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TEMI
Temi della novella
_corruzione e dissolutezza morale
_contrapposizione tra bene e male
_ingegno della classe borghese mercantile in opposizione all' ingenuità della chiesa
_ipocrisia
Si affronta la tematica religiosa all'interno del quale si evidenzia la concezione bocacciana sull'imperscrutabilità dei piani di dio.
Il preambolo, insieme alla conclusione, costituisce la parte teologica dell'opera.
Ser ciappelletto dopo essersi recato in Francia per conto di Musciatto Franzesi contrae una malattia incurabile che lo porterà ad una morte imminente
PERSONAGGI
Ser Ciappelletto (protagonista)
Frate confessore : rappresenta la chiesa nella sua ingenuità e innocenza
Musciatto Franzesi
i 2 fratelli fiorentini
} Personaggi secondari
Virtù: virtù, ambigua e paradossale, della "beffa", dell'ingannare gli altri e del compiacimento nel farlo.
Gli eventi all'interno della novella avvengono per virtù del protagonista.
Morale : ser Ciappelletto è un uomo arido e privo di scrupoli, la cui immoralità è risentita da tutti, compreso dai suoi amici che si affidano nella sua malvagità per la risoluzione di questioni troppo difficoltose da eseguire.
Descrizione fisica: quasi assente è la descrizione fisica poco importante nella globalità della novella (39-40). Per concludere la presentazione del personaggio è immediata così da dare un’ampia caratterizzazione della sua indole.
VERBO IN FONDO
COSTRUZIONE LATINA
GERUNDI E PARTICIPI
L'AGGETTIVO PRECEDE IL SOSTANTIVO
Ser Cepparello da Prato
"credendo che "cappello" cioè "ghirlanda" secondo il loro volgare a dir venisse (r. 40)"
Ciappelletto
Diminutivo
Dal francese chapelet ovvero ghirlanda, diminutivo di cappello
Fidanza: fiducia, da fides,fidei
Seco: dall'espressione cum se
Cappia: verbio capio (prendere)
Cognoscere: da cognosco (conoscere)
al da sezzo: per ultimo (Dante)
Domenedio: Dio (Cavalcanti)
noia: tormento (Dante, Petrarca e Guinizzelli)
allato: a fianco (Dante e Petrarca)
infermai: mi ammalai (Cavalcanti)
servare: osservare (Dante)
ragunati: radunati (Guinizzelli)
ECCESSO MANCANZA
griderrà femine
correrannoci imagine
abbominevole
L'iperbole sottolinea le malvagità di Ciappelletto (il piggiore uomo fosse che mai nascesse).
L'antifrasi, figura retorica che consiste nel definire in modo opposto il significato di qualcosa (ora viene il bello!), evidenzia le conversazioni sociali del tempo
Probabilmente trae origine da narrazioni venute dalla Francia sul conto degli usurai italiani, e non è da escludere che l'autore attribuisca alcuni fatti a un personaggio realmente esistito.
L’ambiente in cui si svolgono gli avvenimenti della novella, ha, in maniera evidente, valenza negativa. La corruzione del denaro e la falsità dei valori morali più importanti che avvengono nella casa degli usurai, sono chiari esempi di degradazione sociale e spirituale.
Ser Ciappelletto per amore degli affari fu capace di mentire davanti a Dio, non temendo il giudizio divino. Boccaccio vuole burlarsi della Chiesa e della facile credulità del popolo.
Differenze e analogie libro-film