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ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano e occupa il vertice della gerarchia delle fonti nell'ordinamento giuridico della Repubblica; è stata approvata dall’Assemblea costituente alla fine del 1947, promulgata dal Capo provvisorio dello Stato, De Nicola, ed è entrata in vigore nel 1948.

LA COSTITUZIONE ITALIANA

ART.3

L'art.3 della Costituzione italiana recita:

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".

Il principio di uguaglianza davanti alla legge, quindi, pone innanzitutto un obbligo per il legislatore: egli deve predisporre norme che siano generali ed astratte:

• generali in quanto riferite a tutti i soggetti di una comunità;

• astratte in quanto devono riferirsi ad un caso ipotetico e non ad uno specifico soggetto.

Affinché una norma sia legittima, è necessario che la differenziazione non sia arbitraria, priva di un fondamento logico, o ingiustificata. La distinzione è legittima se essa è ragionevolmente giustificata.

L’articolo 3 ha consentito lo sviluppo di innumerevoli diritti e oggi consente la tutela degli stessi.

Sulla base di questo articolo sono sorti il diritto alla salute, il diritto all’istruzione, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero.

Il primo comma sancisce l'uguaglianza in senso formale .

L'uguaglianza formale stabilisce che tutti sono titolari dei medesimi diritti e doveri, in quanto tutti sono uguali davanti alla legge e tutti devono essere, in egual misura ad essa sottoposti

PRIMO COMMA

La pari dignità sociale di tutti i cittadini viene affermata non tramite l’astrattezza della norma giuridica, ma additando concretamente alcuni ambiti (sesso, religione, opinioni politiche ecc.), in cui le discriminazioni risultano più diffuse e comuni. Il principio di uguaglianza formale rispetto all’ordinamento giuridico impone a tutti i cittadini di osservare la legge: non può esistere, dunque, alcun tipo di privilegio che consenta a singoli o a gruppi di porsi al di sopra della legge.

SECONDO COMMA

Il secondo comma sancisce l'uguaglianza sostanziale. Attraverso l'uguaglianza sostanziale, lo Stato e le sue articolazioni si assumono l'impegno di rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l'uguaglianza dei cittadini. Il compito dello Stato è quello di agire concretamente per mettere tutti nelle stesse condizioni di partenza, dotando ognuno di pari opportunità per sviluppare e realizzare pienamente e liberamente la propria personalità.

Lo Stato deve eliminare gli ostacoli che limitano di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini e impediscono il pieno sviluppo della persona umana. In tal senso esso deve intervenire con apposite norme per eliminare quelle situazioni che portano taluni soggetti a trovarsi in condizioni economiche e sociali sfavorevoli. Questo significa prevedere norme che trattino situazioni diverse in modo differente al fine di correggere o compensare le diseguaglianze che si incontrano nell'economia e nella società.

IL MIO PENSIERO

L’importanza di questo articolo è dovuta al fatto che racchiude in sé il più grande diritto di un uomo, poiché se una persona avesse anche vari diritti ma non gli venissero riconosciuti davanti ad un tribunale non potrebbe usufruirne. Tramite questo scritto quindi si è v di eliminare i pregiudizi, o comunque far si che non influenzassero il verdetto di un processo. Difatti è essenziale preservare la possibilità dei cittadini di essere giudicati in base a ciò che hanno realmente fatto e non in base a pregiudizi.

Purtroppo possiamo affermare che questo diritto in teoria è garantito, ma in pratica ci sono delle disparità che in alcuni casi non lo rendono effettivo. Ad esempio un uomo ricco potrà permettersi i migliori avvocati e avere più possibilità di vincere; ai migranti ancor oggi, spesso, vengono attribuiti falsi stereotipi o visti a priori come ladri disposti a tutto pur di sbancare il lunario.

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