PRINCIPI DELLA BIO-ARCHITETTURA(6 principi)
BIOARCHITETTURA
Orientamento (ombreggiamento, illuminamento naturale) – La calibrazione dell’energia radiante assorbita dalle superfici artificiali è fondamentale per evitare dispendi d’energia legati alla climatizzazione. Il giusto orientamento delle strutture favorisce anche l’accesso della luce naturale, rendendo gli interni più luminosi, con la conseguente minore richiesta d’illuminazione artificiale.
Ventilazione, raffrescamento e deumidificazione – Sistemi di ventilazione passiva (come i tetti ventilati in legno) contribuiscono a mantenere gli ambienti più salubri, termicamente regolati e asciutti,anche nelle estati più torride.
Isolamento termico – La riscoperta dei materiali naturali e delle tecniche tradizionali dà il proprio contributo all’efficace isolamento termico degli edifici.
Protezione e recupero delle precipitazioni – In un clima sempre più tropicale come quello che interessa l’Italia, le precipitazioni torrenziali diventano un elemento non occasionale. I sistemi di protezione degli edifici da queste condizioni meteorologiche e il riuso delle acque piovane sono due principi che fanno parte della buona architettura, prima ancora che della bioarchitettura.
Abbattimento delle dispersioni termiche – Finestre, porte, tetti e pavimenti sono i principali nemici della termoregolazione degli edifici. Ecco perché la bioedilizia si concentra su questi “punti deboli” dell’involucro per minimizzare le dispersioni termiche.
Captazione solare – Il sole è uno dei migliori alleati della bioedilizia. L’illuminazione non è il suo unico contributo all’edilizia sostenibile. Le serre bioclimatiche, ad esempio, sono strutture captanti che raccolgono e diffondono il suo calore.
Lo sviluppo sostenibile è stato definito nel tempo in vari modi. Come indica il WWF nel suo “Living Planet Report”, vuol dire imparare a vivere nei limiti di un solo pianeta. Quindi lo sviluppo sostenibile è la capacità della nostra specie di riuscire a vivere, in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza distruggere i sistemi naturali da cui traiamo le risorse per vivere e senza oltrepassare le loro capacità di assorbire gli scarti e i rifiuti dovuti alle nostre attività produttive.
Per ottenere uno sviluppo delle società umane che sia sostenibile è necessario che:
• l’intervento umano sia limitato entro le capacità di carico dei sistemi naturali conservandone la loro vitalità e la loro resilienza;
• il progresso tecnologico per la produzione di beni e servizi venga indirizzato all’incremento dell’efficienza piuttosto che all’incremento del flusso di energia e materie prime;
• i livelli di prelievo delle risorse non rinnovabili ecceda le loro capacità rigenerative;
• l’emissione di scarti e rifiuti (solidi, liquidi e gassosi) dovuti al metabolismo dei sistemi sociali non ecceda la capacità di assimilazione dei sistemi naturali.
nell’assegnare un sostanzioso numero di punti laddove vengano utilizzati materiali e prodotti sostenibili.
Il maggior vantaggio auspicato è quello di contenere i costi di manutenzione e sostituzione degli elementi edili durante il ciclo di vita degli edifici stessi (il Life Cicle Assessment, LCA, leggi anche LCA per una progettazione ecosostenibile).
I materiali sostenibili possono essere rinnovabili o non rinnovabili, l’importante è che il concetto di sostenibilità sia intrinseco negli stessi. Il loro utilizzo non deve comportare effetti negativi sull’ambiente. Ad esempio la distanza tra il luogo di produzione e quello di utilizzo dei materiali è valutato nell’assegnazione di punti sulla sostenibilità del materiale, in quanto la minore distanza da percorrere tra produttore e utilizzatore ha effetti sulla minore emissione di gas serra dovuti ai trasporti per coprire la stessa. Ma non solo, il materiale utilizzato viene valutato all’interno di tutto il processo produttivo che porta alla sua realizzazione. Pertanto gli stessi produttori mirano ad ottenere una certificazione che affermi come il loro prodotto sposi la filosofia della salvaguardia dell’ambiente.
Non necessariamente un materiale per essere sostenibile deve essere innovativo, può anche essere tradizionale, basta che risponda alle seguenti caratteristiche principali:
– deve essere rinnovabile, non tossico e quindi sicuro per l’ambiente;
– deve essere biodegradabile o facilmente riciclabile;
– deve essere di provenienza locale.