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Trending searches
- Il testo più lungo e complesso dei Canti
- Carme in forma di canzone libera (7 strofe di endecasillabi e settenari)
- Paragonabile ai "Sepolcri" di Ugo Foscolo
- Alto grado di audacia formale, innovazione e radicalità a livello intellettuale
- Toni diversi: infuocati e aspri della polemica, sublimi e complessi nella contemplazione, toni più dolci del dialogo lirico
- Torre del Greco (Napoli) Primavera del 1836
- Villa Ferrigni (oggi Villa della Ginestra), alle pendici del Vesuvio, presso l'amico Antonio Ranieri
- Luogo che si trova sul "Miglio d'oro", tratto di strada famoso per le bellezze storiche e del paesaggio
- La Ginestra: simbolo della condizione umana
- è il pensiero conclusivo e filosofico di Leopardi
- In epigrafe una citazione dal Vangelo di Giovanni (E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce. Giovanni, 3, 19)
- Il suo testamento spirituale
- Riflessione sul presente, critica del suo tempo, nuova indagine filosofica sul tema della morte, della catastrofe, del tragico destino umano
- Tutto ciò trascende le epoche storiche e accomuna tutti
- Paesaggio desolato delle sterili pendici del Vesuvio (aridità dell'uomo)
- La Ginestra (bellezza dei fiori, allegoria della natura e dell'uomo saggio)
- La natura è la vera artefice del destino dell'uomo
- Polemica nei confronti dell'XIX secolo (superbo e sciocco perchè ritiene gli uomini più importanti di quello che sono in realtà)
- Regresso degli uomini perchè non seguono la via tracciata dal Rinascimento e dall'Illuminismo
- L'uomo non comprende l'uso e l'importanza della ragione per cogliere la realtà
- Caduta dell'uomo nelle illusioni della spiritualità
III STROFA
vv. 87-157
La persona nobile è quella che:
- Accetta la realtà per quella che è
- Sopporta le sofferenze
- Comprende che la natura è la responsabile di tutte le sofferenze
- Leopardi capisce che il genere umano si deve alleare in una catena sociale (cespuglio della Ginestra)
Contrapposizione:
- La finitezza dell'uomo e l'infinità dell'universo
- La finitezza della Terra e l'infinità dell'universo
- La violenta realtà è che l'uomo e la Terra sono nulli
- Come un frutto che in un istante precipita sulle formiche, così la lava distrusse in pochi minuti le grandi città (eruzione del Vesuvio)
- La natura non si occupa delle sue creature: tutti gli essere viventi sono uguali e hanno un destino comune
- Il Vesuvio semina ancora terrore
- Il contadino lo guarda con paura preparandosi al peggio
- La natura è immutabile ma l'uomo crede di essere eterno
- Struttura del canto circolare: conclusione con la Ginestra e il Vesuvio
- La "lenta" Ginestra si piega ma non si spezza, si adatta alle forze
- È innocente, non si ribella, ma non è codarda nè superba
- Allegoria: Vesuvio e Ginestra, natura e uomo
- Anafora: ripetizione di "fur" dal vv. 24 al 29; sottolinea e oppone alla desolazione il ricordo dello splendore delle città antiche
- Similitudine: vv. 297 la parola Ginestra è riferita al poeta
- Allitterazione: "La qual null'altro arvor nè fiore"
- Chiasmo: "Di ceneri infeconde, e riporti. Dell'impietrita lava"
- Anastrofe: "Dove tu siedi, o fior gentile ... un profumo"
- Enjambement: in tutta la poesia
- Schema metrico: canzone libera, 317 versi, endecasillabi e settenari, divisi in 7 strofe dalle tematiche diverse
- Sintassi: prevalere di periodi lunghi ricchi di subordinate
- Nello stile si riscontra una musicalità sinfonica: Binni
- Linguaggio ricercato (uso continuo di latinismi)
- Uso della tecnica dell'ironia per deridere gli uomini che guardano positivamente la natura
Strofe distruttive
(1, 4, 5, 6)
Strofe costruttive
(2, 3, 7)
- Piccolezza umana
- Cataclismi naturali
- Eruzione Vesuvio
- Umiltà
- Libertà
- Solidarietà
GINESTRA
(la scarsa bellezza è l'emblema della poesia)
Vivere malgrado tutto
Fragilità umana
- L'io poetico = autoritratto simbolico: vedere la verità dell'infima e fragile condizione dell'uomo
- Il vero referente simbolico è la Ginestra (modello tratto dal mondo vegetale, non da quello umano): non si crede immortale, si riunisce in società con le altre piante per vivere
- Polemica di Leopardi contro il suo secolo (il rinascente cattolicesimo, le correnti anticlericali, colpevoli di antropocentrismo)
- Proposta di solidarietà tra gli uomini, ritorno all'indietro, verso una società utopica
- Ruolo consolatorio della poesia (i dolcissimo odor può consolare il deserto della vita)
LATINO
STORIA DELL'ARTE
- Lucrezio -> "De rerum natura",
- Temperamento solitario e malinconico, sdegnò la politica e la vita mondana.
- Ricerca nella natura
- Leopardi e Lucrezio hanno la stessa doppia visione di essa, una che si ferma alla superficie, e l'altra che va più a fondo: quando vedono la natura coi soli occhi corporei, nelle sue attrattive esterne, se ne innamorano.
Leopardi vedeva nell'arte l'unica consolazione alle sofferenze umane (Fichte, Friedrich -> aspirare all'infinito)