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LA RESISTENZA
Nel 1943 il territorio italiano era diventato il campo di battaglia tra nazisti (a nord) e forze alleate (a sud). Il governo Badoglio, appena instaurato, decise di cambiare fronte. Venne firmato, infatti, un armistizio con gli alleati.
Il giorno seguente venne istituito il “Comitato di liberazione nazionale”.
Nel 1944, invece, si istituì il “Comitato di liberazione Alta Italia”.
I gruppi di partigiani si raggrupparono in brigate (formazioni armate) allo scopo di liberare il paese dagli invasori. Dopo la liberazione di Roma nel giugno del ’44 le formazioni partigiane si unirono nel “Corpo dei volontari della libertà”.
I loro nascondigli segreti si trovavano nelle montagne, difficilmente raggiungibili dai soldati.
I nazisti consideravano i partigiani come dei “banditi”. Quando riuscivano a scovare alcuni partecipanti alle brigate, prima di tutto cercavano di estorcere loro più informazioni possibili attraverso violente torture e successivamente venivano condannati a morte. Le brigate riscossero tantissimo successo tra la popolazione. Il compito di passare le informazioni segrete era dato alle donne, ai bambini e ai parroci (difficilmente sospettabili). Gli alleati consideravano i partigiani dei combattenti e, il più delle volte, non vi si opponevano.
I gruppi partigiani italiani furono di grande ispirazione per la formazione di resistenze antitedesche anche i molti altri paesi europei.
Durante il governo fascista, nelle zone di confine italo - jugoslavo, dove convivevano tre comunità differenti, Mussolini aveva avvantaggiato la comunità italiana a discapito dei croati e degli sloveni.
Con la caduta del fascismo i partigiani comunisti jugoslavi decisero che fosse arrivato il momento propizio per prendersi la loro “rivincita”. Guidati dal comandante Josip Broz (Tito) compirono dei massacri di italiani inermi gettandoli, con le mani legate dietro la schiena, nelle cosiddette foibe. Con il termine “foibe” ci si riferisce alle tipiche e friabili, cavità carsiche.
Dopo caduta del nazifascismo (ricordata come la giornata della liberazione: 25 aprile) era necessario ricostituire un nuovo governo, ma affiorarono le divergenze politiche.
Durante un periodo di “riorganizzazione” si insediò un governo di coalizione guidato da Ferruccio Parri.
Nel dicembre del 1945 si formò un altro governo presieduto da Alcide De Gasperi.
Il 2 giugno 1946 si tennero le elezioni a suffragio universale. Il referendum vide la vittoria della repubblica. La democrazia cristiana ottenne il maggior numero di voti. I socialisti e i comunisti (entrambi partiti di sinistra) si unirono per ottenere la maggioranza. Le idee per la ricostruzione dell’economia erano comunque contrastanti.
L’1 gennaio 1948 entrò in vigore le costituzione della Repubblica italiana.
SALVATORE QUASIMODO
L’Ermetismo è una corrente letteraria che si sviluppò all’inizio degli anni Venti, è stata influenzata dai due grandi conflitti globali e dai problemi economici dovuti alla ripresa e non riguardanti solamente l’Italia ma anche molti altri paesi.
Il critico letterario, Francesco Flora, paragonò il linguaggio enigmatico ed evocativo, oscuro, difficilmente comprensibile e ricco di molteplici sfumature di significato, al dio greco “Ermes” (dio della medicina ma anche della magia nera e delle scienze occulte).
L’impossibilità per i poeti di dedicarsi a temi politici, a causa della fascistizzazione e delle “censure di Stato”, li spinse ad esprimere le loro riflessioni interiori , cogliendone il più delle volte la negatività, la solitudine e l’incertezza. Tra i maggiori esponenti ricordiamo Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo.
Ungaretti comunicò con un’essenzialità descrittiva i valori emotivi ai quali ogni terminologia rimanda ma anche temi riguardanti la solidarietà umana; con una caratteristica presenza di versi sciolti e liberi ricchi di metafore ed analogie.
