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Panfilo
IDEOLOGIA DI BOCCACCIO:
1) Gli uomini si rivolgono ai santi come mediatori nei loro rapporti con Dio, ma i santi sono un’invenzione umana, e possono essere anche cacciati nell’inferno da Dio, il quale accoglie solo le buone intenzioni di coloro che rivolgono a lui preghiere.
2) Dio può convertire un fatto negativo ( la santificazione dei peccatori) in uno positivo.
Giovanni Boccaccio (1313-1375) è uno dei principali autori della storia della letteratura italiana, e uno dei più importanti sul panorama europero.
Protagonista- Ciappelletto ricco notaio del tempo.
Antagonista: Prete confessore, che rappresenta la chiesa nella sua ingenuità e innocenza.
Personaggi secondari: Musciatto Frantesi, noto ricco mercante del tempo; i due fratelli fiorentini, nella cui casa viene ospitato Ciappelletto moribondo, questi costituiscono, nel contesto della novella, gli aiutanti del protagonista.
Ser Ciappelletto è un uomo arido e privo di scrupoli, la cui immoralità è risentita da tutti, compreso dai suoi amici che si affidano nella sua malvagità per la risoluzione di questioni troppo difficoltose da eseguire. Notaio di professione rappresenta l’alta borghesia corrotta dal denaro, ostile verso la chiesa, preferisce trascorrere una vita disonesta piuttosto che legata ai valori cristiani e religiosi. Ma è proprio questa sua ostilità nei confronti di Dio a renderlo erudito conoscitore di ciò che la chiesa si aspetta da un individuo, valori come la castità, la purezza d’animo, il rispetto delle leggi cristiane sono argomentazioni più che valide che inducono il prete confessore a credere alle menzogne di Ciappelletto. I canoni ecclesiastici di santificazione dell’individuo sono così sconvolti dalla scaltrezza di un uomo, che pone innanzi al lettore una realtà diversa da quella medievale dove anche alla chiesa è concesso sbagliare.
Per quanto concerne la sistemazione del personaggio all’interno della novella, questi è presentato dal narratore Panfilo, che nella sua presentazione ci da un quadro ampio del carattere dello stesso e dei propri comportamenti in ambito pubblico, quasi assente è la descrizione fisica poco importante nella globalità della novella.
1) Prevalenza del discorso diretto
2) Struttura narrativa a doppio climax.
3) lunga e dettagliata descrizione dell’animo del protagonista prima della sua entrata in azione
Punto di vista del narratore: Boccaccio s’impersona nel narratore Panfilo, è onniscente ed eterodiegetico. La focalizzazione è zero.
La novella rappresenta il capovolgimento dei valori cristiani e morali attraverso la figura di Ciappelletto che non esita ad andare incontro alla perdizione eterna pur di salvare gli interessi economici dei suoi compagni e a rendere falsi i canoni spirituali cristiani.
Questa è anche la novella della finzione, come se sia preferibile sembrare più che essere buoni religiosi, dove la menzogna svaluta ogni legge divina e umana.
E’ evidente inoltre il passaggio da una realtà medievale dove la chiesa vige sull’individuo e lo indirizza verso una vita di stampo ecclesiastico, ad una situazione in cui il mercante, nuova figura del tempo, si prende gioco dei rappresentati del clero, che hanno perso nel tempo autorità e credibilità, infatti, Ciappelletto è accostabile alla figura di Giuda, poiché è traditore delle leggi divine e umane, egli inoltre è il rappresentante di una borghesia priva di morale, ormai del tutto spregiudicata dalla cupidigia del guadagno.
Realizzato da:
Palazzo Elisea,
Pantano Davide,
Sinatra Giorgia,
Velardita Lorenzo.
3°A, a.s. 2019/2020