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BIOMA POLARE

TUNDRA

TAIGA

PRATERIA

MACCHIA MEDITERRANEA

TUNDRA ALPINA

FORESTA PLUVIALE

I BIOMI

TERRESTRI

realizzato da John Lomonaco

Nell'emisfero settentrionale, a sud della taiga, si incontrano i climi temperati di Europa, Asia e America settentrionale, in cui si alternano quattro stagioni, con inverni freddi, estati calde e periodi di precipitazioni abbondanti.

La foresta decidua è caratterizzata da boschi di latifoglie formati da alberi di diversa altezza, come castagni, querce, faggi, pioppi e noccioli.

Rispetto alla foresta di conifere, quella decidua è più luminosa e ha un'elevata umidità, che risulta dalla traspirazione attraverso le ampie superfici fogliari delle latifoglie.

Sotto gli alberi si estende il sottobosco, popolato da piante che richiedono molta umidità e poca luce. Il sottobosco è formato da uno strato erbaceo, che copre il suolo, e da uno strato arbustivo intermedio, costituito da cespugli.

FORESTA

DECIDUA

Durante la stagione fredda:

  • gli alberi perdono le foglie, un adattamento che li aiuta ad affrontare le basse temperature e la poca luce solare del periodo invernale;
  • prima di cadere, le foglie smettono di produrre clorofilla e assumono
  • colorazioni dal giallo al rosso, dovute ad altri pigmenti;
  • alcuni animali entrano in letargo.

LA VITA NELLA FORESTA DECIDUA

L'abbondanza delle foglie cadute rende il suolo favorevole alla vita di molti organismi decompositori, tra cui i batteri e vari invertebrati, come insetti, millepiedi e lombrichi, che partecipano ai processi di decomposizione.

Questi trasformano in humus tutti i resti organici depositati sul terreno, che così si arricchisce dei sali minerali necessari alla crescita delle piante. L'alta umidità inoltre, favorisce la crescita dei funghi, che spesso si sviluppano sui tronchi degli alberi.

ANIMALI

OMEOTERMI: mammiferi come ghiri, talpe, martore, caprioli, volpi e lupi e uccelli come fringuelli, merli, scriccioli, civette e gufi.

ETEROTERMI: anfibi, come rospi e salamandre, e rettili, come serpenti e lucertole.

Gran parte della foresta decidua, che in passato ricopriva Europa, Asia e America settentrionale, è stata abbattuta per far posto alle coltivazioni e ai pascoli o per sfruttarne il legname.

In molti paesi in via di sviluppo, il legno delle foreste è una delle poche ricchezze a disposizione e si assiste così a una deforestazione incontrollata, che comporta una perdita di biodiversità e il rischio di desertificazione di molte aree.

LA DEFORESTAZIONE

Quando parliamo di deserto pensiamo generalmente a delle zone presenti nella fascia climatica torrida, costituite da vaste distese di sabbia e caratterizzate da temperature molto elevate e da scarse precipitazioni.

Tuttavia, con il termine deserto si indicano tutte quelle zone che presentano alcune caratteristiche comuni. Esse sono:

precipitazioni scarsissime;

assenza quasi totale di abitanti;

vegetazione quasi completamente inesistente.

DESERTO

Il Sahara si estende per oltre 4000 km e presenta dune sabbiose, che cambiano forma e posizione per effetto dei venti.

  • deserti caldi tipici delle zone tropicali. Essi sono caratterizzati da notevoli escursioni termiche diurne (ad esempio la temperatura durante il giorno supera i 50° C mentre durante la notte scende a pochi gradi centigradi sopra lo zero).

  • I deserti freddi, invece, sono caratterizzati da notevoli escursioni termiche annue (ad esempio la temperatura d'estate supera i 40° C mentre d'inverno scende a -30° C) mentre le escursioni termine giornaliere sono molto più modeste.

  • I deserti polari si trovano nelle zone polari. Essi sono caratterizzati da freddo intenso e da enormi distese di ghiaccio perenne per questa ragione sono detti anche deserti bianchi.

DISTINIZIONE TRA

A seconda del tipo di suolo di cui sono formati i deserti possono essere distinti in:

  • deserti sabbiosi formati da grandi distese di sabbia che sono il frutto dell'erosione della roccia da parte del vento. I deserti caldi sono per la maggior parte dei deserti sabbiosi;
  • deserti rocciosi formati da rocce resistenti alla erosione provocata dal vento. Sia i deserti caldi che quelli freddi possono essere rocciosi.
  • deserti pietrosi formati da grandi ciottoli nei quali è stata sgretolata la roccia.

Il deserto roccioso si presenta come una distesa di roccia dalla quale sporgono talora dei massi.

Mappa con i principali deserti freddi (in rosa) e deserti caldi (in rosso)

Tra i deserti freddi più noti vi è il deserto del Gobi in Mongolia e il Great Basin Desert negli Stati Uniti.

Nei deserti freddi crescono piante molto resistenti come l'artemisia o il ginepro.

Nei deserti freddi vivono le antilopi, le gazzelle, i lupi, i cervi, le alci.

In alcune zone vivono anche animali rari. Ad esempio, nel deserto del Gobi si trovano l'asino selvatico, il cavallo Prewalski e l'orso del Gobi.

La presenza dell'uomo nei deserti freddi è molto limitata. Per lo più, in queste zone, vivono delle tribù nomadi che si dedicano alla pastorizia.

Ad esempio, nel deserto del Gobi vive una popolazione che prende il nome di Mongoli.

La vegetazione è costituita prevalentemente da piante annuali che germinano, fioriscono e producono semi rapidamente, dopo i brevi periodi di pioggia. Le piante perenni, che sopravvivono per più anni, hanno sviluppato adattamenti particolari alla siccità:

  • radici lunghe che si estendono in superficie e aiutano a "catturare" l'acqua piovana prima che sia assorbita dal terreno;
  • foglie spesse e impermeabili, come quelle delle agavi, che riducono la traspirazione, oppure ridotte in spine, come quelle dei cactus.

Agavi e cactus sono piante succulente, dotate di particolari tessuti all'interno dei quali accumulano, durante i rari periodi di pioggia, grandi quantità di acqua che potranno poi utilizzare per il resto dell'anno.

LA VITA NEL DESERTO

ANIMALI

Abitanti tipici di questo bioma sono insetti e scorpioni dotati di rivestimenti esterni rigidi e impermeabili, e rettili come i serpenti.

I mammiferi in genere sono di piccole dimensioni, come i roditori, che ricavano l'acqua da semi e frutti di cui si nutrono, o il fennec, detto anche volpe del deserto, un piccolo predatore che di giorno si ripara in tane sotterrane e disperde il calore attraverso la superficie delle grandi

orecchie.

DI grandi dimensioni sono i cammelli e i dromedari, che accumulano riserve d'acqua in particolari cavità poste nello stomaco e depositi di grasso nelle "gobbe", che fungono da riserve energetiche.

FLORA:

arbusti e alberi dotati di radici estese e distanziati come baobab, eucalipto e acacia.

FAUNA:

mammiferi erbivori, tra cui gazzelle, zebre, ippopotami...

carnivori, come ghepardi, leoni, iene...

SAVANA

Il clima è caratterizzato da temperature elevate e piogge abbondanti.

La savana più estesa è quella africana.

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