Montale affronta il concetto di “aridità” riferendosi all’incapacità comunicativa umana e alla mancanza di emozioni positive esclusivamente collegabili a brevi attimi o a ricordi della fanciullezza.
Quasimodo prese in considerazione anche i temi della seconda guerra mondiale che costituisce per lui anche un “salto poetico” dal precedente Ermetismo fino al raggiungimento di una poetica più complessa e classicheggiante. Nelle sue poesie scruta con indignazione le crudeltà belliche a lui contemporanee rendendo il sentimento di sofferenza comune a tutti gli uomini.
L’antisemitismo fu una tra le principali caratteristiche dell’ideologia nazista. Hitler credeva nella superiorità della razza Ariana e pensava che non potessero farne parte ebrei, gypsi, persone affette da disabilita e omosessuali. Tra il 1933 e il 1945 Hitler fece costruire dei lager, campi di concentramento, in Germania e soprattutto in Polonia dove raccogliere queste persone. Dopo un lungo e stancante viaggio in pessime condizioni si arrivava al campo di concentramento o lavoro (ammesso che ci si arrivasse vivi). Gli inabili al lavoro venivano uccisi all’istante, gli uomini e le donne erano divisi, privati dei loro beni, venivano loro rasati i capelli (utilizzati come imbottitura per calzettoni militari), veniva loro attribuito un numero successivamente tatuato sul braccio e infine veniva fatta loro indossare una casacca a righe bianche e nere proprio come quella da carcerati. Quindi venivano avviati al costante lavoro forzato che messo in relazione alla quantità di cibo (assolutamente insufficiente) li avrebbe portati ad una primaria denutrizione seguita da una lentissima e dolorosissima morte. Si vedevano consumare l’un l’altro senza potersi opporre in alcun modo. Venivano sottoposti a pesantissime torture purché confessassero di aver commesso (mentendo) un qualsiasi crimine. Quando i loro corpi scheletrici erano ormai privi di energie, venivano uccisi. Seguiva la cremazione del cadavere ed la selezione dei denti d’oro del defunto. Nel 1942 prese avvio la “La soluzione finale” che aveva come scopo lo sterminio di massa attraverso la deportazione nei campi di sterminio. In questo caso i prigionieri venivano uccisi direttamente subito dopo il loro arrivo nei lager.
La dominazione Romana in Israele (iniziata nel I secolo d.c.) non venne mai accettata dalla popolazione. Ad essa seguì la diaspora ossia la dispersione delle comunità ebraiche. In Israele si instaurarono quindi altre comunità religiose. Intorno alla fine dell’Ottocento una comunità ebrea consistente rientrò in Palestina. Durante la seconda guerra mondiale ebbe luogo lo sterminio degli ebrei ma non si hanno dati certi sul numero di persone che subirono quelle torture, molti dei registri, infatti, vennero bruciati. Nel 1947 l’Assemblea delle Nazioni Unite decise di costituire due stati di cui uno arabo e uno ebraico. La decisione fu rifiutata dalla lega araba, però lo Stato di Israele venne comunque proclamato. Nel 1964 venne costituita l’OLP con lo scopo di ottenere l’indipendenza palestinese. Nel 1967 si verificò la guerra dei Sei giorni durante la quale Israele cercò di ampliare i propri confini in Egitto, Giordania e Siria. La parte orientale di Gerusalemme venne proclamata capitale. Nel 1973 Egitto e Siria cercarono di riacquisire i territori occupati ma fallirono. Nel 1987 i palestinesi iniziarono una ribellione e dopo un anno ottennero l’Autorità Nazionale Palestinese. Dopo la ricomparsa di attentati nel 2000, il governo israeliano decise di costruire un muro di isolamento per la zona della Cisgiordania. I conflitti etnici non sono mai stati del tutto superati.
