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GLI IMPERATORI ROMANI

27 a.C. - 476 d.C.

192 D.C. -

312 D.C.

LA DINASTIA GIULIO-CLAUDIA E I PRIMI 5 IMPERATORI ROMANI

dal 27 a.c. al 68 d.c.

La dinastia Giulio-claudia

La dinastia Giulio Claudia venne chiamata così dal nomen (il nome di famiglia) di due imperatori: Ottaviano Augusto, adottato da Giulio Cesare e membro della gens Iulia, il primo imperatore, e Tiberio Claudio Cesare Germanico (Claudio), quarto imperatore e membro della gens Claudia

27 a.C. - 68 d.C

PAX AUGUSTEA

-popolo stanco e desideroso di una tregua

l'IMPERIUM nel 1 gennaio del 27

-il titolo di Augusto

-l'IMPERIUM PRO-CONSOLARE MAIUS ET INFINITI (23a.C.)

-Tribunicia Potestas

-Princeps Senatus

AUGUSTO

Augusto

ricerca di consenso

bisogno di pace

il ritorno all'antico

-istituisce nuove province - riforma i servizi -adotta Tiberio (4 d.C.)

14 - 37 d.C.

riordinò i finanziamenti dello stato

Prese l'eredità di Augusto

In Politica Estera riuscì a mettere in sicurezza i confini

Tiberio

TIBERIO

ma non fu la stessa figura positiva

e mise a capo GERMANICO

TIBERIO

Alla sua morte gli succede Gaio Caligola

e in seguito lo uccise.

Lo stesso fece con Seiano

37 - 41 d.C.

Gaio Caligola fu persona poco equilibrata e crudele tanto da far uccidere tutti i suoi oppositori

CALIGOLA

GAIO CALIGOLA

GAIO CALIGOLA

per umiliare la classe senatoria, arrivò a far nominare senatore il suo cavallo

Tuttavia, piacque al popolo poiché era solito ad organizzare costosissimi giochi circensi, feste e dare in dono cibo e denaro.

ricerca di consenso

Il suo comportamento fu così sanguinario e irresponsabile che, dopo soli quattro anni di regno, i pretoriani ordirono una congiura e lo fecero uccidere (41 d. C.).

41 - 54 d.C.

Tuttavia fu un imperatore molto capace: risanò le finanze dello Stato e conquistò la Britannia

Claudio veniva preso in giro perché era una persona timida, amante dello studio e piena di tic e di problemi di salute (era zoppo e balbuziente).

CLAUDIO

CLAUDIO

CLAUDIO

La sua vita privata, purtroppo, fu problematica: la sua prima moglie, Messalina, faceva scandalo per la sua vita dissoluta, tanto che lui la fece uccidere.

La sua seconda moglie, Agrippina, per far sì che suo figlio Nerone diventasse imperatore, non esitò ad uccidere Claudio servendogli un piatto di funghi velenosi.

54 - 68 d.C.

NERONE

Divenuto imperatore ad appena 17 anni, Nerone in un primo momento si comportò in modo consono al suo ruolo e seguì i consigli del filosofo Seneca. Dopo alcuni anni, tuttavia, iniziò a rivelare la sua vera indole: allontanò Seneca, fece assassinare sua madre Agrippina e si circondò di persone fidate ma crudeli, come il prefetto del pretorio Tigellino.

NERONE

Nel 64 d. C., Roma fu devastata da un incendio, Nerone diede la colpa ai cristiani, facendone uccidere migliaia (fra cui gli apostoli Pietro e Paolo).

Si fece beffe delle tradizioni romane, quelle fortemente sostenute da Augusto, e cominciò a tenere un comportamento non consono a un imperatore, arrivando a esibirsi come attore e cantante

Si suicidò nel 68 d.C, in seguito all'accrescere dei suoi oppositori e avversari politici

69 - 96 d.C.

FLAVIO VESPASIANO (69) TITO (71) DOMIZIANO (81)

Nel 69 d. C., ben quattro persone si contesero il trono,alla fine, ne uscì vincitore Vespasiano.

La dinastia Flavia

FLAVIO VESPASIANO

-Dopo Tito, prese il potere suo fratello Domiziano, che purtroppo non si mostrò né benevolo né moderato, anzi: durante il suo regno ci fu una delle più spietate persecuzioni contro i cristiani. Amante delle armi, Domiziano si fece onore in guerra ma governò in maniera odiosamente dispotica, tanto che, nel 96 d. C., finì col rimanere vittima di una congiura.

