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LA FOTOGRAFIA
LORENZINI NICOLE
SCIENZE
L'OCCHIO HA MOLTE SIMILITUDINI CON L'OBIETTIVO FOTOGRAFICO.
L'occhio è l'organo di senso che riceve gli stimoli luminosi che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine a immagini visive, colori e forme.
La luce è ciò che ci permette di vedere gli oggetti che ci stanno intorno.
COME FUNZIONA?
L’OCCHIO ESTERNO, come è composto?
-IL BULBO OCULARE, il vero e proprio organo di senso.
-LE PALPEBRE, due sottili pieghe protettive della pelle.
-LE CIGLIA, peli allineati lungo le palpebre che servono a filtrare la luce e a trattenere la polvere.
-LE SOPRACCIGLIA, peli disposti lungo l'orlo superiore dell'orbita e servono a impedire che il sudore della fronte penetri nell'occhio e produca irritazione.
L'OCCHIO INTERNO, come è composto?
L'OCCHIO UMANO COME LA MACCHINA FOTOGRAFICA:
La cornea e l’umore acqueo COME le lenti convergenti di un obiettivo della macchina fotografica;
L’iride COME il diaframma della macchina fotografica, che regola la quantità di luce che entra attraverso la pupilla.
Il cristallino COME la messa a fuoco della macchina fotografica.
I coni e i bastoncelli sono sensori che registrano la luce in arrivo, COME la pellicola.
STORIA:
LA FOTOGRAFIA NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
NASCITA DEL FOTOGIORNALISMO:
PERCHE'? Furono inviati i reporter sui campi di battaglia per documentare le battaglie.
Dal 1915 la fotografia di guerra diventa sempre più lo specchio e la realtà della dura vita al fronte.
NASCE: Il Cinefotografico, con lo scopo di documentare a scopi di propaganda (pubblicità) la guerra come un atto di patriottismo e simbolo di forza e NON di dolore.
PERCHE'?
Per rassicurare i civili o soldati dell’efficienza dell’armamento e dell’organizzazione dell’esercito in guerra.
QUINDI... foto e immagini che esaltavano la guerra.
ITALIANO:
NASCE: un anno dopo l'invenzione della fotografia nel 1840 a Catania.
A NOVE ANNI: Verga vede lo zio scattare foto e da giovanissimo e inizia ad incuriosirsi usando le prime macchine fotografiche del tempo.
MA CHI E' VERGA? Egli è tra i narratori italiani più noti della seconda metà dell’800.
NASCE: a Catania nel 1840. Già tra i 16 e i 17 anni scrisse il suo primo romanzo.
SCRIVE: romanzi, novelle e testi teatrali
IL SUO NOME è legato Verismo italiano.
MUORE a Catania nel 1922.
COS’E’ IL VERISMO?
Verga nel 1865 si trasferì a Firenze dove incontrò Luigi Capuana, altro scrittore siciliano. I due scrittori diedero vita al movimento letterario chiamato VERISMO.
Con questa nuova corrente letteraria, Verga iniziò a scrivere i suoi più famosi romanzi che parlano della vita dei contadini e dei pescatori siciliani, che prendono spunto dalla vita quotidiana delle persone che vivevano vicine a lui.
Le sue opere più famose sono:
I MALAVOGLIA e MASTRO DON GESUALDO.
Egli come abbiamo già detto, vuol fare emergere come protagonisti gli umili, cioè le persone più deboli, le persone sfruttate soprattutto nel lavoro e che resteranno così per tutta la loro vita, perchè non hanno istruzione. I personaggi dei suoi romanzi spesso parlano in dialetto e in questo modo sembra che lo scrittore faccia una “fotografia” della sua Sicilia e delle persone che vivono lì.
Nel 1966 nell’abitazione di Catania di Giovanni Verga furono ritrovati in un vecchio armadio più di 400 negativi fotografici.
La produzione fotografica ritrovata è stata suddivisa in tre gruppi, a seconda dei soggetti ritratti:
Il primo: la sua famiglia, i suoi colleghi e amici o lui stesso.
Un altro gruppo in cui rappresenta l’ambiente siciliano.
L’ultimo è quello dei paesaggi del Nord.
VERISMO contrapposto al ROMANTICISMO
VERISMO:
Si parla della vita dei contadini e dei pescatori siciliani,
VERGA: si prende spunto dalla vita quotidiana si descrive la verità OGGETTIVA.
