Introducing
Your new presentation assistant.
Refine, enhance, and tailor your content, source relevant images, and edit visuals quicker than ever before.
Trending searches
Popolazione in milioni
Superficie (x 1000 km²)
La melodia utilizzata per rappresentare l'UE è tratta dalla Nona sinfonia, composta nel 1823 da Beethoven, che ha messo in musica l'"Inno alla gioia", scritto da Friedrich von Schiller nel 1785.
Il motto: Unita nella diversità
L'inno europeo: Inno alla gioia
Le 12 stelle in cerchio simboleggiano gli ideali di unità, solidarietà e armonia tra i popoli d’Europa.
Festa dell’Europa, 9 maggio
L'euro
La bandiera europea
Al termine della II guerra mondiale, di fronte alla drammatica situazione economica e sociale, si diffuse la speranza che la ricostruzione potesse costituire un’occasione di cooperazione tra i paesi del continente.
Nel 1948, con il compito di coordinare gli aiuti del piano Marshall, nacque l’Organizzazione europea per la cooperazione economica (OECE), che costituì il primo embrione del processo di integrazione.
I rapporti tra paesi europei occidentali si intensificarono con la nascita nel 1949 del Patto Atlantico (oggi NATO) e del Consiglio d’Europa, ma fu il piano elaborato da due statisti francesi, Jean Monnet e Robert Schuman, a dare l’avvio per una collaborazione ancora più stretta.
Schuman era convinto che solo realizzando di fatto l’unione tra gli Stati si potessero superare le distanze tra Paesi che pensavano ad una collaborazione economica e militare, in funzione antisovietica e Paesi che invece spingevano per la creazione immediata di istituzioni europee con poteri sovrani su tutti gli stati (federalista).
Konrad Adenawer
Alcide De Gasperi
Winston Churchill
Robert Schuman
Jean Monnet
Nel suo periodo a Ventotene, Spinelli preparò, insieme ad altri prigionieri politici, il Manifesto di Ventotene, nel quale tracciava i fondamenti della sua visione federalista e il futuro dell’Europa. Il Manifesto costituisce uno dei primi documenti in cui si sostiene una Costituzione europea.
Intitolato inizialmente “Per un’Europa libera e unita”, proponeva la formazione di una federazione europea sovranazionale di Stati, il cui obbiettivo primario consisteva nel creare un legame tra gli Stati europei che impedisse lo scoppio di una nuova guerra.
Nel 1926, in conseguenza delle sue attività nel Partito comunista, venne imprigionato dal Tribunale speciale fascista e condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione. Di questi, dieci anni furono scontati in prigione e altri sei al confino nell'isola di Ventotene.
Lavorò per l’unificazione europea come consigliere di De Gasperi, Spaak e Monnet. Esperto giurista, promosse la causa europea anche in campo accademico e fondò l’Istituto Affari Internazionali di Roma. In qualità di membro della Commissione europea, ne guidò la politica interna dal 1970 al 1976. Fu deputato del Parlamento italiano nelle file del Partito comunista prima di essere eletto al Parlamento europeo nel 1979.
Dichiarazione di Robert Schuman
Nel maggio del 1950 Schuman propose la creazione di un'autorità comune per regolamentare l'industria del carbone e dell'acciaio; la proposta fu accolta da Germania, Belgio, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, che insieme alla Francia, firmarono il trattato di Parigi nel 1951, dando vita alla CECA (Comunità europea del carbone e dell'acciaio), operativa a partire dal 27 luglio 1952.
'"La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un’Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche”.
“L’Europa non potrà farsi un una sola volta, nè sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto”.
“La fusione della produzioni di carbone e di acciaio assicurerà subito la costituzione di basi comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della Federazione europea, e cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime”.
Robert Schuman
ieri . . .
PACE
. . . e oggi
per far sì che la pace rappresenti la base di ogni sviluppo
per riunire e far cooperare in modo pratico i paesi europei
per garantire la sicurezza dei suoi cittadini
per promuovere la solidarietà economica e sociale
per preservare l’identità e diversità europee in un mondo globalizzato
per promulgare i valori che gli europei condividono
L’Europa passa così a 9 Stati membri
Allargamento ai paesi del Sud dell’Europa:
L’Europa passa così a 12 Stati membri
Il 9 novembre 1989 cade il Muro di Berlino
(fine del Blocco comunista)
L’Unione europea passa a 25 Stati membri
L’Unione europea passa a 27 Stati membri
L’Unione europea conta ora 28 Stati membri
Base per una cooperazione democratica e fondata sul diritto
L'Unione europea si fonda sul principio dello Stato di diritto. Ciò significa che tutte le azioni intraprese dall'UE si basano su trattati approvati liberamente e democraticamente da tutti i paesi membri.