-A Vespasiano (morto nel 79 d. C.) succedette suo figlio Tito. Il suo regno fu breve – appena due anni - venne funestato dalla disastrosa eruzione del Vesuvio del 79 d. C., che distrusse la città di Pompei.

dopo aver sedato una rivolta anti romana in Israele diede l'ordine di distruggere Gerusalemme. negli anni in cui fu imperatore

Venne ultimato il colosseo

Sostenne costose campagne militari, la più importante di esse fu la guerra contro gli Ebrei, che si concluse nel 70 d. C. con la conquista di Gerusalemme.

-risanò frontiere

-diede il via a grandi opere pubbliche ( Colosseo)

-disciplinò:

  • esercito
  • finanze
  • aumentò legioni

96 - 180 d.C.

L'età degli

IMPERATORI ADOTTIVI

Il secolo d'oro

Il II secolo d. C. fu, per Roma, un’epoca di pace e prosperità. Dal momento che il sistema della dinastia ereditaria non funzionava, perché non dava la garanzia che l’Impero fosse affidato a una persona valida e moderata, si fece ricorso al metodo del principato elettivo: l’imperatore non dava in eredità il suo regno a uno dei figli naturali, ma sceglieva il successore in base alle sue effettive capacità.

  • perseguì una politica assistenziale

verso le classi popolari

  • adottò Traniano
  • risanò le finanze

NERVA

Nerva

Imperatore nel 98 d.C

TRAIANO

Fedele alle sue origini militari, Traiano intraprese delle campagne di guerra e fece raggiungere all’Impero romano la sua massima estensione. Tuttavia non fu solo un grande condottiero, ma anche un abile amministratore, che rivoluzionò l’assetto urbano di Roma facendo costruire numerosi importanti edifici.

Traiano

Imperatore nel 117

Adriano capì che, se Roma avesse esteso ancora i suoi domini, difenderla sarebbe stato molto difficile. Si dedicò perciò al consolidamento dei confini. A questo scopo, fece costruire in Britannia una lunghissima linea fortificata, detta appunto vallo di Adriano.

Adriano

ADRIANO

Persona coltissima, Adriano sceglieva i funzionari statali in base al loro livello di istruzione, promosse l’arte e la letteratura e si circondò dei maggiori intellettuali dell’epoca. Morì nella sua splendida villa di Tivoli nel 138 d. C. .

Il vallo di Adriano

https://www.focusjunior.it/scuola/storia/antichi-romani/lo-sapevi-che-cose-il-vallo-di-adriano/

Il vallo di Adriano

VIDEO

Imperatore nel 138

Dopo Adriano, il secondo imperatore della cosiddetta “Età degli Antonini” fu Antonino Pio. Il suo regno fu un’epoca di pace e benessere come Roma non aveva e non avrebbe mai più conosciuto.

Antonino Pio

ANTONINO PIO

In politica interna, oltre a un’attenta amministrazione, promosse iniziative di carattere umanitario e introdusse in campo giuridico innovazioni ispirate a una maggiore equità.

Alcuni dei principi giuridici da lui introdotti:

– l’accusato non è da considerarsi colpevole fino alla sentenza

- la prigione preventiva è ammessa solo per i reati più gravi

entrarono nel diritto romano e di qui in quelli europei.

In politica estera Antonino il Pio proseguì la strategia difensiva inaugurata da Adriano, costruendo in Britannia, tra il 142 e il 144, un secondo vallo, il Vallo di Antonino, e uno in Germania.

Con l’eccezione di qualche momento di tensione sui confini, i suoi furono anni di pace completa.

Imperatore nel 161

  • Marco Aurelio, che nel 161 d. C. succedette ad Antonino Pio, avrebbe voluto trascorrere una vita serena e dedicarsi a tempo pieno alla sua più grande passione: la filosofia, Invece fu costretto a trascorrere quasi vent’anni in guerra, prima contro i Parti (che premevano a sud est), poi contro le tribù germaniche (che minacciavano Roma a nord est). I Romani riuscirono a vincere entrambe le guerre, ma furono colpiti da una catastrofe ben maggiore: la peste bubbonica, proveniente dall’estremo oriente e trasmessa ai soldati romani dai Parti. l'EPIDEMIA SI diffuse in tutto l’Impero, facendo innumerevoli vittime e mettendo tragicamente fine al “secolo d’oro”.