Contrapposta al...
ROMANTICISMO:
MANZONI:
Si parla di storie romanzate e di sentimenti come nei “Promessi Sposi”
MACCHINA FOTOGRAFICA "CANON"
Per le macchine fotografiche "Canon"
La macchina fotografica marchiata Canon è nata proprio in Giappone, ma è stato annunciato anche un nuovo piano di sviluppo per la costruzione di una produzione di reflex digitali e compatte.
Il Giappone successivamente ha venduto la produzione delle Canon con sedi nelle Americhe, in Europa e in Asia.
MAPPA
Paese all'avanguardia per quanto riguarda le industrie
Vista in Giappone
Tokyo
Animali che si trovano in Giappone
Hokkaido
Honshu
Kyushu
Capitale: Tokyo 13 milioni di abitanti
E' diventata una delle città più popolari del mondo.
E' formata da 4 ISOLE PRINCIPALI: Hokkaido, Honshu, Kyushu e Shikoku.
Durante la 2 guerra mondiale fu bombardata più volte e sempre ricostruita, per questo oggi è una città moderna.
Super tecnologica nell'industria siderurgica, meccanica, automobilistica e motociclistica.
sono molti vulcani. Il più importante si chiama Fuji ancora attivo.
Shikoku
INGLESE
BERT HARDY (1913-1995)
He was a documentary and press photographer known for his work published in the Picture Post magazine between 1941 and 1957.
Era un documentarista e fotografo di stampa noto per il suo lavoro pubblicato sulla rivista Picture Post tra il 1941 e il 1957.
Bert Hardy took part in the D-Day landings in June 1944; covered the liberation of Paris.
Bert Hardy prese parte allo sbarco in Normadia nel giorno 1944; coprì la liberazione di Parigi.
FRANCESE
FRANCESE
L'image de la Belle Epoque, est liée à des événements et des fonctionnalités sociales et des costumes, plutôt que des événements politiques et historiques.
L'Europe qui arborait, surtout entre Paris et Vienne, cancan la compagnie, de la Bella Otero, de grands artistes, avait un fond de historiquement exact : les années du colonialisme, du chancelier Bismarck, l'expansion des grandes familles capitalistes.
Le nom "Belle E'poque" marque une période historique qui va de la fin du XIX* (dix-neuvième) siècle jusqu'au début de la Première Guerre mondiale, en 1914 (dix-neuf cent quatorze).
C'est justement après la Grande Guerre que nait l'expression "Belle E'poque". Dans un moment de crise et de ruine, on considérait ces années comme un age d'or, heureux et prospère.
En effet, pendant cette période, les arts se renouvèlent et les progrès sociaux, économiques, technologiques et scientifiques sont nombreux: on invente l'automobile, l'avion, le téléphone; on fait d'importantes découvertes en médecine.
Dans ce contexte, la France, un pays riche et développé industriellement, contribue à la modernisation.
Les frères Renault s'adonnent à la fabrication industrielle de l'automobile et contribuent à la diffusion de ce moyen de transport dans le pays.
Marcel Deprez et Aristide Bergès mettent au point un système pour transporter l'électricité et contribuent ainsi à la diffusion de l'éclairage domestique.
Les frères Lumière, ingénieurs et industriels, développent à Lyon les techniques de la photographie qu'ils appliquent aussi au cinéma.
Pour la médecine, en 1881 (dix-huit cent quatre-vingt-un) le grand savant Louis Pasteur met au point des vaccins contre le charbon, une maladie mortelle pour les hommes.
Pierre et Marie Curie isolent le radium et découvrent la radioactivité en collaboration avec Becquerel. Ils recoivent le prix Nobel de physique en 1903 (dix-neuf cent trois).
A' Paris, les Expositions universelles de 1889 (mille huit cent quatre-vingt-neuf) et 1900 (mille neuf cents), représentent "le bilan" d'un siècle de progrès techniques. C'est à l'occasion de l'Exposition universelle de 1889 (mille huit cent quatre-vingt-neuf) qu'on construit la Tour Eiffel.
Pour l'Exposition de 1900 (mille neuf cents) on batit le Grand Palais et le Petit Palais et on inaugure le pont Alexandre III, l'un des plus emblématiques de la capitale.
En somme, la Belle E'poque est une période foisonnante dans tous les domaines.