Un trattato è un accordo vincolante tra i paesi membri dell'UE. Esso definisce gli obiettivi dell'Unione, le regole di funzionamento delle istituzioni europee, le procedure per l'adozione delle decisioni e le relazioni tra l'UE e i suoi paesi membri.
Conformemente ai trattati, le istituzioni europee possono adottare atti legislativi ai quali i paesi membri devono quindi dare attuazione.
Base per una cooperazione democratica e fondata sul diritto
1955: Trattato di Parigi (Sottoscritto nel 1951)
Istituisce la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA)
1958: Trattati di Roma (Sottoscritto nel 1957)
Comunità economica europea (CEE)
Comunità europea dell’energia atomica (EURATOM)
1967: Trattato di Bruxelles (Sottoscritto nel 1965)
Creazione di un'unica Commissione e di un unico Consiglio per le tre Comunità (CEE, Euratom, CECA)
1987: Atto unico europeo (Sottoscritto nel 1986)
Nasce il Mercato unico
1993: Trattato di Maastricht (Sottoscritto nel 1992)
Istituzione dell'Unione europea e norme chiare sulla futura moneta unica. Nuove forme di cooperazione tra i governi dell'UE in materia di difesa, giustizia e affari interni.
Base per una cooperazione democratica e fondata sul diritto
1999: Trattato di Amsterdam (Sottoscritto nel 1997)
Modifica e consolidamento dei trattati UE e CEE. Processo decisionale più trasparente (più ampio ricorso alla procedura legislativa ordinaria: stesso peso a Parlamento europeo e Consiglio dell'Unione).
2003: Trattato di Nizza (Sottoscritto nel 2001)
Riforma delle istituzioni UE: metodi per modificare la composizione della Commissione e ridefinizione del sistema di voto in seno al Consiglio.
2009: Trattato di Lisbona (Sottoscritto nel 2007)
Maggiori poteri per il Parlamento europeo, modifica delle procedure di voto del Consiglio, iniziativa dei cittadini, un presidente permanente del Consiglio europeo, l'istituzione di un alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e di un servizio diplomatico dell'UE.
Definisce chiaramente le competenze dell'UE, dei paesi membri e le competenze condivise.
Istituisce la cittadinanza dell'Unione (Art. 20)
Consiglio europeo
(Capi di Stato e di Governo)
Consiglio dell'Unione europea
(Ministri dei 28 Stati membri)
Parlamento europeo
(751 Deputati eletti)
Commissione europea
(28 Commissari)
Corte di Giustizia
(Sede: Lussemburgo)
Corte dei Conti
(Sede: Lussemburgo)
Comitatato economico e sociale
Comitatato delle regioni
Agenzie
Frontex
Easo
Fra
Europol
Ema
Banca Centrale Europea - BCE
Banca europea per gli investimenti - BEI
La voce degli Stati membri
Presidente del Consiglio europeo:
Charles Michel
www.consilium.europa.eu
Ministri della Difesa UE
(Un ministro per ogni Stato UE)
(modifica, adotta o respinge le proposte di legge della Commissione)
(Ad esempio: politiche economiche e di bilancio; istruzione, cultura, gioventù e sport; occupazione, ecc)
TRIO: 1° gen – 30 giu 2020: Croazia / 1° lug – 31 dic 2020: Germania / 1° gen - 30 giu 2021: Portogallo
Ha 3 sedi di lavoro:
Strasburgo: Sede Ufficiale - Plenaria
Bruxelles: Commissioni Parlamentari
Lussemburgo: Segretariato generale
La voce del popolo
Presidente del Parlamento europeo:
David Sassoli
www.europarl.europa.eu
La voce del popolo
Numero di parlamentari eletti in ciascun paese, pre-Brexit
7 Gruppi politici
I deputati si riuniscono in gruppi politici. Non sono organizzati su base nazionale bensì in funzione delle loro affinità politiche.
