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Il David di Bernini
Il David di Gian Lorenzo Bernini esemplifica il passaggio dalla scultura rinascimentale a quella barocca. Infatti, l'eroe di Bernini è in reale movimento, ha smesso di pensare e sta passando all'azione. Il viso mostra tutta la concentrazione e lo sforzo derivanti da questa azione dinamica e concreta, come si nota dalla smorfia.
E' interessante come la scultura se vista frontalmente dia l'idea di stabilità, invece se vista di lato si notino l'instabilità dell'azione data dalla torsione del torace e la carica muscolare del braccio che sta per sferrare la fionda. Inoltre, per esaltare la forza del personaggio è fondamentale anche il lavoro della luce naturale che entra dalla galleria.
La tensione del corpo è palpabile, la gamba destra è baricentro e perno della rotazione, lo spettatore si sente emotivamente coinvolto vedendo con l'immaginazione il sasso che colpisce il non visibile Golia. Questo evento "in fieri", rispecchia le caratteristiche del barocco, il dinamismo, l'irregolarità e l'irrazionalità.
Il david di michelangelo
Il David di Michelangelo, invece, è una scultura tipica rinascimentale. Il corpo è imponente in tutta la sua grandezza. Il capo è sroporzionato rispetto al corpo affinchè gli spettatori possano vedere la significativa espressività facciale di sforzo mentale e ragionamento. La posa del corpo è la posa chiasmica tipica della Grecia classica, con il braccio sinistro piegato e la gamba destra allungata , e la gamba sinistra leggermente piegata e il braccio destro disteso. Il fisico nudo, atletico, il profilo tipicamente greco, sono sintomo di perfezione. Di conseguenza, l'opera rappresenta i canoni rinascimentali con il "raziocinio" che ha fondamentale importanza e la ripresa dei modelli greci con la ricerca di un ideale equilibrio. La differenza sostanziale rispetto al Bernini sta nella staticità del corpo perché l'eroe sta pensando al piano per sconfiggere Golia e quindi non ancora passa all'azione. Sono messe quindi in risalto la forza della ragione e del "raziocinare" umano.
Il gruppo scultoreo di Apollo e Dafne fu scolpito tra il 1622 e il 1625. Bernini sfido' i limiti dell'epoca, rappresentando il dinamismo di un corpo umano che si trasforma in pianta.
Nell'opera Apollo viene raffigurato come un possente giovane, con i muscoli tesi ed un'espressione ansimante. Il busto compie una rotazione, accentuando la molteplicita' di visioni della statua.
Dafne, invece, urla rendendosi conto di quello che sta succedendo. Si inarca, allarga le braccia in alto. Le mani e i capelli stanno iniziando a prendere la forma di rami e foglie, mentre le gambe e i piedi diventano tronco e radici.
Bernini riesce ad offrire allo "spettatore" molteplici punti di vista dell'opera. Man mano che osserviamo la scultura da un'angolazione diversa, scopriamo qualcosa di nuovo, una nuova forma complessiva.
Bernini seppe portare la materia del marmo alle sue massime possibilita' espressive. L'artista testo' i limiti statici della materia, una sfida alla fragilita' del marmo, la quale lo spinse alla audace ricerca di equilibrio, torsioni e posizioni particolari.
L'Apollo e Dafne si presenta come un vero e proprio miracolo tecnico. Le figure sono ricavate da un enorme ed unico blocco, e le foglie arrivano a raggiungere spessori minimi, tanto che le si potrebbero spezzare con le dita.
L'artista inoltre riusci' egregiamente nel rendere la nitidezza e lasetosita' della pelle di Dafne, in netto contrasto con la ruvidezza della sua nuova corteccia.
Questo gioco di superfici, genera grande stupore ed ammirazione sia nel piu' comune degli osservatori, che nei piu' illustri specialisti e critici d'arte.
