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CARLO V D'ASBURGO

Un'accorta politica matrimoniale

Il risultato più importante dell'accorta politica matrimoniale messa in atto dall'imperatore Massimiliano I fu la nascita, nel febbraio 1500, di Carlo d'Asburgo

Carlo V d'Asburgo

Un'elezione molto onerosa

Al migliore offerente

A contendere la carica imperiale a Carlo d'Asburgo fu il re di Francia Francesco I

  • Entrambi stranieri, se Carlo poteva vantare la discendenza dal defunto imperatore, il re di Francia godeva dei favori del papato, sempre timoroso di fronte a un potere imperiale troppo forte
  • Carlo riuscì ad avere la meglio solo corrompendo a caro prezzo i sette principi elettori (Bolla d'oro, 1356)
  • Fu decisivo, a tal proposito, l'appoggio finanziario dei Fugger

Un Impero enorme

Un Impero enorme

Re di Spagna dal 1516 e imperatore dal 1519, Carlo V si trovò a governare su un territorio immenso:

  • Spagna
  • Sicilia, Sardegna e Regno di Napoli
  • Americhe
  • Austria e Boemia
  • Fiandre e Paesi Bassi
  • Sacro Romano Impero di nazione tedesca

Gli ostacoli al

progetto imperiale

I nemici dell'imperatore

Divenuto imperatore, Carlo V dovette far fronte alla necessità di garantire stabilità e omogeneità ai propri domini, caratterizzati dalla dispersione territoriale e travagliati da lotte politiche interne

  • Tale progetto di restaurazione imperiale, tuttavia, era destinato a incontrare numerosi ostacoli, interni ed esterni

Gli ostacoli interni

Gli ostacoli interni

Sul fronte interno Carlo V dovette affrontare:

  • La rivolta delle Cortes di Castiglia e Aragona, le quali temevano di perdere le proprie libertà e prerogative, subordinando i propri interessi a quelli fiamminghi
  • Per ovviare all'aperta rivolta dei comuneros (1520-22), Carlo V fu costretto a concedere le autonomie richieste
  • La crisi religiosa e politica causata dalla diffusione della predicazione di Martin Lutero e della Riforma protestante

Gli ostacoli esterni

Gli ostacoli esterni

Sul fronte esterno Carlo V dovette affrontare:

  • La rivalità con Francesco I per l'egemonia sull'Europa
  • L'espanasione ottomana, il cui impero rappresentava una minaccia lungo i confini orientali e meridionali

L'espansione ottomana

La minaccia turca

Dopo una battuta d'arresto a cavallo tra il XV e il XVI secolo, il '500 si apre con la ripresa dell'espansione ottomana:

  • Sotto la guida di Selim I vennero conquistati l'Egitto, la Siria e l'Arabia
  • Sotto Solimano I il Magnifico venne conquistata Belgrado (1521), assediata Vienna (1529) e occupata parte dell'Ungheria

I pirati algerini

I pirati algerini

Oltre a rappresentare un pericolo per l'Europa continentale, gli ottomani imperversavano anche lungo il Mediterraneo sud-orientale

  • Qui la flotta di pirati algerini guidati da Khair-ad-din (detto Barbarossa), occupate Algeri (1529) e Tunisi (1534), effettuava continue incursioni e razzie lungo le coste italiane e spagnole

  • Nel tentativo di liberare Tunisi, Carlo V organizzò una vera e propria crociata (1535)
  • Dopo un'iniziale vittoria, tuttavia, la flotta dell'imperatore venne definitivamente annientata nel 1538 (battaglia di Prevesa)

La scelta di Francesco I

La scelta di Francesco I

L'elemento più significativo dell'espansione ottomana è rappresentato dall'intreccio con le vicende politiche europee

  • All'interno dello scontro tra il Regno di Francia e l'Impero, infatti, è inquadrabile la decisione di Francesco I di stringere un accordo militare con Solimano I
  • Avvenne cioé quello che, durante tutto il Medioevo, non era mai accaduto:
  • Un re cattolico si alleò con gli "infedeli" contro un altro re cattolico

Egemonia europea

Lo scontro con Francesco I

All'inizio del '500 la Spagna e la Francia erano le due più grandi potenze europee, in lotta per l'egemonia sul Continente

  • Il teatro del confronto fu l'Italia, la regione più ricca, popolata, colta d'Europa
  • Motivi economici, strategici e di prestigio facevano della penisola una preda ambita

La battaglia

di Pavia (1525)

Pavia 1525

Nello scontro per l'occupazione del Ducato di Milano, Francesco I ebbe la peggio

  • Sconfitto nella battaglia di Pavia (1525), infatti, il re di Francia venne catturato

  • Condotto in Spagna, il monarca francese fu così costretto a firmare il trattato di Madrid (1526):
  • In cambio della libertà, Francesco I rinunciava a ogni pretesa sul Ducato di Milano e si impegnava a cedere la Borgogna