22 Commissioni
I deputati lavorano in commissioni per preparare il lavoro delle sedute plenarie del Parlamento.
Post Brexit
A causa dell'uscita dall'UE del Regno Unito (31 gennaio 2020) il numero dei deputati europei per il prossimo quinquennio sarà ridotto da 751 a 705.
A beneficiarne di più Francia e Spagna. Entrambi avranno cinque membri addizionali al Parlamento.
L'Italia ne avrà 76, 3 in più rispetto al 2014.
L'interesse comune
Presidente della Commissione europea:
Ursula von der Leyen
www.ec.europa.eu
Le 6 priorità per il 2019-2024
Green Deal europeo
Adoperarsi per divenire il primo continente a impatto climatico zero (entro il 2050, meno biossido di carbonio)
Un piano di investimenti di 1000 miliardi di Euro nei prossimi 10 anni
Un'economia al servizio delle persone
Lavorare per l’equità sociale e la prosperità (rafforzare le PMI, la spina dorsale dell'economia dell'UE)
Un'Europa pronta per l'era digitale
Conferire maggiore potere ai cittadini grazie a una nuova generazione di tecnologie (favorire l’apprendimento)
Promozione del nostro stile di vita europeo
Tutelare i nostri cittadini e i nostri valori (Stato di diritto, parità, tolleranza ed equità sociale)
Un'Europa più forte nel mondo
Rafforzare il nostro ruolo guida responsabile a livello mondiale (politica estera, commercio, clima, lavoro)
Un nuovo slancio per la democrazia europea
Coltivare, proteggere e rafforzare la nostra democrazia (un ruolo più attivo dei cittadini sulle priorità dell’UE)
Il 7 dicembre 2000 a Nizza i Presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione a nome delle rispettive Istituzioni sottoscrivono e proclamano la Carta.
Riprende in un unico testo, per la prima volta nella storia dell'Unione europea, i diritti civili, politici, economici e sociali dei cittadini europei nonché di tutte le persone che vivono sul territorio dell'Unione.
La Carta di Nizza, che originariamente aveva solo valore politico, ha acquisito forza giuridica vincolante nel 2009 con il Trattato di Lisbona.
Accoglie i diritti tradizionalmente intesi come fondamentali…
già riconosciuti nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali del 1950.
…ma aggiunge anche “nuovi diritti”
imposti dallo sviluppo della società, come il diritto alla protezione dei dati personali, il divieto della clonazione degli esseri umani ecc.
La Carta comprende un preambolo introduttivo e 54 articoli, suddivisi in sette capi.
dal Preambolo
... l’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà; essa si basa sul principio della democrazia e sul principio dello Stato di diritto. Pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia.
L’Unione contribuisce alla salvaguardia e allo sviluppo di questi valori comuni nel rispetto della diversità delle culture e delle tradizioni dei popoli d’Europa, nonché dell’identità nazionale degli Stati membri...
Libertà di scelta
Oggi il mercato unico europeo è l’area senza barriere più grande al mondo. Comprende più di 500 milioni di cittadini e ha un prodotto interno lordo di circa 13 trilioni di euro.
Questo nella nostra vita di tutti i giorni significa anche una maggiore scelta di prodotti e prezzi più bassi, comprese le tariffe aeree e le telefonate oltre e ha portato 2.8 milioni di posti di lavoro aggiuntivi.
Quattro libertà di circolazione:
Uno spazio senza controlli alle frontiere interne
Libertà di movimento
L'acquis di Schengen è un insieme di norme e disposizioni, integrate nel diritto dell'Unione europea, volte a favorire la libera circolazione dei cittadini. Attualmente, lo spazio Schengen si compone di 26 paesi europei (di cui 22 Stati dell’UE).
In questo spazio non si effettuano più controlli alle frontiere interne (cioè alle frontiere tra due Stati Schengen).
Schengen è un comune del Lussemburgo sud-orientale che deve la sua notorietà allo storico accordo sul superamento delle barriere alle frontiere, stipulato da cinque paesi europei il 16 giugno 1985, a bordo di un battello sul fiume Mosella.
Perché l’euro?