Marco Aurelio

MARCO

AURELIO

192-312 d.C.

Dopo Marco Aurelio salì al potere Commodo ,che regnò per 12 anni dal 180 al 192,anno in cui morì a causa di una congiura. Dopo di lui regnò Elvio Pertinace per 3 mesi, successivamente l'impero fu venduto all'asta. Didio Giuliano lo comprò per una cifra molto alta ma regnò anche lui per pochi mesi .

Commodo,

Elio Pertinace e

Didio Giuliano

La dinastia dei Severi regnò su Roma per 42 anni con L'interruzione di Macrino che regnò tra il 217 e il 218

Settimio Severo Guerra con i Parti

Caracalla -Geta Costituzio Antoniniana

ElioGabalo Cercò di imporre un nuovo culto

Alessandro Severo

Dinastia dei Severi

Dopo la dinastia dei Severi salì al potere Massimino per 3 anni fino al 238, successivamente cominciò l'anarchia militare che continuò per 50 anni, nei quali si succedettero 21 imperatori. Con la fine dell'anarchia militare salì al potere Diocleziano, che cercò di risanare un impero ormai già alla rovina.

L'anarchia militare e Diocleziano

lE RIFORME DI DIOCLEZIANO

La tetrarchia

Diocleziano venne nominato imperatore dall’esercito nel 284, dopo un periodo travagliato per Roma, turbata dalle pressioni dei barbari e da conflitti interni. Alla morte di Numeriano, nel 284, Diocleziano venne scelto così come suo successore. Fu imperatore dal 284 al 305.

La tetrarchia fu una forma di governo che consistette nella divisione del territorio dell'Impero Romano in quattro parti, ognuno retto da un'amministrazione distinta. Ad inaugurarla fu Diocleziano.

LA TETRARCHIA

Notes

Uno dei primi obiettivi che Diocleziano si prefisse fu quello relativo a una riorganizzazione dell’Impero per garantire un maggiore controllo dei territori. Egli decise di farsi affiancare da un suo fedele compagno d’armi, Marco Aurelio Massimiano. Nel 286 nacque così la diarchia a cui seguì una spartizione dell’Impero: Diocleziano, Augusto d’Oriente, avocò a sé il potere dell’Oriente e pose come capitale Nicomedia; Massimiano, Augusto d’Occidente, invece ottenne le regioni occidentali dell’Impero con Milano come capitale.

Note

Notes

Note

Per risolvere la questione della successione imperiale e per difendere i territori dell’Impero, Diocleziano decise di suddividere ulteriormente l’Impero. Nel 293 ebbe così origine la tetrarchia, un termine di origine greca traducibile con “governo dei quattro”. I due Augusti scelsero di adottare e di nominare due Cesari, che sarebbero a loro succeduti, con i quali spartirsi i territori da governare. Diocleziano scelse come Cesare Caio Galerio, nominato Cesare d’Oriente; Massimiano nominò Costanzo I Cloro come Cesare d’Occidente. Con questo sistema, il potere supremo restava prerogativa di Diocleziano; l’Impero restava unito e su tutto il territorio valevano le medesime leggi.

La spartizione dell’Impero

Notes

Diocleziano, Augusto d’Oriente, governava sulla prefettura d’Oriente, comprendente i territori asiatici dell’Impero, la Tracia e l’Egitto. Nicomedia, città della Bitinia, era la capitale e qui Diocleziano risiedeva.

L’Augusto d’Occidente, Massimiano, era a capo della prefettura italica (Italia, isole – Sicilia, Sardegna, Corsica - e Africa), con capitale a Milano.

Il Cesare d’Oriente, Caio Galerio, deteneva il potere sulla prefettura illirica (Grecia, Macedonia e Illiria). Pose la sua sede a Sirmio, l’attuale città di Belgrado.

Il Cesare d’Occidente, Costanzo Cloro, reggeva la prefettura delle Gallie (Britannia, Gallia, Spagna, Mauritania), con capitale Treviri.

Note

La riforma dell'esercito

Notes

Diocleziano pose sempre molta attenzione alla difesa dei territori e dei confini. Non solo avviò la costruzione di numerose fortificazioni, ma procedette a una riforma dell’esercito, in base alla quale:

  • venne aumentato il numero delle legioni; i soldati erano ormai circa 450mila;
  • era previsto il reclutamento obbligatorio di soldati all’interno delle campagne. Ai proprietari terrieri era infatti richiesto di cedere dei loro lavoratori o, in alternativa, di pagare una certa somma alle casse dello Stato.

