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Orlando che,è da tanto tempo innamorato di Angelica,lascia per lei,gloriose imprese nelle regioni d’oriente, per andare in occidente, dove lo attendono il popolo francese e del odierna Germania. Qui la gente era pronta per farsi la guerra e così Orlando si pentì di essere arrivato nel continente, perché qui gli fu tolta la sua donna. Dai paesi orientali a quelli occidentali, Carlo Magno che volle spegnere una grande disputa,fu colui che gliela tolse. Nacque poi un conflitto tra Orlando e Rinaldo a causa di una donzella, così Carlo ,preoccupato per questo litigio, ridusse il loro contributo in battaglia e promise a chi avesse ucciso più persone in battaglia la donna.I desideri si rivelarono poi, contrari agli eventi, perché i cristiani fuggirono, e il duca fu fatto prigioniero insieme con molti altri, e la tenda di Namo, il vecchio fedele amico di Carlo Magno, dove era custodita Angelica rimase abbandonata.
La donzella che doveva essere il premio del vincitore salì su un cavallo e se ne andó in un bosco dove vide un cavaliere a piedi che indossava una corazza, l’elmo in testa, la spada e lo scudo. La fanciulla, non appena si accorse della presenza del cavaliere, freno’ il suo cavallo e guardandolo riconobbe il suo volto angelico e tornando indietro né si preoccupa di trovare la via migliore e più sicura, dove la foresta sia più più fitta e dietro di sé, lascia al destriero il compito di scegliere la strada, arrivando alla riva di un fiume, qui trovò un guerriero musulmano sudato e sporco, il quale lanciò l’elmo nel fiume, nel frattempo la donzella spaventata gridò e la voce arrivò fino alla riva del fiume così che il cavaliere riconobbe subito chi stava gridando era la bella Angelica. Erano parecchi giorni che non si avevano sue notizie. Il guerriero era innamorato di ella tanto quanto lo fossero anche Orlando e Rinaldo.
Lui l’aiutó, e prendendo la spada, minacció Rinaldo nel punto in cui lui lo stava aspettando senza paura e si affrontarono in un duello. Cominció così una crudele battaglia con spade sguainate. Ma non solo le piastre delle armature e la sottile maglia, ma neppure le incudini avrebbero retto i colpi, mentre i due si scontravano era necessario che il cavallo di Angelica accelerasse il passo, perché lei, premendo più che poteva i talloni , lo spronava verso il bosco e la campagna. I due si affaticarono invanamente per sconfiggersi dal momento che nessuno dei due era esperto nell’uso delle armi. Rinaldo, per primo rivolse la parola a Ferraù, e gli disse “avrai creduto di recare danno solamente a me, invece ha fatto del male anche a te stesso”. I luminosi occhi di Angelica ti hanno fatto innamorare. Però anche se Rinaldo fosse stato morto quella donna non sarebbe stata sua.Quando sarà il momento i cavaliere si incontreranno con Angelica prima che lei se ne vada e quando Angelica sarà il loro potere,si dovrà fare un duello per decidere chi deve appartenere.La proposta non fu però accettata così il duello venne annullato e nacque subito tregua tra i due e l’ira svanì.
I due si spostarono da lì e seguirono le orme del cavallo di Angelica. Si recarono insieme per le selve scure e per i sentieri intriganti. Il cavallo, spronato dai due cavalieri arriva al punto in cui la strada si biforca.Dal momento che non sapevano in quale strade si trovasse Angelica, Rinaldo andò da un lato e Orlando dall’altro intanto nel bosco Ferraù si aggirava nel punto in cui era partito, noto’ che era vicino al fiume nel quale gli era cascato l’elmo.Non trovando la donna,decise di recuperare l’elmo e scende così nelle rive del fiume anche se fu difficile prenderlo perché era incastrato nella sabbia. Con un grande ramo cerco’ di recuperarlo e mentre stava facendo ciò,vide salire dal fiume un cavaliere, tutto armato, ma non indossava l’elmo che teneva in mano ed era proprio quello che Ferraù stava cercando.
Debora Aloi
Alessia Bagnato
Sara Gregorace
Chiara Gualtieri
Verdiana Zaccone