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Con il termine Arte Paleocristiana ci si riferisce alla produzione artistica che fiorì tra il I e il VI secolo d.C. in tutte quelle zone interne all’Impero Romano in cui si diffuse la nuova religione cristiana.
In questo periodo le comunità cristiane trovarono fin da subito nell’arte un facile strumento di trasmissione della propria fede, celata sotto immagini e simboli allegorici
Grande importanza nell’arte paleocristiana la assunse la simbologia.I cristiani attinsero al repertorio iconografico dell’Arte Romana, tutto volto alla propaganda politica e civile, e lo caricarono di un nuovo significato.
Il ricorso alla simbologia era nato essenzialmente per ragioni pratiche.In un certo qual modo, la simbologia paleocristiana è la sintesi di due concezioni totalmente diverse
Alcune scene figurate di tradizione pagana vennero assunte dall’iconografia cristiana. Anche gli eroi e le personificazioni del mondo romano vennero ripresi, ma collegati, con significati nuovi, a contenuti cristiani.
1)Apollo sul carro del sole
2)La figura del Moscophoros
3)Altro esempio è il mito classico di Orfeo
4)Ercole spesso con un cinghiale, un dragone o un cervo, nel cristianesimo diventa l’allegoria della salvezza.
5)A queste si aggiungono le rappresentazioni di Bacco o Dioniso
6)Ancora, la figura femminile con le braccia alzate che evocava la Pietas
Il Buon Pastore con la pecora sulle spalle voleva rappresentare Cristo salvatore e l'anima che egli si accingeva a salvare; egli è il simbolo che Gesù stesso ha scelto per esprimere l’amore di Dio manifestato agli uomini
Il buon pastore (III sec. d.C.) – Catacombe di Priscilla - Roma
L'orante, che stava a significare che il defunto (rappresentato con le braccia parte in segno di preghiera) viveva già nella pace divina
Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato (Sassoferrato 1609 – Roma 1685)
Tra i simboli astratti, simbolo cristiano per eccellenza è la croce, il cui significato allude alla morte e resurrezione di Cristo.
Crocifissione Mond o Gavari di Raffaello è un dipinto a olio su tavola di Raffaello Sanzio, databile al 1502-1503 e conservata nella National Gallery di Londra
La barca rappresenta la Chiesa, l’archetipo dell’Arca di Noè, un mezzo di salvezza per il resto di Israele rappresentato dal patriarca e dalla sua famiglia.
La barca di Dante (La Barque de Dante) è un dipinto ad olio su tela (189x246 cm) del pittore francese Eugène Delacroix, realizzato nel 1822 e conservato al Musée du Louvre di Parigi.
Il delfino fra tutti gli animali nutre amore gratuito per gli uomini e inoltre è il simbolo dell’oltretomba
Il Putto con delfino è una statua bronzea (altezza 67 cm) di Andrea del Verrocchio, databile al 1470 circa e conservata a Palazzo Vecchio a Firenze.
La Fenice, simbolo della resurrezione, nasce come un uccello molto variopinto che aveva piume rosse sul corpo, il collo dorato e nella coda azzurra.
La fenice autore Marcello Piacentini (1881-1960), Attilio Spaccarelli (1890–1977), architetti Ditta Cav. Luigi Bucci & Figli, esecutori è un mosaico, intarsio. Anno 1205-1212. Dimensioni 43*43 cm. Provenienza abside dell’antica basilica di San Pietro.
La palma è il simbolo di resurrezione e vita eterna, poichè si trovava nel giardino dell’Eden. In seguito sarà associata al martirio e ai santi martiri.
La Sacra Famiglia con palma è un dipinto a olio su tavola trasferita su tela (diam. 101,50 cm) di Raffaello Sanzio, databile al 1506 circa e conservato nella National Gallery of Scotland a Edimburgo.
Il monogramma di Cristo: formato da due lettere dell'alfabeto greco, la X (chi) e la P (ro), intrecciate insieme. Con questo monogramma si voleva indicare che la persona scomparsa era di religione cristiana. Il monogramma col solo nome di Cristo utilizza le prime due lettere del nome Cristo in greco, ΧΡΙΣΤΟΣ.
Monogramma di Cristo, IV secolo, Museo Pio Cristiano (Musei Vaticani)
L’ancora è l’unico mezzo di sicurezza contro le insidie del mare. Per gli antichi divenne quindi simbolo di speranza.
Mosaico, 100.0 cm, datazione secolo XX (1900 - 1999), bottega italiana Inventario dei beni storici e artistici della diocesi di Reggio Calabria - Bova
Il pavone, simbolo della resurrezione e della vita eterna, è un uccello particolarmente apprezzato per la sua bellezza.
è una scultura in marmo proconnesio databile alla seconda metà dell'VIII secolo e conservata nel museo di Santa Giulia di Brescia, nell'ex chiesa di San Salvatore, dalla quale proviene. Autore sconosciuto, marmo proconnesio.
La colomba con il ramoscello d'olivo nel becco, che voleva simboleggiare la pace divina, è simbolo dello spirito Santo, dell'amore e dell'anima cristiana che vola in cielo a godere la pace eterna.
Ritratto di giovinetta con colomba
Natale Schiavoni (1777-1858)
Alcuni simboli, come le coppe, il pane e le anfore, si riferiscono ai pasti funebri in onore dei defunti, chiamati “refrigeria”.
Verso la fine del IV secolo si introduce l’uso di affiancare il monogramma alle lettere greche Α (alfa) e Ω (omega), che essendo la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco, volevano significare che Cristo fosse l'inizio e la fine di tutte le cose.
Ugo riva
Il simbolo del pesce sin dai tempi più remoti fu una professione di cristianità e si riscontra già nelle iscrizioni catacombali dal II al IV secolo. Ben presto il pesce venne a simboleggiare l’Eucaristia
Autore Scuola Napoletana (XVI - XVII sec.). Tecnica e supporto Olio su rame. Datazione fine XVI - inizio XVII sec. 29.5*42 cm iconografia natura morta su pesci e conchiglie e frutti di mare.