L’Euro – Moneta comune degli europei
La zona euro è l'insieme degli stati membri dell'Unione europea che adottano l'euro come valuta ufficiale e formano l'Unione economica e monetaria (UEM) dell'Unione europea. Oggi la zona euro conta 19 Stati membri dell’UE.
La politica monetaria nella zona euro è di competenza della Banca centrale europea (BCE), con sede a Francoforte (Germania), e delle banche centrali degli Stati membri della zona euro. La BCE definisce la politica monetaria per l’intera zona euro e ha come obiettivo principale quello di mantenere la stabilità dei prezzi.
I cicli di programmazione dell'Unione europea sono di 7 anni, i finanziamenti sono il principale strumento con cui essa interviene, affinchè l'economia europea diventi più competitiva. Distinguiamo due tipologie di fondi: i fondi gestiti direttamente dalla commissione europea e i fondi la cui gestione è demandata indirettamente agli stati membri attraverso le loro amministrazioni centrali e le Regioni.
I FINANZIAMENTI INDIRETTI
Ai finanziamenti indiretti appartengono i cosiddetti Fondi Strutturali e il Fondo di Coesione, questi strumenti attuano la Politica di Coesione dell'UE e sono gestiti dalle Regioni.
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
Fondo Sociale Europeo (FSE)
Fondo di Coesione (FC)
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP)
I FINANZIAMENTI DIRETTI
Sono gestiti direttamente dalla Commissione e sono attuati tramite i programmi europei. Ogni programma riguarda uno specifico settore: es. ricerca, ambiente, cultura, gioventù, ... Per accedere a questi fondi è necessario presentare una proposta progettuale alla Commissione europea.
HORIZON 2020 - Ricerca
LIFE - Ambiente
EUROPA CREATIVA - Cultura
EUROPA PER I CITTADINI - Cultura
ERASMUS PLUS - Formazione, Mobilità giovanile
www.sardegnaprogrammazione.it
La politica di coesione per il ciclo 2014-2020 prevede fondi per 352 miliardi di euro.
E' la principale politica di investimento dell’Unione europea. Sostiene la creazione di posti di lavoro, la competitività tra imprese, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Tenta di ridurre le disparità tra regioni più ricche e regioni più povere.
Regioni meno sviluppate: PIL pro capite inferiore al 75 % della media UE
Regioni in transizione: PIL pro capite compreso tra il 75 % e il 90 % della media UE
Regioni più sviluppate: PIL pro capite superiore al 90 % della media UE
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
SARDEGNA 2014-2020
ASSI
I Ricerca scientifica
II Agenda Digitale
III Sistema produttivo
IV Energia sostenibile
V Tutela dell'ambiente
VI Utilizzo risorse
VII Inclusione sociale
VIII Assist. Tecnica
Il Piano Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale è la strategia realizzata dalla Regione Sardegna e approvata dalla Commissione europea per attuare la programmazione comunitaria. Si compone di otto assi e dispone di una dotazione finanziaria di 930 milioni di euro.
Le imprese, gli Enti e i Comuni interessati ai finanziamenti del POR FESR possono consultare le descrizioni delle azioni finanziabili dagli Assi prioritari, verificare a quali territori e beneficiari siano destinate le risorse e quali importi siano disponibili.
www.sardegnaprogrammazione.it
Fondo Sociale Europeo
SARDEGNA 2014-2020
Il Fondo sociale europeo è il principale strumento finanziario con cui l'Unione europea sostiene l'occupazione negli Stati membri e promuove la coesione economica e sociale.
Le risorse finanziarie destinate al POR FSE 2014-2020 sono oltre 440 milioni di euro e sono distribuite su 5 aree di interesse.
www.sardegnaprogrammazione.it
Programma di Sviluppo Rurale
SARDEGNA 2014-2020
Il Programma è articolato in base a sei Priorità generali, con relativi "settori d'interesse" (Focus Area) più specifici, che riguardano:
l Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014/2020 della Regione Sardegna è il principale strumento di finanziamento per il settore agricolo, agro-industriale e forestale e per lo sviluppo rurale dell’Isola.
Il PSR è lo strumento di programmazione della politica di sviluppo rurale finanziata dal FEASR (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).
Le risorse finanziarie a disposizione del PSR Sardegna 2014/2020 sono pari a 1.308.406.250 euro.
I GAL partecipano all'attuazione del PSR con la predisposidei Piani di Azione (PdA) - Bandi