Introducing
Your new presentation assistant.
Refine, enhance, and tailor your content, source relevant images, and edit visuals quicker than ever before.
Trending searches
social e
dipendenze
le dipendenze?
Parliamo di alcune
da questa
dipendenza?
Perché
Alcuni personaggio hanno raccontato la propria
questa
dipendenza ?
Per dipendenza intendiamo una trasformazione del comportamento che diviene da semplice abitudine una ricerca esasperata e patologica del piacere attraverso i mezzi o le sostanze o i comportamenti che sfociano nella condizione patologica.
Qualsiasi comportamento soddisfi i seguenti sei criteri può essere definito operativamente come una dipendenza, nel nostro caso specifico da social.
1. Salienza
2. Modifica del’ umore
3. Tolleranza
4. Sintomi di astinenza
5. Conflitto
6. Ricaduta
Quando la presenza dei social cambia in modo drastico l’umore di una persona positivamente o negativamente.
Si verifica quando il social networking diventa l’attività più importante nella vita di una persona e domina il suo pensiero, i suoi sentimenti (voglie, desideri…) e condiziona il comportamento (deterioramento del funzionamento personale).
Questo è il processo in base al quale sono necessarie quantità crescenti di attività di social networking per ottenere i precedenti effetti di modifica dell’umore.
Questi corrispondono a sensazioni spiacevoli e/o effetti fisici che si verificano quando le persone sono impossibilitate al’accesso ai social network
Si riferisce ai conflitti tra una persona e coloro che la circondano o conflitti con altre attività o all’interno dell’individuo stesso
Questa è la tendenza a tornare a schemi precedenti di eccessivo uso dei social, dopo periodi di uso controllato/moderato o di astinenza.
Da un recente studio emerge che il 5% dei giovani tra i 14 e i 21 anni è moderatamente dipendente da internet e lo 0,8% è seriamente dipendente. La ricerca sottolinea come il fenomeno possa includere la dipendenza dai social network, il gioco online, lo shopping o i siti pornografici.
Guarire dalla dipendenza è possibile.
Il primo passo fondamentale, ma non sempre semplice, è riconoscere di avere un problema, perché quello che si sta agendo non è un comportamento normale e sano ma eccessivo e patologico.
In secondo luogo, è necessario cercare di ridurre le ore passate sullo smartphone o sul pc e sui social, sforzandosi di avere interazioni reali con gli altri, uscendo con gli amici, facendo sport, partecipando ad attività ludiche che implichino una partecipazione reale e la presenza fisica.
In questo caso è necessario ricercare un aiuto specialistico che permetta di individuare e modificare quelle convinzioni negative su di sé che sono alla base della dipendenza.
Come ogni altra dipendenza, anche questa porta a dei riscontri negativi sul benessere e sulla salute degli individui.
...questa porta molti giovani che seguono come esempio di vita le influencer, a non piacersi e iniziare a soffrire di anoressia. L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare che si caratterizza per l’eccessiva preoccupazione del proprio peso. Si manifesta solitamente nell'età adolescenziale; inizialmente la persona nega il problema alimentare; ma col tempo inizia ad essere visibile.
Una delle influencer che ha sofferto di anoressia è Valentina Dallari. Dopo aver partecipato al programma “Uomini e Donne” è diventa famosa su tutti i social. Tanto d’arrivare ad avere tantissimi nuovi followers ogni giorno. Tuttavia, alcuni di questi commenti hanno iniziato a condizionarla, in particolare quelli inerenti alla sua forma fisica. Inizialmente già magra, ma dal fisico mediterraneo, Valentina a causa dei diversi commenti delle persone è caduta nell’anoressia. Ha iniziato a non mangiare e a prendere come esempio la modella Chiara Ferragni. Si è resa conto di quante ragazze (ma anche ragazzi) seguano i trend e le mode del momento attraverso i social, anche per quanto riguarda l’aspetto fisico; ad esempio, il “thigh gap”.
Thigh gap
È un hashtag che è stato addirittura dichiarato fuorilegge dai proprietari del social, in quanto istiga all’anoressia le ragazze, infatti esso indica lo spazio tra le gambe che solo le ragazze molto magre hanno. Aggiungiamo che, purtroppo, esistono tanti blog che addirittura danno consigli alle ragazze su come dimagrire e diventare scheletriche, con frasi raccapriccianti.
CONCLUSIONE
Nel 2018 Valentina pesa 37 kg e viene ricoverata in ospedale. Grazie all’affetto dei familiari, oggi ha ripreso peso e la voglia di vivere. In un’ intervista, afferma che questa malattia la stava uccidendo e si rivolge in maniera accorata a tutte le ragazze che, erroneamente, non si accettano e iniziano a dimagrire terribilmente. Ragazze che pensano di apparire più belle, ma in realtà fanno solo del male a se stesse senza rendersene conto. Entrano in un tunnel, l’anoressia, che è una vera dipendenza psicologica che ha, come strumento ossessivo, lo specchio e la necessità di vedersi sempre più magre… fino a sparire.
Molti individui, per lo più giovani ragazzi e ragazze, si avvicinano a questa dipendenza, anche inconsciamente, per un bisogno fisico di distaccarsi dalla realtà. Altre persone invece sono attratte proprio dalla necessità di sentirsi appagate, ritrovano questa sensazione ad esempio nei like, nei commenti o nelle visualizzazione che i social gli permettono di fare, volendo averne sempre di più .
Il meccanismo è semplice e inizia nel momento stesso in cui postiamo un contenuto. Quando riceviamo un like, il nostro cervello lo interpreta come una ricompensa e rilascia una “scarica” di dopamina (ciò che ci trasmette una sensazione di piacere). Quindi questo ci spinge a continuare a postare e interagire per ottenere nuovamente like e reactions. Questo processo è un esempio di ciò che viene definito dopamine-driven feedback loop, e conoscere il suo funzionamento può aiutarci a capire meglio il nostro rapporto con i social.
I social sono stati studiati per tenerci il maggior tempo possibile incollati allo schermo, questo si può vedere anche soltanto quando ci capita di aprire in modo impulsivo queste applicazioni non conoscendone nemmeno il motivo, oppure altre azioni che creano o dimostrano la nostra dipendenza da essi possono essere lo scrolling della pagina social in cui siamo oppure lo stesso controllo continuo delle notifiche
milanopsicologo.it
primapagina.org
ipsico.it
il-tuo-farmacista.it
16|10|21
Gruppo 4:Fattori, Bernardi, Giannicola, Re, Giulianelli, Dentice, Pettinari