Alessia Aversa
V AE a.s. 2017/2018
Francese:
les régimes totalitaires.
Italiano:
Eugenio Montale
"Spesso il Male di Vivere."."
Filosofia:
Hannah Arendt
"La Banalità del Male."
Scienze Umane:
Zygmunt Bauman,
il concetto di deresponsabilizzazione e la formazione del consenso.
Diritto:
Il Fascismo come totalitarismo imperfetto e la XIIa disposizione transitoria e finale della Costituzione Italiana.
Storia:
il contesto storico de
"la Banalità del Male."
Inglese:
George Orwell,
literature and totalitarism.
"Il male, nel Terzo Reich, aveva perduto la proprietà che permette al più di riconoscerlo per quello che è - la proprietà della tentazione. Molti tedeschi e molti nazisti, probabilmente la stragrande maggioranza, dovettero esser tentati di non uccidere, non rubare, non mandare a morire i loro vicini di casa; e dovettero esser tentati di non trarre vantaggi da questi crimini e diventarne complici. Ma Dio solo sa quanto bene avessero imparato a resistere a queste tentazioni."
Hannah Arendt,
"La Banalità del Male",
cap. 8 , pag. 156-157.
"Il male può svolgere
il suo sporco lavoro, sperando che la maggior parte degli individui si astenga dal compiere gesti
avventati ed imprudenti; e resistere al male è avventato e imprudente. Il male non ha bisogno né di
seguaci entusiasti, né di un pubblico plaudente. Basterà l'istinto di conservazione, incoraggiato dal
pensiero che induce a dire: non è ancora il mio turno, grazie a Dio, mentendo ora posso ancora
salvarmi."
Zygmunt Bauman,
"Modernità e Olocausto",
cap. 8, pag. 167.