Introducing
Your new presentation assistant.
Refine, enhance, and tailor your content, source relevant images, and edit visuals quicker than ever before.
Trending searches
Task 1
Che cos'è la falange oplitica?
La falange oplitica era la formazione più forte di tutta l’antichità, almeno fino all’arrivo della legione manipolare romana composta da fanteria pesante i cui soldati sono armati di lance o picche, scudi e spada.
Venne adottata anche da altri popoli che ne modificarono le caratteristiche e le funzioni fino all'epoca rinascimentale, dove con l'avvento delle armi da fuoco perse di importanza.
La nascita della falange greca risale all'VIII secolo a.C., anche se secondo altri la datazione andrebbe posticipata al VII secolo a.C. I greci, tutti chiusi nelle diverse poleis erano in perenne stato di guerra fra loro e svilupparono quindi questo innovativo stile di combattimento per avere la meglio e schiacciare i loro nemici. Certo è che la compattezza della falange greca venne utilizzata negli eserciti mercenari fin dai tempi del faraone Psammetico I. Successivamente, però, essa subì numerose modifiche, fra cui la più popolare fu quella che generò la falange macedone.
I greci svilupparono uno stile di combattimento unico. Le truppe venivano addestrate per avanzare in formazione allineata, creando un'impenetrabile foresta frontale di lance, difesa da un muro di scudi che coprivano le parti più vulnerabili del corpo. La falange oplitica era basata tutto sulla spinta e sul peso delle otto file di opliti che componevano una formazione. La falange tendeva a spostarsi verso destra durante le marce e questo era dovuto alla tendenza dei soldati di coprire il proprio corpo con lo scudo di chi era posto alla propria destra.
Era composto da un enorme scudo tondo chiamato hoplon, delle lunghe lance e spade. Indossavano un elmo e un'armatura di lino pressato o di bronzo che non proteggeva l'inguine e le cosce e gli schinieri. Questo corredo da combattimento era chiamato panoplia.
La falange era un tutt’uno e bastava anche la minima esitazione o il minimo errore e la formazione poteva essere compromessa.
Nell’antica Grecia c’era però una città stato che aveva perfezionato non solo l’arte oplitica, ma l’uomo stesso. Una città stato che aveva forgiato l’uomo perfetto per combattere in una falange: Sparta. Allevavano i bambini fin dalla nascita in comune, con un senso di cameratismo così spiccato che non esistevano gelosie o invidie fra di loro, gli spartiati erano i perfetti tasselli di questa micidiale fanteria pesante. La loro stessa vita era volta alla falange oplitica. Il fondatore di Sparta Licurgo aveva pensato a tutto; addirittura c’era una legge che vietava agli spartiati di lavarsi più di tre volte l’anno: avere un odore nauseabondo infatti schifava i nemici che dovevano tapparsi il naso durante i combattimenti, permettendo così agli spartiati di sopraffarli.
Il luogo della battaglia e il giorno prima della battaglia
Le due formazioni prediligevano un terreno piatto e libero da alberi, adatto per mantenere la formazione unita e compatta (un terreno più accidentato invece rendeva gli opliti più vulnerabili). I giorni che precedevano lo scontro venivano scanditi dalle urgenze religiose, con i sacrifici mattutini, compiuti insieme allo stato maggiore da re, strateghi o beotarchi che fossero; seguiva il primo pasto della giornata, detto ariston, la trasmissione della parola d'ordine e gli ordini per la giornata.