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LA CITTA' CHE SALE

UMBERTO BOCCIONI

DATI ANAGRAFICI

Artista: Umberto Boccioni

Supporto: Colore ad olio

Data di creazione: 1910

Data: 1910-1911

Ubicazione: Museum of Modern Art, New York

Dimensioni: 199,3×301 cm

Introduzione

FUTURISMO

FUTURISMO

Il futurismo è un movimento artistico, letterario, politico, nato ufficialmente a Parigi nel 1909 con la pubblicazione in francese di Le Figaro di Filippo Tommaso Marinetti, poeta italiano e critico d’arte del Manifesto del Futurismo.

Nel 1909 pubblica il Manifesto del Futurismo con l’intento di promuovere il rinnovamento della cultura italiana, attraverso un modo diverso di fare arte e comunicare al pubblico . Egli sin da subito avverte la necessità di trovare un contatto con il mondo reale dopo le novità introdotte dall’industrializzazione.

Ci sono altri manifesti come:

  • Manifesto del musicisti 1910
  • ✓Manifesto del drammaturghi 1911
  • ✓Manifesto della donna 1913
  • ✓Manifesto della cinematografia 1916

ANALISI ICONOGRAFICA

Analisi iconografica

  • Il dipinto ha uno sviluppo orizzontale
  • piano compositivo occupato dal grande cavallo rosso
  • L’intera opera si può leggere come una composizione di linee in movimento

LO SPAZIO

LO SPAZIO

  • In primo piano nulla è fermo. Lo spazio è rappresentato, dal primo piano allo sfondo, dalla sovrapposizione e dalla grandezza, che diminuisce, delle figure rappresentate.
  • Solo la fabbrica in alto a destra suggerisce uno spazio tridimensionale attraverso una leggera prospettiva geometrica.
  • Non è presente la prospettiva aerea, i colori rimangono vivi e brillanti anche sul fondo.

LA COMPOSIZIONE

LA COMPOSIZIONE

Le figure sono scandite su precisi piani di profondità

In basso si vedono le figure in primo piano, mentre in alto quelle sui piani più profondi.

La composizione può essere divisa in tre fasce orizzontali che corrispondono ad altrettanti piani:

  • in basso Boccioni colloca le figure umane realizzate secondo linee oblique che ne evidenziano lo sforzo dinamico.
  • al centro dominano delle figure di cavalli, tra le quali ne risaltano quattro, gli ultimi tre hanno una colorazione rossa e dei profili di colore blu che rappresentano i cavalieri sulla groppa
  • nel terzo piano appare lo sfondo di una periferia urbana, che probabilmente andrebbe identificata con un quartiere di Piacenza in costruzione.

IL COLORE

I COLORI

Il cavallo di grandi dimensioni, in primo piano, è costruito con pennellate di tonalità rossa e arancio accostate .

Il giogo dell’animale è, invece, di colore blu elettrico.

Gli operai in primo piano, quello centrale e quello di destra, indossano dei giubbotti giallo-arancio e dei pantaloni blu.

A sinistra predominano colori più chiari.

Sul fondo si ripetono gli stessi colori blu per i gioghi degli animali e rosso acceso.

Analisi iconologica

Analisi iconologica

  • Il titolo originale era IL LAVORO così come apparve alla Mostra d'arte libera di Milano del 1911.
  • Nonostante la presenza di elementi realistici come il cantiere o la costruzione, il dipinto viene considerato la prima opera veramente futurista del pittore.
  • Si coglie la visione di palazzi in costruzione in una periferia urbana, mentre compaiono ciminiere e impalcature solo nella parte superiore.
  • Gran parte dello spazio è invece occupato da uomini e da cavalli, in tal modo Boccioni mette in risalto alcuni tra gli elementi più tipici del futurismo, quali l'esaltazione del lavoro dell'uomo e l'importanza della città moderna

UMBERTO BOCCIONI

BIOGRAFIA

Umberto Boccioni è nato a Reggio Calabria nel 1882, solo nel 1900 si stabilì a Roma stringendo amicizia con Gino Severini con cui frequenta la studio del più anziano e già affermato Giacomo Balla.

Nel 1907 si inscrisse all’ Accademia delle belle Arti di Venezia, ma poco dopo si trasferì a Milano. Nei dipinti di questo periodo sono ben evidenti le lezioni di Balla soprattutto nella tecnica divisionista e nei riferimenti impressionisti e post. Nel 1910 l’artista conosce Marinetti e poco dopo collabora al Manifesto dei pittori Futuristi.

Nel 1914 l’ artista pubblica pittura e scultura futuriste (dinamismo plastico) dove chiarisce i concetti futuristi di linee di forza, dinamismo e simultaneità. Muore nel 1916.

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