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"Quella caratteristica della sensazione visiva che rende capaci di distinguere differenze nella sua qualità, quali possono essere causate da differenze nella distribuzione spettrale della luce piuttosto che da differenze di distribuzione spaziale o fluttuazione nel tempo." Society of dyers and colourists
Nei corsi dei secoli sono state elaborate diverse teorie sulla natura della luce.
La luce può essere considerata un insieme di particelle, dette fotoni o quanti di luce, che si muovono ad altissima velocità seguendo un percorso rettilineo. Con questa teoria è possibile spiegare i fenomeni della riflessione e della rifrazione.
sovrapponendo fasci di luce colorata si ottengono colori sempre più chiari fino al bianco . L'assenza di tutti e tre i colori primari genera il nero.
I colori - pigmento sono ottenuti con un sistema sottrattivo, che sottrae chiarezza,scurendo il colore, fino ad arrivare al nero.
I colori primari del sistema additivo corrispondono ai colori secondari, e viceversa.
Rappresenta i colori primari e i loro discendenti dalle mescolanza:
- triangolo, i colori primari
- esagono, i secondari
- cerchio, ulteriori mescolanze
saturazione: purezza del colore, non contiene né il bianco né il nero
tonalità: percezione del colore, corrisponde ad una ben precisa lunghezza d'onda
brillantezza: quantità di luce percepita dalla retina, emessa dalla sorgente o riflessa dall'oggetto colorato
non tiene conto della
luminosità: brillantezza relativa, quantità di luce proveniente da un oggetto, paragonata alla quantità proveniente da un uguale oggetto bianco
H hue
C chroma
V value
con il termine “luce” definiamo quella parte di spettro elettromagnetico che è capace di
stimolare il nostro organo della vista: l’occhio
- l’onda elettromagnetica costituisce uno stimolo se produce una risposta da parte di
particolari cellule presenti nella retina dell’occhio: i fotorecettori retinici (coni e bastoncelli)
- successivamente l'informazione viene trasformata in segnale nervoso (elettrico) che
viene trasmesso al cervello attraverso il nervo ottico.
Il cervello lo interpreta e crea la risposta sensoriale, cioè la percezione visiva, in particolare quella di colore.
I coni sono responsabili della visione diurna (detta fotopica)
- coni S (sensibili al blu 437 nm)
- coni M (sensibili al verde 533 nm)
- coni L (sensibili al rosso 564 nm)
I bastoncelli sono utili nella visione in presenza
di poca luce (detta scotopica)
Il colore non è un dato oggettivo, ma un'interpretazione psichica di un insieme di dati trasportati dalla radiazione incidente. Esso è legato alla lunghezza d'onda, ma i termini precisi di questa correlazione non sono ancora espliciti in fisiologia.
All'interno del triangolo del colore sono rappresentate tutte le cromaticità dell'occhio umano a prescindere dalla luminosità.
Esterno: colori più saturi
Centro: area C o posizione della luce bianca
RGB
HSV e HSL
modello L*a*b*
metodo CMY