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Transcript

Federigo degli Alberighi

Novella tratta dal Decameron di Giovanni Boccaccio

Campili Alessia

Cipelletti Giulia

Ciuperca Roberta

Giornata V

Novella IX

Caratteri generali

Tema principale della quinta giornata è la forza del sentimento d'amore che vince la sventura. La novella narra infatti l'episodio di Federigo degli Alberighi, un giovane nobile fiorentino, pronto a donare tutto il suo denaro e successivamente anche il suo falcone, ultimo suo prezioso bene, alla donna che ha saputo suscitare in lui quel sentimento così grande e prezioso che è una ricompensa per chi lo prova.

FIAMMETTA

Regina e narratore

Fiammetta è la regina della giornata V, dedicata alla narrazione di amori che, "dopo alcuni fieri o sventurati accidenti", si concludono in lieto fine. In tal senso, questa novella ha alcune caratteristiche in comune con quella di Nastagio degli Onesti, che, nell'ordinamento complessivo dei testi, viene immediatamente prima.

Nobiltà e cortesia

Tema

Federigo degli Alberighi condivide con il racconto precedente l'ambientazione nel contesto sociale dell'alta nobiltà e il riferimento all'insieme dei valori cortesi, tra cui il corteggiamento dell'amata secondo un preciso "codice" comportamentale e l'insieme di qualità di un cavaliere degno di questo nome.

Personaggi

Personaggi

I protagonisti di questa novella sono principalmente due, Federigo degli Alberighi e Giovanna, la donna da lui amata. Importante ruolo è svolto anche dal falcone, l’amato animale da caccia di Federigo che, oltre

ad essere il suo passatempo preferito, era anche la sua unica fonte di sostentamento.

Sono poi presenti anche altri personaggi seppur di minor rilevanza nella storia, ovvero il figlio di Giovanna, la sua dama di compagnia e i suoi fratelli e i cuochi di Federigo.

Altri personaggi vengono invece solo nominati, come ad esempio il marito di Giovanna, il contadino di Federigo e Coppo di Borghese Domenichi.

Federigo

Federigo

Federigo degli Alberighi apparteneva ad una delle famiglie più nobili della Firenze del tempo, con un patrimonio non indifferente. È descritto con tutte le caratteristiche del perfetto cavaliere: si dedica all’arte delle armi, ha un comportamento cortese e rispettoso nei confronti delle donne. Quando si innamora di monna Giovanna non si risparmia

assolutamente, indicendo eventi mondani come feste e tornei, sperperando tutte le sue ricchezze per una donna che nemmeno lo degna di uno sguardo. Conserva sempre un comportamento degno di un nobile del suo rango, ma non sono delineati altri aspetti del personaggio di Federigo se non quelli relativi alla sua natura “gentile”, infatti, non vi sono informazioni sul suo aspetto fisico o su altre sue sfaccettature caratteriali.

Giovanna

Monna Giovanna

Monna Giovanna fa parte di un’altra ricchissima famiglia fiorentina, sposata con

uno degli uomini più in vista della città. Nella novella si parla di lei come di una delle donne

meglio tenute a Firenze, quindi è presente anche un’indicazione sul suo aspetto fisico.

Essendo un’esponente della nobiltà, ha un comportamento elegante e cortese, che la

rendono piacevole anche agli occhi di Federigo, tanto da perdere tutto per il suo amore non corrisposto. Possiamo inoltre affermare che Giovanna rappresenta una donna dal carattere forte e abile

nell'uso della parola e nel rapporto con l'altro sesso.

Figlio e fratelli

Figlio e fratelli di Giovanna

Non si conosce il nome del figlio, ma egli sarà decisivo nel momento in cui la

madre dovrà andare dal giovane Federigo per chiedergli il falcone. Di lui si sa soltanto infatti che si affezionò molto all'animale e che dopo essersi gravemente ammalato, morì.

I fratelli di Giovanna esercitano, come era consuetudine all’epoca, un certo

potere nei suoi confronti, spingendola a risposarsi, anche per meglio gestire l’enorme

patrimonio ereditato.

Marito e dama di Giovanna

Il marito può essere definito una comparsa in quanto viene citato una sola volta nella storia. Di lui si sa che si ammalò e che poco dopo morì.

Anche la dama di compagnia può essere considerata una comparsa in quanto

accompagna semplicemente Giovanna da Federigo nella sua dimora di campagna.

Marito di Giovanna e dama di compagnia

Coppo di Borghese

Coppo di Borghese Domenichi

Si tratta di un personaggio storico cittadino di Firenze di grande autorità. Probabilmente era una persona anziana come si può dedurre dall’espressione “essendo d’anni pieno”.

Amava parlare e perciò decise di raccontare anche le vicende del giovane Federigo.

Sequenze narrative

La novella, narrata da Fiammetta, ha per argomento la decadenza della vecchia nobiltà

La novella in breve

feudale. Dopo la ripresa della cornice e della situazione iniziale, la novella si divide in varie sequenze.

Righe 1-7

Cornice

Fiammetta prende la parola e collega la novella a quella precedente di Nastagio degli Onesti (ottava della stessa giornata), dove un ricco borghese per amore di una nobile analogamente rischia di cadere in rovina per eccesso di liberalità e di cortesia.