In Italia la repressione fascista e l’occupazione nazista avevano spinto la popolazione ad organizzarsi in gruppi partigiani per liberare la Nazione. Mentre in Italia la popolazione si era mobilitata per salvare la Patria da un regime totalitario, in Spagna, la popolazione non avrebbe mai immaginato che con una guerra civile avrebbe consegnato il proprio paese proprio nelle mani di un dittatore. Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, il generale Francisco Franco incitò la popolazione a combattere al suo fianco contro il governo repubblicano e i soldati fedeli alla repubblica. In realtà Franco voleva ottenere lui stesso tutti i poteri dello Stato. La Germania nazista e l’Italia fascista si intromisero nella Guerra Civile spagnola aiutando Franco con materiale bellico e con uomini soldato. Francisco Franco riuscì a salire al potere ed instaurò una repressiva dittatura.
Arnold Schönber è stato tra i più famosi compositori (per giunta autodidatta) del ‘900. È nato a Vienna il 13 settembre del 1874 da una famiglia ebrea appartenente alla piccola borghesia. Ad egli dobbiamo attribuire la nascita della musica dodecafonica. La musica dodecafonica è un nuovo sistema musicale basato sulla successione di dodici suoni che costituiscono l’ottava. In musica dodecafonica ci sono dei criteri rispetto all’ordine o alla combinazione dei suoni. Si distingue la serie originale, retrograda ed inversa. Tutte le note vengono messe sullo stesso piano considerando anche le atonali e dissonanti. Schönber può essere considerato il padre della musica d’avanguardia novecentesca.
Nel 1933 l’avvento del nazismo lo porterà a lasciare Berlino per trasferirsi prima in Francia e poi negli Stati Uniti.
Nel 1947 compose: “Un sopravvissuto a Varsavia”. La voce del narratore, gli strumenti che riproducono i rumori del tragico momento e il coro fanno rivivere allo spettatore l’angoscia delle prime selezioni. L’ispirazione del brano derivò dal racconto di un sopravvissuto ai campi di concentramento.
Jesse Owens fu un atleta di colore che partecipò alle olimpiadi di Berlino del 1936. Riuscì a conciliare la sua passione da corridore con il lavoro per il mantenimento della famiglia e con gli studi al college. Un allenatore professionista lo notò fin da subito per le sue capacità. Owens vinse tre medaglie d’oro alle Olimpiadi in Germania. Adolf Hitler si rifiutò di stringergli la mano poco dopo la premiazione.
Nel 1917, in Olanda, si sviluppò un linguaggio artistico astratto e caratterizzato dall’utilizzo di forme geometriche molto particolari. Venivano generalmente utilizzati i colori primari come riempimento delle forme (rigorosamente bidimensionali), il cui contorno era risaltato da linee rette di colore nero. Tra i maggiori esponenti del Neoplasticismo ci fu Piet Mondrian.
Mondrian si interessò allo studio della sezione aurea. Nel rettangolo aureo abbiamo l’altezza che corrisponde a 3/5 della base, con la misura dell’altezza è possibile ricavare un quadrato la cui superficie corrisponde ai 3/5 della superficie totale. Mondrian creava delle griglie geometriche escludendo forme curve e diagonali. Nel 1940 Mondrian si trasferì a New York e conobbe la cultura internazionale. La vita frenetica della grande città modificò il suo stile pittorico. Applicò alle linee divisionistiche, dei piccoli quadrati colorati, complicando maggiormente i suoi dipinti, come ad esempio nel quadro intitolato Brodway Boogie-Woogie. Il primo edificio neoplastico, Casa Schröder (realizzata da Gerrit Thomas Rietveld), diede inizio all’architettura e ai design neoplastici. Theo van Doesbur fu un altro esponente neoplastico. Nei suoi quadri applicò anche linee diagonali, al contrario di Mondrian, interessandosi alla sezione aurea del triangolo rettangolo. La struttura geometrica più rappresentativa è certamente la “Sedia rossa e blu”.
La costituzione della Repubblica italiana entrò in vigore il 1 gennaio del 1948, tutt’oggi è considerata la migliore costituzione a livello europeo.
