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si chiamano coniche perchÈ sono ottenute tramite líintersezione di una superficie conica con un piano.
Si possono definire tutte come luoghi geometrici e, di conseguenza, ricavarne l'equazione algebrica che le rappresenta nel piano cartesiano.
x2 +y2 +ax+by+c=0
La circonferenza Ë il luogo geometrico dei punti equidistanti da un punto C, detto centro.
Si ottiene tagliando un cono con un piano perpendicolare al suo asse.
La distanza fra ognuno dei suoi punti e il centro Ë il raggio della circonferenza.
E' una curva piana ottenuta intersecando un cono con un piano in modo da produrre una curva chiusa.è il luogo dei punti in cui è costante la somma delle distanze da due punti detti fuochi, giacenti sull'asse maggiore ed equidistanti dal centro.
La parabola Ë il luogo geometrico dei punti equidistanti da una retta (direttrice) e da un punto (fuoco). La retta passante per il fuoco e perpendicolare alla direttrice si chiama asse della parabola.
L'asse della parabola Ë un asse di simmetria e interseca la parabola nel vertice. E' una curva ottenuta come intersezione di un cono circolare e un piano parallelo ad una retta generatrice del cono.
l'intersezione di un cono circolare retto con un piano che taglia il cono in entrambe le sue falde. si definisce come il luogo geometrico dei punti del piano tali per cui è costante la differenza delle distanze da due punti fissi detti fuochi.
le traiettorie descritte dai pianeti sono ellissi di cui il Sole occupa uno dei due fuochi
Un pianeta, pertanto, non si trova sempre alla stessa distanza dal Sole: il punto dell'orbita di minima distanza dal Sole si chiama perielio; quello di massima distanza afelio. La Terra dunque si può trovare, a seconda del periodo dell'anno, più vicina o più lontana dal Sole. Tranne che per Mercurio e Marte le orbite dei pianeti sono in realtà ellissi poco schiacciate, abbastanza simili, cioè, a circonferenze.
Questa struttura iperboloide è costruita in cemento armato, e pare che con il suo tetto di vetro si alzi svettando verso il cielo. Il progetto di Niemeyer della Cattedrale di Brasilia si basò sulla figura dell'iperboloide di rivoluzione, in cui le sezioni sono asimmetriche. Questa struttura è il risultato dell'unione di 16 pilastri identici in cemento armato, aventi sezione iperbolica e pesanti 90 tonnellate ciascuno, che nell'intento originario rappresentano due mani in movimento verso il cielo.
La piazza dell'Anfiteatro è una piazza della città di Lucca, edificata sui resti dell'antico anfiteatro romano (II secolo d.C.), che ne determinarono la forma ellittica chiusa.
La piazza nacque nel medioevo e in quest'epoca era chiamata "parlascio", una storpiatura del latino paralisium ("anfiteatro"), che per influenza della parola "parlare", fu detto che indicasse il luogo dove si tenevano le riunioni di cittadini. Solo nell'Ottocento, per opera dell'architetto lucchese Lorenzo Nottolini, fu decisa una ripresa urbanistica dell'antica struttura. Fu dunque liberato lo spazio dell'arena dalle piccole costruzioni che vi si affollavano e fu aperta la "via dell'anfiteatro" che ne ripercorre all'esterno il profilo ellittico.Ad oggi il piano della piazza è rialzato di circa 3 metri rispetto all'arena romana. Si aprono sulla piazza molti negozi e all'interno di alcuni di essi sono tuttora visibili le strutture di epoca repubblicana. L'accesso alla piazza è possibile tramite 4 porte a volta, ma solo una di queste, la più bassa, ricalca esattamente uno degli originari accessi. Una curiosità da notare, è la croce incisa su una mattonella al centro della piazza, nel punto di intersezione tra le 4 porte.
Dalla pianta si può osservare come il complesso architettonico si sviluppa dai due rami di iperbolea cui si innestano armonicamente i due archi di circonferenza, due testate terminali della piazza strutturate a forma di teatro greco all’aperto.
Un chiaro esempio di ispirazione alle coniche è Dante Alighieri, padre della lingua e letteratura italiana, che nella costruzione della struttura delle cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso) si ispira in particolar modo alla circonferenza. Infatti, Dante concepisce l’Inferno come un profondo abisso prodotto dalla caduta di Lucifero sulla terra e diviso in nove cerchi cui corrisponde un peccato; a mano a mano che si scende, i cerchi sono sempre più piccoli ma i peccati più gravi. Il Paradiso dantesco invece è formato da nove sfere concentriche via via più
grandi contenute nell’Empireo.
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La cucina solare è composta da uno specchio parabolico che riflette i raggi solari su un contenitore posto sul punto di fuoco al centro della parabola. Il contenitore assorbe il calore concentrato cuocendo ogni tipo di pietanza. Utilizza energia perfettamente pulita, ha un basso costo, è facile da montare e da trasportare ed è utilizzabile per quasi tutto l'anno poichè la temperatura esterna influisce pochissimo sul riscaldamento che dipende esclusivamente dall'esposizione solare
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