Il trionfo

della fanteria

Il trionfo della fanteria

La battaglia di Pavia rappresenta un'ulteriore fase del lungo processo di ridimensionamento della cavalleria a favore della fanteria

  • Carlo V, infatti, impiegò in misura massiccia fanti armati di archibugio e di picche
  • Se gli archibugieri aprivano ampi vuoti nelle schiere di cavalleria lanciate all'attacco, i quadrilateri dei picchieri bloccavano ogni ulteriore tentativo di avanzata, disarcionando i cavalieri avversari

La Lega

di Cognac

La Lega di Cognac

Tornato in Francia, Francesco I rinnegò il trattato di Madrid e riprese le ostilità contro Carlo V

  • Consapevole dell'inferiorità militare, il re di Francia cercò degli alleati tra coloro che più temevano il rafforzamento dell'imperatore, formando la Lega di Cognac:
  • Firenze, Venezia, Ducato di Milano, papato (Clemente VII)

Il sacco di Roma

Il sacco di Roma

Comprensibilmente adirato nei confronti del papa, Carlo V inviò 12.000 mercenari (molti dei quali luterani - lanzichenecchi) ad occupare Roma (1527)

  • Per circa otto mesi papa Clemente VII, asserragliato nell'imprendibile fortezza di Castel Sant'Angelo, assistette al saccheggio della città
  • Nel 1528, a quasi un anno dall'inizio dell'assedio, Carlo V decise infine di ordinare la liberazione della città

Il trattato

di Barcellona (1529)

La pace di Cambrai

Il trattato di Barcellona (1529) perfezionò l'intesa tra Carlo V e il papato (perno della Lega di Cognac)

  • Al papa (Clemente VII) vennero restituite le terre sottratte durante l'assedio romano
  • All'imperatore vennero riconosciuti formalmente i possedimenti italiani e fu concessa l'incoronazione dalle mani del papa (Bologna, 1530)

La pace

di Cambrai (1529)

La pace di Cambrai (1529)

Trovatosi ormai isolato, anche Francesco I fu costretto a trovare un accordo con Carlo V

  • Con la pace di Cambrai (1529), la pace delle due dame, dunque, si stabilì:
  • La rinuncia, da parte dell'imperatore, a ogni pretesa sulla Borgogna
  • Il riconoscimento della sovranità spagnola sul Ducato di Milano

Uno scontro

politico-religioso

La lotta con i luterani

Nel breve volgere di pochi anni, la Riforma si era trasformata da movimento di contestazione religiosa in movimento di lotta sociale e politica

  • Rivolta dei contadini (1524-5)
  • Lega di Smalcalda (1531)

Nell'Impero si vennero così a costituire due fazioni, una cattolica e una protestante (appoggiata dal re di Francia), destinate a combattersi aspramente per lungo tempo

Lo scontro militare

Lo scontro militare

La volontà pontificia di evitare qualsiasi concessione ai luterani - espressa chiaramente da Paolo III attraverso il rinvio sine die di un concilio pacificatore - costrinse Carlo V a prendere le armi contro i principi protestanti

  • Dopo numerose battaglie interlocutorie, lo scontro si concluse con una parziale vittoria di Carlo V (battaglia di Muhlberg, 1547)

La pace di Augusta

La soluzione diplomatica

Nonostante la vittoria di Muhlberg (1547) e la pace di Cambrai (1529),

  • le sconfitte subite ad opera dei turchi,
  • il desiderio del re di Francia e dei principi luterani di continuare a combattere,
  • un Impero troppo vasto per essere davvero controllato

spinsero Carlo V a risolvere diplomaticamente lo scontro con i propri nemici, a cominciare da quelli interni

  • Nel 1555 venne così stipulata, tra Carlo V e i rappresentanti della Lega di Smalcalda, la pace di Augusta

Cuius regio eius religio

Cuius regio eius religio

La pace di Augusta (1555) sancì definitivamente la divisione di fatto della Germania tra cattolici e luterani

  • Ai principi, infatti, veniva concesso di scegliere liberamente a quale confessione (tra la cattolica e la luterana) appartenere
  • I sudditi, invece, erano tenuti a seguire la confessione del loro principe

  • Per la prima volta nella storia dell'Occidente cristiano due forme di religione, la cattolica e la luterana, ottenevano pari dignità

L'abdicazione di Carlo V

L'abdicazione di Carlo V

Stanco delle continue lotte che avevano caratterizzato il suo impero, Carlo V, nel 1556, decise clamorosamente di abdicare e dividere l'Impero in due tronconi

  • Al fratello Ferdinando I lasciò la corona imperiale, le terre degli Asburgo, le corone di Boemia e di Ungheria
  • Al figlio Filippo II lasciò il Regno di Spagna, Milano, i tre Viceregni di Napoli, Sicilia e Sardegna, le colonie americane e i Paesi Bassi
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