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B

LE 3 R

A

BAIA: tra storia e ambiente

PROGETTO A CURA: Giuliana Barletta, Fabiana Guardascione, Fabiana Riera, Julia Scamardella, Claudia Schiano di Tunnariello Turchetta, Caterina Schiano Lomoriello

  • Questo lavoro è dedicato alla città di Bacoli, un territorio con una forte e complessa identità.
  • Gli interventi includono una fase di esplorazione, di analisi e valutazione. Ogni fase è strutturata con metodi oggettivi e, ovviamente, diversi contenuti.
  • La fase di esplorazione è guidata da due tecniche di raccolta: focus group e indagine campionaria.

ABSTRACT

INTRODUZIONE

In questa esperienza di alternanza si sono affrontati seguenti concetti:

RISCHIO:

la probabilità che accada un certo evento capace di causare un danno alle persone. La nozione di rischio implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e delle possibilità che essa si trasformi in un danno.

RISORSE:

tutte le sostanze, le forme di energia, le forze ambientali e biologiche proprie del nostro pianeta che, opportunamente trasformate e valorizzate, sono in grado di produrre ricchezza o valore e dare un contributo significativo all'evoluzione del sistema socio-economico.

RESILIENZA:

la capacità di autoripararsi dopo un danno e di riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante situazioni difficili. Nel caso di un ecosistema la perturbazione può avere origine antropica o naturale.

In questo progetto si vuole rendere Resiliente la zona di Baia, conoscerla e riqualificarla.

IL NOSTRO TERRITORIO:

I

Il territorio analizzato dagli autori è il porto di Baia:

  • Baia (l'antica Baiae) è una frazione di Bacoli, comune della città metropolitana di Napoli e parte dei Campi Flegrei.
  • Il suo golfo non è altro che un antico cratere vulcanico
  • Circa 39 mila anni fa, prima eruzione con l'emissione di Ignimbrite campana formando la struttura della caldera flegrea
  • Successive eruzioni hanno sviluppato crateri con l'affioramento di diverse qualità di tufo giallo.

FLORA E FAUNA

  • Praterie di fanerogame marine, come Cymodocea nodosa e Posidonia oceanica da cui fanno capolino esemplari di Pinna nobilis.
  • Varietà di organismi di ambiente “roccioso” come polpi, piccoli crostacei e pesci di scoglio tra cui serranidi, labridi e blennidi
  • Resti di edifici e strade sommerse, ideali superfici di adesione per organismi più sedentari, come alghe, spugne, anemoni, ricci di mare e stelle marine.

SITI ARCHEOLOGICI:

  • Parco sommerso
  • Castello Aragonese
  • Tempio di Venere
  • Tempio di Diana
  • Complesso archeologico delle Terme
  • Parco monumentale

Baia, frazione del comune di Bacoli, presenta una densità demografica di 1962 / Km^2. Nel territorio possiamo trovare l’edificio scolastico “I.C.S: Paolo di Tarso” e la parrocchia “Santa Maria Del Riposo”.

L’obiettivo degli autori è effettuare una riqualificazione del territorio di Baia, da punta Epitaffio al Castello Aragonese, in un porto turistico polifunzionale con attività ricettive.

Fino a circa 20 anni fa il porto di Baia era un porto commerciale. Successivamente, nel 1999, fu approvata una norma che ha previsto la possibile riconversione di Baia in un porto turistico. Nei 300 mila metri cubi di costruito, nella zona del porto, si potrebbe, quindi, demolire l’edificato, cioè i cantieri navali, e ricostruire secondo un nuovo piano progettuale.

PROPOSTE PER LA RIQUALIFICAIZONE DEL TERRITORIO:

•strutture alberghiere

•attività commerciali

•strutture per convegni, seminari, congressi e meetings

•centro esposizioni per la nautica

•servizi per la nautica, escluso attività cantieristica che potrebbero procurare inquinanti

•attracco metrò del mare, servizio marittimo che, utilizzando soprattutto aliscafi, collega i maggiori porti delle coste campane.

CONCLUSIONE:

Ideate le seguenti proposte, il turista potrebbe risiedere a Baia presso le strutture alberghiere situate sul porto, usufruire dei vari servizi che la zona dispone, quindi, intrattenersi presso spiagge, parchi naturalistici, o visitare siti archeologici.

Inoltre il turista potrebbe anche usufruire della metrò del mare e raggiungere Sorrento, Capri, Amalfi, ecc.

Per mettere in atto tali proposte occorrono varie energie imprenditoriali, sia private che pubbliche. Con la quota a disposizione, circa 150 mila euro, si può provvedere all’elaborazione dei progetti per il porto turistico integrato. Per la sua realizzazione occorrono ulteriori fondi economici.

BIBLIOGRAFIA:

  • Campiflegrei.eu
  • Fedoaunina
  • Google earth
  • IGV vulcani
  • Lemiescienze.net
  • Naturaitalia.it
  • UrbiStat adminstat
  • Wikipedia

GRAZIE A TUTTI PER L'ATTENZIONE

Si rangraziano la Prof.ssa A. Moio e il tutor esterno E. Anzalone per averci seguito durante questa esperienza.

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