Righe 8-15

Situazione iniziale

La prima sequenza ha un valore introduttivo, dove appare la presentazione di Federigo e della sua posizione sociale e di Giovanna, la donna della quale il giovane s’innamora, ritenuta una delle più belle donne della Toscana.

Righe 15-26

In questa sequenza il protagonista passa alla povertà: Federigo perde tutti i suoi averi tranne un possedimento e il suo falcone che gli permettono di poter sopravvivere.

Righe 27-31

Il marito di Giovanna si ammala e muore, lascia tutta la sua eredità a Giovanna

Situazione centrale

Righe 32-68

Durante l’estate Giovanna e il figlio vanno nella casa in campagna, vicino a quella di Federigo.

Grazie all’amore comune verso il falcone nasce un’amicizia tra il figlio e il signore

Righe 69-96

Giovanna va da Federigo ed egli prepara il pranzo per la donna, cucinandole il falcone.

Righe 96-113

Conclusione

Giovanna effettua la richiesta del falcone per la malattia del figlio, ma Federigo non può soddisfare la richiesta della donna.

Righe 114-130

In questa sequenza è espresso il dolore di Federigo.

Righe 131-152

Il matrimonio tra Federigo e Giovanna e trasformazione del personaggio: Federigo diventa “miglior massaio”.

La nobiltà

Il tema rappresentato è quello dell’impoverimento del mondo nobiliare che è costretto dai suoi riti mondani a spendere molto denaro e a rovinarsi economicamente.

Un simbolo fondamentale è rappresentato dal falcone, in quanto per onorare la donna amata il Signore lo sacrifica e non può così soddisfare il desiderio della donna.

Temi principali

Federigo rappresenta la nobiltà cortese, s’innamora di una donna e spende tutti i suoi beni per compiacerla, diventando povero e non badando al suo futuro, a tal punto di rinunciare pure al falcone, simbolo dei piaceri della signoria.

I valori dell'«industria»

Il ceto mercantile

Il comportamento cortese di Federigo nel finale viene

premiato, in quanto Giovanna decide di sposarlo, anche se povero. Al lieto fine del matrimonio è associato un commento del narratore, il quale dice che da allora in poi Federigo diventa "miglior massaio", ovvero amministratore più oculato del patrimonio.

Boccaccio è propenso a celebrare i valori “borghesi” dell'iniziativa e dell'«industria»: la generosità, la liberalità.

In Boccaccio, accanto alla rappresentazione della realtà mercantile, vi è anche la nostalgia di un mondo cavalleresco, ispirato al valore della cortesia. Il valore dell'«industria» è chiaramente il prodotto della civiltà mercantile, che esalta l'iniziativa dell'individuo e la sua capacità di creare autonomamente tutto un

mondo.

Firenze

Spazio e tempo

La storia della novella si svolge a Firenze e Campi, mentre per quanto riguarda il lasso di tempo trascorso non si hanno molte informazioni, ma vi sono alcune locuzioni che segnalano il trascorrere del tempo.

Luoghi

Spazio

Per quanto riguarda la dimensione spaziale nella novella sono citate due città identificabili anche nella geografia moderna, ovvero Firenze e Campi, dove il giovane si rifugia e vive in povertà.

Sono presenti spazi aperti, come la campagna dove si svolge la maggior parte delle azioni. Non vi si trovano descrizioni dettagliate dei luoghi della narrazione, a meno che non siano funzionali allo sviluppo della vicenda.

Tempo della storia e del discorso

Tempo

Anche la dimensione temporale non è ben definita, tuttavia abbiamo qualche accenno che ci rimanda al passare del tempo. Troviamo infatti, lungo tutta la lunghezza della novella, continui rimandi a tempo successivi.

Il tempo della storia non coincide con il tempo del racconto. Per quanto riguarda le indicazioni storiche, non abbiamo evidenziati chiari riferimenti agli anni realmente storici, ma tra i personaggi è presente un personaggio realmente esistito: Coppo Dominichi.

La fortuna

Il lieto fine e la sorte

La fortuna è protagonista all’interno delle novelle di Boccaccio, la quale gioca un

ruolo fondamentale durante il corso delle vicende. Federigo degli Alberighi, uomo inizialmente ricco, ma poi caduto in povertà a causa dell’incontenibile amore provato nei confronti di una donna apparentemente

irraggiungibile, riesce, infine, a riconquistare la sua ricchezza, dignità e a sedurre la

donna amata.

Il ruolo della fortuna, per lui, è quindi fondamentale. Possiamo, così, definire il ruolo della fortuna come un elemento strategico, che agisce con lo scopo di aiutare il personaggio a raggiungere una propria realizzazione personale.

Relazione tra sorte e lieto fine

Il lieto fine

La storia ha un lieto fine grazie all’intervento della fortuna benigna, personificata nei

fratelli di Giovanna, i quali la spingono a risposarsi. Ma già la sorte era intervenuta a favore di Federico con la morte del marito, l’eredità, il podere vicino a quello di lui, la malattia del figliolo e il suo desiderio del falcone. Segno, forse, del fatto che Boccaccio affida anzitutto alla sorte l’esito tragico o felice degli amori difficili.

Video tratto dal film "Meraviglioso Boccaccio" di Paolo e Vittorio Taviani.

Video

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