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Le guerre persiane

Cap. 9

LE CAUSE DEL CONFLITTO

LE CAUSE DEL CONFLITTO

I confini occidentali dell'impero persiano toccavano il Mediterraneo e includevano la regione

ellenica della Tracia. Le città greche erano mete ambite della sete di conquista dell'impero...

LA RIVOLTA IONICA

L'impero persiano controllava le colonie greche della Ionia, cui richiedeva tributi sempre più ingenti. La ribellione di queste città dà inizio al conflitto.

LA RIVOLTA IONICA

499 a. C.

499 a. C.

Sotto la guida della città di MILETO, le colonie insorsero, sostenute da Atene e da alcune polis greche (tra cui Etraria) unite nella LEGA IONICA.

Sparta si rifiutò di intervenire.

I ribelli, uniti nella lega ionica, marciarono verso la città persiana di Sardi che fu incendiata.

Distruzione di Sardi

Il re persiano Dario reagì con violenza: Mileto fu conquistata e poi distrutta, i suoi abitanti deportati in Babilonia. Le altre città furono ricondotte all'obbedienza.

Risposta dei Persiani

LA PRIMA GUERRA PERSIANA

490 a. C.

Dario organizzò una nuova spedizione punitiva diretta a colpire le polis greche che avevano aiutato le città ioniche nella rivolta.

LA PRIMA GUERRA PERSIANA

MARATONA

Dopo aver distrutto Etraria, i Persiani si diressero verso MARATONA dove furono sconfitti dalla forza della falange oplitica guidata da MILZIADE.

LA VITTORIA DEI GRECI

Alla vittoria di Milziade i greci diedero un significato ideale: era la vittoria della civiltà contro la barbarie.

Gli ateniesi furono celebrati come eroi, tra cui Filippide, l'uomo che raggiunse Atene di corsa per annunciare la vittoria, che entrò nella leggenda.

Per celebrare la leggendaria corsa di Filippide Maratona è diventato il nome della disciplina olimpica della "corsa".

Filippide

LA SECONDA GUERRA PERSIANA

480 - 479 a. C.

Alla morte di Dario, il figlio SERSE ordinò di riprendere le ostilità contro i greci, ma non più a scopo punitivo: questa volta l'intento era di sottomettere le città greche all'impero persiano.

LA SECONDA GUERRA PERSIANA

Su progetto dello stratego TEMISTOCLE

Atene si era dotata di una flotta da battaglia mettendo a punto la TRIREME, la "regina dei mari"

Nel frattempo ad Atene...

TRIREME

Evoluzione della Bireme fenicia, le Triremi erano imbarcazioni agili che consentivano manovre veloci, pensate apposta per gli abbordaggi alle navi nemiche

LEGA

PANELLENICA

Per fronteggiare l'attacco dell'impero persiano, le città greche si unirono nella LEGA PANELLENICA, con Sparta al comando. Per impedire ai Persiani di addentrarsi nel territorio greco si decise di agire su 2 fronti

Atene con la sua flotta di 300 navi guidata da Temistocle si schierò vicino al promontorio Artemisio, dietro l'isola Eubea

Per mare

ATENE

Sparta con 300 spartani e altri combattenti provenienti da tutto il Peloponneso ai comandi del re LEONIDA si preparò al passo delle Termopili

Per terra

SPARTA

BATTAGLIA DELLE TERMOPILI

L'esercito di Serse giunse al passo delle Termopili: Leonida e i suoi superarono numerosi assalti, ma furono presi alle spalle dal nemico, forse per un traditore. In un attacco estremo Leonida si mosse in ritirata, ma fu un massacro.

TERMOPILI

Battaglia di Salamina

SALAMINA

Dopo la disfatta di Termopili, Temistocle prese il comando: trasferì la flotta ateniese a Salamina. Serse non si accorse che le navi della Lega panellenica lo spingevano dove le sue navi, più numerose e meno agili di quelle greche, non sarebbero riuscite a combattere.

La flotta persiana fu in gran parte distrutta.

VITTORIA DEI GRECI

Serse ritornò in patria lasciando in Grecia la metà dei suoi uomini a comando del generale Mardonio confidando in una rivincita che non avvenne. I greci infatti riportarono altre 3 vittorie: a Platea, a Pausania e a Micale.

La capacità di rimanere uniti era risultata l'arma vincente: la Grecia era salva, anche se le colonie dovettero continuare a pagare tributi all'impero.

Gli anni dell'egemonia ateniese

L'EGEMONIA ATENIESE

Atene e Sparta erano state le vere protagoniste delle guerre persiane, tuttavia fu solo Atene a raccoglierne i frutti. Sparta si ritirò dalla Lega panellenica e tornò a isolarsi nel Peloponneso

Insieme a gran parte delle città dell'Attica, nel 477 a. C., Atene diede vita alla Lega di Delo, un'alleanza marittina i cui membri, con a capo la stessa Atene, promettevano di garantirsi aiuto reciproco in caso di attacco. In tempo di pace, si ritrovavano ogni anno nell'isola di Delo che custodiva "il tesoro della Lega", ovvero il denaro versato da ogni città per la causa comune.

Era l'inizio dell'egemonia di Atene.

LEGA DI DELO

Il governo democratico di Temistocle

TEMISTOCLE

Atene era dilaniata da contrasti politici interni tra:

- la fazione aristocratica (Aristide e Cimone)

- la fazione democratica (Temistocle).

Aristocratici

La fazione aristocratica era a favore di un'alleanza con Sparta e le città del Peloponneso, per timore di un nuovo attacco persiano.

Democratici

La fazione democratica puntava invece a rafforzare l'egemonia ateniese, quindi volevano evitare che Sparta occupasse un ruolo importante nel panorama greco.

Prevalenza dei democratici

Furono i democratici a prevalere e il governo fu affidato a Temistocle che mise in atto una politica anti spartana e dotò Atene di una possente cinta muraria che si estendeva fino al porto del Pireo.

Il governo aristocratico di Cimone

CIMONE

Nel 476 a. C., gli aristocratici, capeggiati da Cimone, riuscirono a far ostracizzare Temistocle prendendo le mani del governo. E subito attuarono:

1. Operazioni militari contro i Persiani, che sconfissero a Eurimedonte.

2. Invio di un contingente militare a Sparta a sostegno della rivolta degli Iloti (la terza guerra messenica 464-455). Ma gli Spartani non si fidarono dell'esercito ateniese e lo fecero allontanare. Lo smacco costò a Cimone l'ostracismo.

Ad Atene tornarono quindi i democratici, con a capo uno degli uomini più illustri della storia greca: Pericle.

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