Note

Video su Diocleziano

Notes

Note

LOTTA per il POTERE...

  • Nella lotta per la successione prevalsero Costantino (occidente) e Licinio (Oriente)
  • vi fu l'emanazione dell'editto per la libertà di culto

Costantinopoli

COSTANTINO

Costantino divenne imperatore il 25 luglio del 306. il 28 ottobre del 312 Costantino sconfisse Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio, presso Roma, rimanendo l’unico padrone dell’Occidente. La parte orientale dell'impero era affidata a licinio.

COSTANTINO

Secondo una tradizione leggendaria, Dio sarebbe apparso in sogno a Costantino prima della battaglia di Ponte Milvio ordinandogli di porre sugli scudi dei suoi soldati il simbolo cristiano della croce per ottenere la vittoria. Egli lo fece e sconfisse Massenzio. Da qui sarebbero derivate la sua conversione al cristianesimo e la sua legislazione a favore dei cristiani, come l’editto di Milano del 313 che riconosceva la libertà di culto nell'impero romano.

Costantino considerava la religione cristiana un potente strumento di governo e un ottimo mezzo per consolidare il proprio potere. I luoghi di culto dei cristiani vennero ricostruiti e dotati di beni, la Chiesa fu esentata dal pagamento di tasse e fu autorizzata a ricevere le eredità, il clero ebbe tribunali separati.

http://www.ovovideo.com/editto-costantino/

video

CRISTIANI

CRISTIANESIMO

  • nascita delle I comunità cristiane con la predicazione di Cristo

MOTIVI

  • paura della forza persuasiva
  • spirito di solidarietà

PERSECUZIONI

GIULIANO

L'apostasia

Giuliano il successore di Costanzo

venne chiamato l'apostata, ossia colui che aveva rinnegato il battesimo.

Egli fece ritorno alle persecuzioni contro i cristiani.

morì tentando di sconfiggere i persiani

TEODOSIO

TEODOSIO

Teodosio divenne imperatore romano nel 379 d.C.

Notes

L' EDITTO DI TESSALONICA

Note

All'inizio del suo regno Teodosio, insieme agli altri due augusti, Graziano e Valentiniano II, aveva promulgato nel 380 l'editto di Tessalonica, con cui si dichiarava il cristianesimo religione di stato, con pene e persecuzioni per chi praticasse culti pagani. concesse grandi privilegi ai sacerdoti cristiani versando loro, inoltre, tutti i profitti dei sacerdoti pagani.

Con lo stesso fanatismo con cui erano stati perseguitati i cristiani, furono perseguitati gli ebrei e coloro che professavano il tradizionale culto politeista. Durante questa prima "pulizia religiosa" furono distrutti grandi e magnifici templi pagani come l'Oracolo di Apollo a Delfi, a causa del fanatismo religioso dei cristiani.

Altre persecuzioni

Notes

Note

Teodosio perseguitò ferocemente l'arianesimo, espellendo da Costantinopoli il vescovo ariano Demofilo di Costantinopoli e affidando la conduzione delle chiese al niceno Gregorio di Nazianzo. Dopo una lunga malattia, si era fatto battezzare dal vescovo Acolio di Tessalonica e nel 381 convocò un concilio di 150 vescovi d'Oriente, facendogli proclamare come sola chiesa ortodossa quella di Nicea, assegnando il primato vescovile a Roma con Costantinopoli a lei asservita.

Nel 382 si sanciva, tuttavia, la conservazione degli oggetti pagani che avessero valore artistico, cioè si decise che i templi più belli anziché venire distrutti fossero trasformati in tempi cristiani. Il divieto dei sacrifici cruenti e dei riti pagani venne ribadito nel 385.

Nel 383 Teodosio rese obbligatorio il giorno di riposo, il Dies Solis, festa di Elios, rinominandolo Dies Dominicus, il giorno del Signore, la domenica, da allora sacra fino ad oggi per tutti i Cristiani.

Da Diocleziano a Teodosio

video

LE CAUSE...

  • Sacco di Roma [410 d.C.]
  • Irruzione degli Unni in Italia
  • Rivolta delle popolazioni barbare
  • [476 d.C.]

La crisi dell'impero

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