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PROGETTO A CURA: Giuliana Barletta, Fabiana Guardascione, Fabiana Riera, Julia Scamardella, Claudia Schiano di Tunnariello Turchetta, Caterina Schiano Lomoriello
la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone. La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si trasformi in un danno.
la capacità di autoripararsi dopo un danno e di riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante situazioni difficili. Nel caso di un ecosistema la perturbazione può avere origine antropica o naturale.
In questo progetto si vuole rendere Resiliente la zona di Baia, conoscerla e riqualificarla.
Il territorio analizzato dagli autori è il porto di Baia:
FLORA E FAUNA
SITI ARCHEOLOGICI:
L’obiettivo degli autori è effettuare una riqualificazione del territorio di Baia, da punta Epitaffio al Castello Aragonese, in un porto turistico polifunzionale con attività ricettive.
Fino a circa 20 anni fa il porto di Baia era un porto commerciale. Successivamente, nel 1999, fu approvata una norma che ha previsto la possibile riconversione di Baia in un porto turistico. Nei 300 mila metri cubi di costruito, nella zona del porto, si potrebbe, quindi, demolire l’edificato, cioè i cantieri navali, e ricostruire secondo un nuovo piano progettuale.
PROPOSTE PER LA RIQUALIFICAIZONE DEL TERRITORIO:
•strutture alberghiere
•attività commerciali
•strutture per convegni, seminari, congressi e meetings
•centro esposizioni per la nautica
•servizi per la nautica, escluso attività cantieristica che potrebbero procurare inquinanti
•attracco metrò del mare, servizio marittimo che, utilizzando soprattutto aliscafi, collega i maggiori porti delle coste campane.
Ideate le seguenti proposte, il turista potrebbe risiedere a Baia presso le strutture alberghiere situate sul porto, usufruire dei vari servizi che la zona dispone, quindi, intrattenersi presso spiagge, parchi naturalistici, o visitare siti archeologici.
Inoltre il turista potrebbe anche usufruire della metrò del mare e raggiungere Sorrento, Capri, Amalfi, ecc.
Per mettere in atto tali proposte occorrono varie energie imprenditoriali, sia private che pubbliche. Con la quota a disposizione, circa 150 mila euro, si può provvedere all’elaborazione dei progetti per il porto turistico integrato. Per la sua realizzazione occorrono ulteriori fondi economici.
BIBLIOGRAFIA:
GRAZIE A TUTTI PER L'ATTENZIONE
Si rangraziano la Prof.ssa A. Moio e il tutor esterno E. Anzalone per averci seguito durante questa esperienza.