Il governo stava riconoscendo dei diritti segnando indirettamente la qualità della loro vita. Tra i diritti fondamentali ci sono: vita, libertà, istruzione, salute ed informazione. Per tale motivo vengono definiti “diritti umani ed universali”, basati anche sulla convivenza civile. Il compito dei governi è quello di comportarsi in modo corretto ed imparziale. Dovrebbe essere questo, almeno, il significato di democrazia, cioè, governo del popolo!
In alcuni paesi questi diritti vengono preclusi alla popolazione, talvolta molto povera.
La convivenza tra le popolazione è complicata, bisognerebbe prendere coscienza e fronteggiare i casi di oppressione, emarginazione e discriminazione.
Le due guerre mondiali hanno confermato quanto negativo, repressivo e “chiuso” possa dimostrarsi un governo totalitarista. Adesso che abbiamo l’esperienza di anni ed anni di storia non dovremmo più permettere che i diritti dell’uomo e del cittadino vengano “calpestati”. Bisognerebbe educare tutti al rispetto delle regole di convivenza.
Alla morte del presidente americano Roosevelt gli succedette il suo segretario, Truman. Truman investì molto negli studi per la creazione della bomba nucleare. Il Presidente si rese conto del fatto che la sua popolazione fosse stremata dalla guerra e che intanto il Giappone avesse rifiutato la resa incondizionata. La bomba nucleare era l’unica modalità per far terminare la guerra il più velocemente possibile. Truman istituì una commissione con il compito di prendere la decisione. Il 6 Agosto 1945 la bomba nucleare (Little Boy) venne sganciata sulla città di Hiroschima. Il 9 agosto 1945 un‘altra bomba nucleare (Fat Man) venne sganciata sulla città di Nagasaky. Il 10 agosto di quello stesso hanno il Giappone firmò la resa. Gli effetti istantanei della bomba provocarono un fortissimo bagliore (capace perfino di accecare), la distruzione e polverizzazione totale degli edifici e dei civili in vicinanza dell’ipocentro. L’atmosfera e i terreni vennero contaminati da scorie radioattive e così sarebbero rimasti per almeno un secolo dopo l’esplosione. La popolazione più lontana dall’ipocentro subì pesantissime ustioni di 3° grado ed un totale annientamento di alcuni strati di pelle del corpo che iniziò a sanguinare. Il “fungo atomico” produsse fortissimi venti che sdradicarono edifici e trascinarono persone ed altri oggetti. Nella fase conclusiva, l’evaporazione fece ricadere una pioggia radioattiva. Venne modificato il patrimonio genetico delle donne in gravidanza. Molti bambini in quel periodo nacquero con tumori, malformazioni ed handicap. Il raggio di azione durante questi fenomeni continuava ad allargarsi colpendo altri civili. Coloro che ricevettero le radiazioni, soffrirono di una morte lenta e dolorosa, le cellule dei loro organismi pian piano esplosero completamente.
Gli effetti della bomba nucleare sono paragonabili all’esplosione di una centrale nucleare. Oggi le centrali nucleari producono energia elettrica tramite la fissione di due nuclei atomici. Essi producendo calore, riscaldano un particolare liquido che evaporando, fa ruotare una turbina che attiva il generatore di energia.
Il problema delle centrali nucleari riguarda anche lo smaltimento delle scorie radioattive. Esse vengono immagazzinate in contenitori in piombo e poi conservate negli abissi marini o in vecchie miniere. Se per caso si verificasse un terremoto queste scorie potrebbero disperdersi.
Il carsismo è una particolare forma di erosione provocata dall’acqua piovana sulle rocce calcaree.
L’acqua piovana si infiltra tra le rocce formando delle cavità sotterranee. Con il passare del tempo esse continuano a dilatarsi fino a formare delle grotte e delle gallerie sotterranee. Talvolta il calcare disciolto può andarsi a depositare fino alla formazione della stalattiti e delle stalagmiti. L’aragonite è un’altra spettacolare forma cristallina.
Un altro fenomeno carsico è la dolina, esse possiedono la forma di depressioni circolari e sono dotate di un inghiottitoio che convoglia le acque in profondità.