N'oublions pas que c'est pendant cette meme période que le Titanic coule et que la Première Guerre mondiale se prépare!
Joie de vivre et luxe débridé!
EDUCAZIONE FISICA
La Moviola è un dispositivo utilizzato, soprattutto in passato, per la visione di filmanti in fase di montaggio.
Per l'uso della fotocamera
Il suo impiego è legato al montaggio cinematografico inteso in senso tradizionale.
L'utilizzo prima della Moviola e poi delle più recenti tecnologie si è esteso, da molti decenni, trovando sbocchi anche nel mondo dello sport e nei mass media sportivi.
In questi ambiti, il termine moviola è assurto da semplice marchio di fabbrica a termine generico.
Inventata negli Stati Uniti dall'ingegnere olandese Iwan Serrurier (1917), la Moviola fu pensata in un primo momento come proiettore cinematografico destinato al grande pubblico.
A questo scopo, la scelta del nome fu un evidente richiamo al fonografo Victrola, particolarmente popolare nell'America di quegli anni; Serrurier, infatti, riteneva che la sua invenzione avrebbe significato per la musica a casa (ad esempio, anche la Moviola era dotata di un mobile in legno da arredamento, esattamente come la Victrola).
Questi primi modelli, tuttavia, non ebbero molto successo sul mercato per via soprattutto dei loro costi elevati (600 dollari nel 1920, pari all'incirca a 20.000 dollari odierni).
L'avvento del cinema sonoro, dei formati in 65 e 70 mm e la necessità di un'apparecchiatura di montaggio portatile durante la seconda guerra mondiale contribuirono alla grande crescita di mercato della Moviola.
Il figlio di Iwan Serrurier, Mark Serrurier, succedette alla guida della società nel 1946, e nel 1966 la vendette alla Magnasync Corporation (filiale della Craig Corporation) per tre milioni di dollari.
La Moviola permise ai montatori di studiare le singole inquadrature nelle salette, permettendo di scegliere i punti di taglio più adatti.
Questo meccanismo permette di spostare la pellicola in modo continuo anziché intervallato e, al prezzo di una nitidezza lievemente minore, riduce il rumore e permette di visionare la pellicola fino a dieci volte la velocità nominale, riducendone anche l'usura.
Inoltre, rendono possibile l'uso di pellicole sia a 16 che 35 mm sulla stessa macchina e permettono di gestire colonne sonore multiple, a seconda del numero di piatti di cui è dotata ogni macchina.
Un altro vantaggio consiste nel fatto che è possibile caricare rulli di pellicola molto lunghi, anche di venti minuti, mentre una Moviola tradizionale carica al massimo 300 metri di pellicola, circa 11 minuti, visionabili con qualche difficoltà per via dell'assenza del trasporto ad alta velocità.
Tuttavia, alcuni montatori continuano a preferire la moviola verticale, tra cui Michael Kahn, famoso per il suo lavoro con Steven Spielberg.
Michael Kahn
lavorò con
Steven Spielberg
TECNOLOGIA
La reflex, è un tipo di fotocamera dotata di un sistema di mira che permette di osservare dal mirino ottico l'inquadratura in ingresso dallo stesso obiettivo.
1. Obiettivo - E' l'elemento che permette il passaggio della luce all'interno del corpo della fotocamera: è formato da una o più lenti che “trasmettono” l’immagine reale di un soggetto inquadrato sul piano focale. Il piano focale è il piano posto ad una distanza per la quale un obiettivo forma un’immagine nitida.
5. Mirino - E' il dispositivo che permette di scegliere e comporre l'inquadratura. All'interno del mirino ci sono gli indicatori per valutare la messa a fuoco e l'esposizione del soggetto.
Il grande vantaggio del mirino reflex sta nella possibilità di inquadrare la scena attraverso l'obiettivo stesso, potendo vedere quindi esattamente l'immagine che si formerà sul sensore. La copertura del mirino è un fattore importante per la composizione dell’immagine.
Con lo sviluppo della fotografia digitale è nato anche un tipo di mirino elettronico e sono diventati possibili sistemi non reflex e senza specchio.
2. e 3. Specchio - E' l'elemento mobile che permette di inquadrare nel mirino l’immagine vista dall’obiettivo. Normalmente lo specchio è inclinato di 45°, proprio per riflettere verso l'alto la luce che attraversa l'obiettivo.
