Alice Bergianti
Kawtar El Hassani
Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Medea e https://www.cirsde.unito.it/sites/c555/files/allegatiparagrafo/04-05-2016/2._i_volti_di_medea._tra_dissolvenza_e_permanenza_anna_chiarloni_-_universita_di_torino_.pdf
Medea è una delle figure mitiche più note nell'immaginario e nelle testimonianze antiche: prigioniera della propria passione d'amore, ma allo stesso tempo vittima perchè viene considerata maga e straniera. Medea macchia la sua immaggine femminile con un crimine orribile; uccidendo i suoi figli.
Luogo: Colchide,regione a confine con il mondo greco, sul Mar Nero.
Medea e Giasone sono sposati e hanno due figli. Il re della città di Corinto, dove abitavano i due dopo aver conquistato il Vello D'Oro, voleva dare in sposa sua figlia a Giasone ed egli non esitò ad accettare perchè avrebbe avuto la possibilità di accedere al trono per diventare re. Quando Medea scopre quello che stava per accadere decide di vendicarsi facendola pagare al marito e alla futura moglie. Il re aveva intuito che Medea avrebbe cercato di far saltare le nozze e quindi la invitò ad abbandonare la città, ma lei con molta astuzia fa finta di essere pronta ad accettare le nozze; per regalo di nozze manda a Glauce, la futura sposa due doni: una corona e un peplo; essi una volta arrivati dovevano sprigionare delle lingue di fuoco che avrebbero ucciso la famiglia reale. La vendetta preparata per il marito era la morte dei figli.
Vello D'Oro: Il Vello d'oro è un oggetto presente nella mitologia greca che si dice avesse il potere di curare ogni ferita.
Medea appare in tantissime tragedie basate sulla sua figura nella "Medea di Euripide". I principali autori sono: Pierre Corneille (1635), Apollonio Rodio nel terzo libro de "Le Argonautiche" (III secolo a.C) ed Ennio. Quest'ultima, scritta nel II secolo a.C., è quella di cui sono stati trovati più frammenti e perciò si può ricostruire con precisione una parte della trama.
Il romanzo più recente è stato scritto da Christa Wolf nel 1996 ed è intitolato "Medea. Voci".
"Medea e Giasone è un'opera del compositore provenzale Joseph-François Salomon del 1713. Ebbe successo per le allusioni celebrative a Luigi XIV e al suo regno.
"Medea in Corinto" è un'opera lirica di Simon Mayr che debuttò per la prima volta nel 1813 al teatro San Carlo di Napoli.
La più recente è quella del coreografo greco Dimitris Papaioannou. La sua prima rappresentazione fu nel 1993.
Il più antico film ispirato al mito di Medea è l'omonima opera cinematografa di Pier Paolo Pasolini del 1969. Non riscosse però il successo sperato.
Il più recente invece è "Medeas" di Andrea Pallaoro. Uscito nel 2013 si ispira parzialmente al mito.
"I figli di Medea" è un "teledramma" italiano del 1959, diretto da Anton Giulio Majano. È stato trasmesso in diretta televisiva il 9 giugno 1959 sul Programma Nazionale.
1) Medea fra due serpenti. Lekythos attica a f.n., Gruppo del Gallo, da Atene, ca 530 a.C.
2) Medea e le Peliadi.420-410 a.C. Autore armeno
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In queste due opere, a differenza di quelle più antiche, Medea viene rappresentata in abiti orientali per evidenziare la spietatezza delle donne barbare.
3) "Medea e i suoi figli" di Ercole De 'Roberti, epoca rinascimentale
Ercole De 'Roberti rappresenta Medea prima dell'uccisione dei figli e fa risaltare l'angoscia del destino umano. I bambini sono spaventati e impauriti.
4) La signorina Clairon nel ruolo di Medea, 1765
Medea viene rappresentata dopo l'ascesa nella sfera celeste ed essa appare soddisfatta dall'azione violenta svolta quando era in vita
Romanticismo
5) Eugène Delacroix, Medea furente, 1862
Delacroix nella sua tela ritrae Medea in fuga, furente perchè ha un pugnale in mano pronta ad uccidere i bambini. Guarda verso Corinto ad Occidente con uno sguardo di implorazione o vendetta.
Medea è donna molto istintiva: agisce senza pensarci due volte e sacrificando tutto sia per inseguire Giasone sia per vendicarsi quando la tradisce. Essa rivuole la sua dignità e la ottiene in modo spietato. Uccide addirittura i suoi figli, infliggendo del male anche a se stessa e raffigurando cosa vuol dire veramente essere una donna oltre che una madre.
Esplora terre sconosciute a lei per amore e non le importa il giudizio delle altre popolazioni.
Essendo una donna barbara non viene pianamente accettata dalla società greca, è diversa dalle donne ateniesi perché ha in sé un'irrazionalità non presente nelle altre.