potere. Gli uomini, hanno alcuni diritti di natura e lo Stato deve garantire il godimento.

Dopo la morte di Cromwell il Parlamento consentì il ritorno della monarchia, ma poi la Corona passò a Guglielmo d'Orange.

Nel 1688 il Parlamento cacciò Giacomo II, a Guglielmo venne imposta la Dichiarazione dei diritti:in cui riconosceva i diritti dei cittadini e del Parlamento. Nacque così la monarchia costituzionale, in cui i poteri del sovrano sono limitati da un patto.

Alla morte di Guglielmo I, la corona passò ad Anna, figlia di Giacomo II. Nel 1707 venne creato il Regno Unito di Gran Bretagna formato da: Scozia, Irlanda e Inghilterra.

Quando Anna morì, prese il trono Giorgio I e diede inizio alla dinastia che egna ancora oggi.

1689-

1725

L 'assolutismo in Russia e Prussia

La Russia era rimasta isolata dai cambiamenti sociali dell'Eurpa occidentale. Lo zar Pietro I il Grande, cercò di occidentalizzarla: voleva edificare uno Stato assoluto, agì su più fronti:

  • abolì la Duma dei boiari e la sostituì con un Senato;
  • affidò il governo della Chiesa ortodossa al Santo Sinodo, costituito da laici ed ecclesiastici;
  • costituì un esercito permanente e creò una flotta militare.

La Prussia era frammentata. Alla fine del regno di Federico Guglielmo I, la Prussia aveva un apparato burocratico efficiente. Il sovrano poteva disporre di un esercito. Alla sua morte lasciò al figlio Federico II uno Stato pronto ad espandersi.

1740-

1786

Un secolo di guerre

Tra il 1667 e il 1763 l'Europa fu in guerra. Si trattava di guerre di secessione. Tra i molti conflitti combattuti, merita di essere ricordata la guerra dei Sette anni: la prima guerra mondiale della storia.

A partire dagli anni Ottanta del Seicento, una coalizione antifrancese fu in grado di contrastare il re Sole.

Nel 1713 la dominazione spagnola in Iitalia, finì. La pace di Aquisgrana segnò l'inizio della dominazione austriaca.

Nel 1683 l'esercito turco giunse ad assediare Vienna, ma fu costretto a ritirarsi, così iniziò il declino dell'impero ottomano

I vincitori di queste guerre furono: la Prussia e l'Inghilterra, mentre Francia e Spagna furono sconfitte.

1756-

1763

Le nuove frontiere dell'Occidente

Ci fu uno sviluppo economico e tecnologico rapido e nelle libertà commerciali. Allo sviluppo economico giocò la cultura dell'illuminismo: stimolava la ricerca scientifica e tecnologica.

Venne scoperta da James Cook l'Australia e in quest'epoca si compie il sorpasso del Vecchio Continete.

Dal XVI si iniziò a costruire un'economia-mondo in cui l'Europa era il centro di un insieme di aree geografiche.

Si diffuse lo scambio di prodotti di tutti i tipi, si modificò l'habitat naturale dei territori conquistati.

Con le antiche civiltà asiatiche: La Cina, il Giappone e l'india, la penetrazione europea ebbe difficoltà.

  • La Cina dei Quing rafforzò il potere centrale e incrementò l’economia;
  • In India i Moghul unificarono il paese, ma le divisioni religiose portarono a una frammentazione che indebolì l’impero;
  • Il Giappone dei Tokugawa venne unificato e rafforzato, ma si chiuse in un isolamento che penalizzò la classe mercantile.

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