4. Pentaprisma – E’ il sistema ottico in grado di invertire la destra con la sinistra nell’immagine riflessa dallo specchio reflex.
Per motivi economici molte fotocamere utilizzano al posto del pentaprisma un sistema di cinque specchi, detto appunto pentaspecchio.
Non influisce tuttavia, in alcun modo, sulla qualità delle immagini.
6. Otturatore - E' il dispositivo che permette di fare arrivare luce al sensore quando si preme il pulsante di scatto. L'otturatore può essere di due tipi: centrale e a tendina. Nell'otturatore centrale si ha una serie di lamelle mobili poste tra le lenti dell'obiettivo;
Nell'otturatore a tendina, invece, abbiamo due tendine poste vicino al sensore: quando si scatta la foto.
8. Diaframma - E' l'elemento interno all'obiettivo attraverso il quale passa la luce che entra nella fotocamera prima di raggiungere il sensore. E' costituito da un insieme di lamelle che vanno a formare un piccolo foro di ampiezza variabile, permettendo di dosare la quantità di luce.
9. Percorso della luce -
I raggi luminosi sono raccolti e passano attraverso l'obiettivo e arrivano allo specchio che li riflette verso il pentaprisma che, a sua volta, li "raddrizza" e li invia al mirino, dove inquadriamo la scena. Quando premiamo il pulsante di scatto il diaframma nell'obiettivo si chiude al diametro da noi voluto, lo specchio si alza, l'otturatore si apre per il tempo da noi stabilito e i raggi luminosi si vanno a depositare sul sensore. Sul sensore si formerà l'immagine.
7. Sensore - E' l'elemento della fotocamera esposto alla luce: si tratta di un componente elettronico che cattura le immagini e le "traduce" in dati per essere immagazzinati nella scheda di memoria.
QUALI SONO?
Fin qui abbiamo visto le parti essenziali alla base del funzionamento di una Reflex: aggiungiamo qualche breve cenno ad altri importanti elementi.
Pulsante di scatto -
Il pulsante di scatto aziona l’otturatore ed il diaframma: una prima leggera pressione del pulsante permette la messa a fuoco e la lettura dell’esposizione all’interno del mirino.
Esposimetro - Nelle reflex l'esposimetro legge e misura la luce che attraversa le lenti del sistema ottico e va a cadere sulla superficie sensibile.
Selettore della sensibilità (ISO) - Permette di impostare la velocità ISO (sensibilità alla luce del sensore) in base al livello di luminosità dell’ambiente.
Selettore della compensazione dell’esposizione - La compensazione dell’esposizione può aumentare (più luminosa) o diminuire (più scura) l’esposizione standard impostata dalla fotocamera.
Flash - La maggior parte delle reflex sono dotate di un piccolo flash incorporato. C’è la possibilità di aggiungere un flash esterno, molto più potente e funzionale.
Controllo della nitidezza - La profondità di campo è la distanza tra i soggetti più vicini e quelli più lontani dalla fotocamera entro la quale l’immagine appare nitida. La visione attraverso il mirino è a diaframma tutto aperto.
Scheda di memoria - E’ l’elemento che permette di memorizzare le immagini.
Messa a fuoco/Schermo di messa a fuoco -
Sul sensore si forma l’immagine degli oggetti che si trovano davanti all’obiettivo. In linea generale, una fotografia viene considerata tecnicamente ben riuscita quando è dotata di nitidezza, ossia quando è perfettamente a fuoco:.
Tutte le fotocamere sono poi dotate di autofocus, con messa a fuoco automatica.
Uno schermo di messa a fuoco è formato da materiale traslucido, solitamente vetro smerigliato, che ci permette di visualizzare in anteprima l'immagine inquadrata in un mirino. Uno schermo di messa a fuoco ha incisi dei segni che forniscono un aiuto per la messa a fuoco manuale o per gli allineamenti della composizione.
SITOWEB:
http://cms.canton-tower.webnode.it/
PREZI:
https://prezi.com/kz52xkc41bjf/edit/#4_30863873
ARTE
Possiamo parlare di fotografia d'arte come parliamo di pittura e di scultura.
L'immagine fotografica è considerata da gran parte dei critici al pari delle discipline pittoriche.
