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La Sacra Corona Unita viene definita anche la Quarta Mafia, in quanto è la forma di criminalità organizzata italiana più recente.
Il suo insediamento riguarda quasi esclusivamente la Puglia e le sue origini.
Fu infatti per primo Raffaele Cutolo a penetrare dalla Campania in questa regione e a strutturare su immagine della sua Nuova camorra organizzata (Nco) le bande di delinquenti indigeni.
Con la sconfitta dei cutoliani, la Sacra corona unita (Scu) conquista la sua autonomia, pur stringendo patti di collaborazione con la ‘Ndrangheta calabrese.
La Scu è specializzata nel traffico di armi e droga, oltre che nelle estorsioni e nelle truffe comunitarie (olio e vino soprattutto).
La sua struttura organizzativa è piramidale, con una certa autonomia sul territorio dei diversi clan. Si possono contare otto livelli: alla base ci sono i picciotti e i camorristi. Più in alto gli sgarristi, i santisti, gli evangelisti, i trequartisti, i medaglioni e i medaglioni con catena. Sono otto medaglioni con catena a comporre la “società segretissima”, qualcosa di molto simile alla cupola di Cosa nostra. E quest’ultimo livello a dirigere le “squadre della morte”, composte da killer particolarmente spietati.
• “Oggi la SCU non esiste più” (Pino Rogoli) • Sono presenti le famiglie dei boss che gestiscono affari illeciti in maniera molto più ridimensionata
• La SCU, nel Salento, purtroppo resta come brand: chiunque voglia incutere terrore per estorcere il pizzo (fenomeno ancora presente in alcune realtà isolate) chiede il permesso ai capi detenuti
Di recente da una divisione della Scu è nata la Scl, la Sacra corona libera che, oltre ad aver abolito i rituali di iniziazione non esita ad arruolare minorenni. Ma quest’ultima organizzazione è stata praticamente decimata dal fenomeno del “pentitismo” da cui neppure la Scu è immune
Rapporti con la Politica
La Sacra Corona Unita, al pari delle altre organizzazioni mafiose, si è spesso infiltrata nel tessuto politico, usando le tornate elettorali come strumento di penetrazione e di condizionamento delle amministrazioni territoriali. Il voto di scambio è universalmente l'arma con cui i boss pugliesi hanno dominato anche nel settore degli appalti pubblici.
La mafia per esistere deve convivere con il potere politico per amore o per forza, e la politica per amore o per forza ha dovuto considerare per molto tempo che contrastare sul serio la mafia e non sottoporsi ai suoi ricatti era esercizio pericoloso, e in alcuni casi mortale
- A partire dal 1996/97, infine, e fino ai nostri giorni, si registra lo sviluppo della mafia donna.
- Le donne sono direttamente coinvolte nelle organizzazioni mafiose: sono in prevalenza donne giovani, mogli, sorelle o compagne di mafiosi che prestano il loro pieno appoggio alle strategie dell'organizzazione
I rituali di affiliazione
Benché avesse adottato riti di affiliazione simili a quelli di Cosa Nostra e della 'Ndrangheta, la SCU finì per abbandonare queste cerimonie per i nuovi affiliati, ritenendole poco sicure per l'organizzazione stessa e avvicinandosi così al modello camorristico, che non prevede grandi cerimonie all'ingresso di un nuovo membro o negli avanzamenti di carriera.
Il nome di questa organizzazione trova radici nella classica anti cultura mafiosa.
Sacra: Perché al momento dell’affiliazione il nuovo membro viene “battezzato” o “consacrato”.
Corona: Nelle processioni si usa il rosario.
Unita: Per ricordare la forza di una catena fatta di tanti anelli.
Etimologia del suo nome