Ratto di Proserpina è un gruppo scultoreo realizzato tra il 1621 e il 1622 da Gian Lorenzo Bernini per il cardinale Scipione Borghese, nipote di papa Paolo V.
Bernini sceglie di rappresentare il momento in cui Plutone, dio degli Inferi, afferra con forza Proserpina, figlia di Giove e di Cerere, per trascinarla nel suo regno sotterraneo e farne la sua sposa, mentre la fanciulla tenta disperatamente di liberarsi.
Plutone, possente e muscoloso, affonda le sue dita nella coscia e nel fianco della fanciulla, mentre ella, con il volto rigato da una lacrima e rivolto all’indietro, con tutte le sue forze e la sua disperazione, cerca invano di respingere il dio ponendogli la sua mano sul volto.
Nel gruppo scultoreo raffigurante il Ratto di Proserpina la luce mette in risalto la tensione drammatica del soggetto.
Il contrasto chiaroscurale si concentra soprattutto sugli atteggiamenti e sulle espressioni dei personaggi, sottolineando la complessa torsione dei corpi che si avvitano.
Il movimento procede dal basso verso l’alto, generando un suggestivo effetto a spirale, per esprimere al meglio un senso di moto e di dinamica all’interno di un’opera che, ovviamente, è caratterizzata dalla staticità.
Il gruppo scultoreo di enea e anchise (1618-1619) è il primo dei 4 commissionati a bernini. Questo gruppo scultoreo si differenzia dal ratto di proserpina sia perchè abbiamo delle raffigurazioni di due mitologie diverse (quella greca e latina) ma anche perchè esso appare ancora legato ad una concezione tardo rinascimentale, il ratto della proserpina invece è più innovativo ed è il simbolo dell'idea artistica di bernini.
Dopo le scissioni religiose scatenate dalla riforma luterana, la chiesa risponde attraverso la controriforma. Viene convocato il concilio di trento che rifiuta le dottrine luterane e da inizio ad un periodo di forte repressione. Lo scontro fra protestantesimo e cattolicesimo si inasprisce e culmina nella guerra dei trent'anni. il barocco è il periodo in cui avvengono le prime rivoluzioni scientifiche grazie agli astronomi copernico e keplero, galilei e cartesio.
BAROCCO
Il Barocco è l'arte del trionfo controriformista con la Chiesa che afferma la centralità della fede al fine di imporre il potere spirituale e temporale. Inizialmente, era considerata un'arte bizzarra e strana, ma in seguito fu considerata di grande valore a partire dall'età moderna. L'obiettivo era suscitare sentimenti forti nelle persone attraverso opere grandiose, meravigliose e monumentali. Caratterizzano lo stile barocco la ricerca del movimento, dell'energia, accentuando l'effetto drammatico delle opere attraverso i forti contrasti di luce e ombra sia delle sculture che delle pitture, cercando la bellezza non nella razionalità, bensì nella irrazionalità . Anche in architettura è evidente la ricerca del movimento attraverso superfici curve e ricche di elementi decorativi. In particolare, nella pittura le opere hanno l'obiettivo di colpire l'osservatore creando grandi effetti illusionistici. Le figure sono presentate in modo naturale per rappresentare la verità esaltando attraverso la luce i movimenti e le espressioni dei volti. Tra i maggiori esponenti ci sono Caravaggio, con la ricerca del vero e della drammaticità (naturalismo) e Carracci che riprende i modelli classici di compostezza e equilibrio.Nella scultura ricopre un ruolo importante Gian Lorenzo Bernini con la tensione drammatica del soggetto e la rappresentazione quasi teatrale grazie ad effetti chiaroscurali e di illusione coloristica. Infine, anche l'architettura diede spazio al barocco in tutta la sua monumentalità, sancendo un vero e proprio rinnovo urbanistico. I principali architetti di questo periodo furono Carlo Maderno e Borromini, che avevano come fine il destare stupore allo spettatore.