Negli ultimi anni il panorama si è allargato ed è stato rivoluzionato dall'uso degli apparecchi digitali che ha moltiplicato le possibilità di ogni artista.
Disegnare con la luce.
COS'E' LA FOTOGRAFIA?
Il termine fotografia deriva dal greco antico
La fotografia è la tecnica e l’arte di riprodurre immagini non in movimento, a colori o in bianco e nero, su un materiale che cambia colore a contatto con la luce o su un supporto digitale.
Fotografia significa quindi letteralmente scrittura (grafia) con la luce (fotos).
Ma la fotografia è molto di più: è arte, documento, informazione, passione e pensiero; un mondo dove realtà e finzione, emozione e studio, spirito e materia si mescolano e si fondono.
La fotografia è la fusione di due attimi, indissolubili e distanti tra di loro.
Da una parte il soggetto ritratto, dall’altra lo stato d'animo del fotografo.
Il loro incontro fa nascere una possibile visione della realtà.
Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare,
il gusto di catturare:
tre concetti che riassumono l'arte della fotografia.
(Helmut Newton)
"La fotografia ti permette di fermare l'attimo, cogliere un istante, fermare il tempo. Lasciare ai posteri un ricordo della tua vita, lasciare che qualche altro veda con i tuoi occhi."
(Gianni Amodio)
Ogni fotografia è un momento privilegiato,
trasformato in un piccolo oggetto
che possiamo conservare e rivedere
(Susan Sontag)
Le fotografia può raggiungere l'eternità
attraverso il momento.
(Henri Cartier-Bresson)
PARLANDO DI GUERRA
La fotografia è servita spesso a pianificare e a condurre le guerre.
Molte foto vengono scattate di proposito da persone qualunque, magari durante un attentato, altre invece vengono scattate da coraggiosi giornalisti o fotografi, che per mostrare a tutti cosa succede nel mondo, hanno la forza di fotografare e registrare di tutto.
Per passatempo o semplicemente per voglia, giornalmente si sceglie di scattarsi delle foto in compagnia o anche da solo.
IL GRUPPO DEI BEATLES
NELSON MANDELA
I CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Le foto ricorrenti ai momenti storici, sono state fatte più che altro per l'esigenza del ricordo, per non dimenticare tutto quello che c'è stato anni fa, visto che ormai si è troppo distratti dalla tecnologia e si tralasciano momenti speciali.
NON DIMENTICARE, NEANCHE SE PASSA IL TEMPO
Poi quando capita di partire per andare ad esplorare il mondo e quindi per scoprire nuovi luoghi, non si perde l'opportunità di scattare varie foto.
MUSICA
Il cinema sonoro è il cinema in cui le immagini sono accompagnate da suono.
Il cinema nasce infatti come cinema muto, cioè privo di suono, solo successivamente viene realizzata e utilizzata la possibilità di aggiungere alle immagini il suono.
Per l'utilizzo della videocamera
Le origini del cinema risalgono ufficialmente al 1895, quando i fratelli Lumière proiettarono davanti a un pubblico esterrefatto il loro primo breve filmato, che mostrava l’arrivo di un treno in stazione.
Questo filmato era un esperimento, frutto dei grandi progressi nel campo della fotografia.
Fino alla fine degli anni ’20 non comparve, però, la colonna sonora: si trattava quindi di cinema muto.
I dialoghi erano scritti e venivano inquadrati fra una scena e l’altra; gli altri suoni, invece, erano “dal vivo”.
L’avvento del cinema sonoro risale al 1927, anno in cui venne proiettato il film “Il cantante di jazz”.
Questo avvenimento segnò un decisivo salto di qualità nel linguaggio cinematografico, che scopriva nuove possibilità espressive.
Si denomina colonna sonora lo spazio riservato, su una pellicola cinematografica, alla registrazione del suono rispetto a quello occupato dall’immagine.
Ma, per colonna sonora si intende anche l’insieme degli eventi sonori inerenti a una realizzazione cinematografica: il parlato, gli effetti sonori e la musica.
Il parlato è la parte del sonoro che riguarda l’uso della voce e consiste in monologhi e dialoghi; talvolta sono anche presenti voci fuori campo.
Gli effetti sonori sono, invece, le voci di sottofondo, i versi degli animali e i rumori ambientali.
La musica, componente essenziale di quasi tutti film, si trova nei titoli di testa, all’interno del film e nei titoli di coda.