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L’india è il settimo stato per estensione geografica al mondo ed il secondo più popolato; situata nella parte a sud dell’Asia; confina a nord con: Iran, Afghanistan e Cina, separata dal versante meridionale della catena montuosa dell’Himalaya. Essa è separata dallo Sri Lanka attraverso lo stretto di Palk, ad est è bagnata dal golfo del Bengala e ad ovest dal mare arabico e dall’oceano indiano che circonda tutta la penisola del Deccan, un altopiano triangolare che comprende la maggior parte del territorio indiano ed è livellato dall’erosione.
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Il gruppo montuoso che occupa la maggior parte dell’Himalaya dalla parte indiana è chiamato Karakorum, fanno parte di esso vette alte oltre 7000 metri ma la vetta indiana più alta (terza al mondo dopo Everest e K2) è situata tra il Nepal ed il Bhutan ed è chiamata Kangchenjunga (8585m).
La pianura Indo-Gangetica è una vasta pianura formata tra i due fiumi Indo e Gange ed è una delle zone più abitate dell’india insieme al bacino del Brahmaputra; i fiumi più lunghi sono appunto il Brahmaputra (2984km) ed il Gange (2510km).
Il Ganje è il più importante fiume indiano per via della sua vastissima estensione del bacino idrografico; nasce sull’Himalaya al confine con la Cina e la sua foce è nel Golfo del Bengala, per le popolazioni locali è un fiume sacro, i fedeli vi si immergono per pregare perché considerano le sue acque purificatrici, fonte di fertilità sia per la terra che per gli esseri umani. Quasi tutte le divinità indù sono legate in qualche modo a questo fiume.
L'indo è il più importante fiume del Pakistan, è il più lungo fiume del subcontinente indiano ed il terzo più grande dell'Asia intera in termini di portata annua. Studi genetici hanno dimostrato che il delfino dell'indo presente nel fiume e quello del ganje sono della stessa specie
Il delfino dell'indo o Bhulan è un mammifero della famiglia dei platanista endemico del fiume indo, in Pakistan. Ha il muso lungo e appuntito caratteristico di tutti i delfini di fiume ed i denti sono visibili sia sulla mascella superiore che su quella inferiore. Risiede nel fiume indo, in Pakistan e nel 2001 sono stati stimati circa 1100 individui
L'India presenta un cima tropicale monsonico formato da due stagioni: la stagione di secca o invernale, i monsoni, soffiano dal centro dell'Asia verso l'India portando tempo sereno ed alta pressione. Da giugno i monsoni invertono la loro rotta ed iniziano a soffiare da sud, dall'Oceano Indiano. Questa volta però sono carichi di calore tropicale e umidità e porta piogge molto intense, talvolta violentissime, fino a novembre. La temperatura media estiva oscilla su i 25 ed i 32'C, mentre quella invernale si aggira intorno ai 12'C
L'India è il secondo Paese più popoloso del mondo, con 1,2 miliardi di abitanti. Il numero è in crescita e gli indicatori dicono che supererà anche la Cina. La speranza di vita media è in crescita, ma la fertilità e la natalità sono più elevate.
le zone intorno al Gange ed al Brahmaputra sono le aree più abitate insieme alle zone costiere; tuttavia, quasi tutte le regioni dell'India sono molto popolate, perchè i territori desertici o di alta montagna hanno dimensioni ridotte
Gli indiani sono in maggioranza bambini e giovani. L'età media (27 anni) è inferiore a quella cinese e americana e molto più giovane della popolazione europea. Nell'arco dei prossimi 10 anni quasi un quarto della forza lavoro mondiale sarà indiana. Uno dei principali obbiettivi dell'India è quello di creare milioni di nuovi posti di lavoro per i giovani. Molti di loro emigrano all'estero, dove sfruttano una perfetta conoscenza dell'inglese e i propri titoli di studio.
La maggior parte della popolazione è indù, discendente di popolazioni indoeuropee stanziatesi in India nel II millennio a.C.
Il secondo gruppo sono i dravidi che riuniscono tanil, kannada, telegu e altri nella parte centro-merdionale del Paese.
L'hindi è la lingua ufficiale, ma sono riconosciute e insegnate altre 14 lingue. L'inglese, ereditato dal periodo coloniale britannico, è la lingua franca compresa in ogni angolo del Paese.
la popolazione indiana è a grande maggioranza di religione induista (79,8%), compresi gli ayyavazhi che sono considerati una setta induista e sono presenti soprattutto nell'India meridionale; la seconda comunità religiosa della nazione è quella dei musulmani che assommano al 14,23% della popolazione totale dell'India (è la seconda comunità musulmana mondiale dopo l'Indonesia). Sono presenti inoltre altre minoranze religiose: cristiani 2,3%, sikh 1,72%, buddisti 0,7% e poi giainisti e altre comunità religiose (religioni tradizionali tribali, bahai, ebrei e parsi).
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secondo alcuni studi l’India è il paese asiatico più proiettato nel futuro. Gli indiani mostrano un’eccezionale apertura mentale, che li dispone è includere ogni diversità. Il Paese investe in scuola e formazione.
la creazione di software è uno dei punti di forza dell’industria indiana. Le scuole pubbliche e private svolgono intensi programmi di matematica e logica in funzione dell’informatica. Il governo, con l’aiuto di alcuni colossi informatici americani e indiani, ha finanziato la creazione di migliaia di laboratori multimediali nei quali istruire i giovani alla programmazione.
leggendo i quotidiani economici, capita sempre più spesso di imbattersi in top manager indiani a capo delle più grandi multinazionali, soprattutto americane inglesi. Molti amministratori delegati e direttori esecutivi hanno carriere scolastiche folgoranti e sono infaticabili lavoratori.
I contadini sono la fascia sociale più debole dell’India contemporanea. Quasi metà di essi vive sotto la soglia della povertà assoluta, cioè con meno di 1,4 $ al giorno. Gli aiuti di Stato ai contadini alleviano la povertà, ma rendono l’economia meno efficiente, rallentando la crescita dei settori molto competitivi.
in India ogni anno circa 40 milioni di ragazzi ragazzi frequentano l’equivalente della scuola media italiana. I tre quarti frequentano scuole pubbliche gratuite, perlopiù poverissime per risorse e con classi molto numerose. Il restante quarto frequenta scuole private a pagamento, in parte sovvenzionate dal governo. Gli studenti universitari sono 20 milioni.
Nell’induismo è in vigore da secoli un sistema di suddivisione della popolazione in gruppi detti “caste”. Le quattro caste sono: sacerdoti, guerrieri, artigiani e servi. Esiste anche una “non casta”, inferiore a tutte le altre: gli “intoccabili”. Fino a pochi decenni fa gli intoccabili subivano gravi discriminazioni nella società indiana perché la religione vietava loro ogni genere rapporto con le altre caste. Lo stato ha affrontato il problema rendendo illegale la discriminazione di casta e favorendo l’integrazione professionale e sociale degli intoccabili.
L’India è terra di grandi millenarie esperienze religiose: dal brahmanesimo all’induismo, dal buddismo alle tradizioni di sikh, jainisti, bahai e molte altre. Nella vita quotidiana di centinaia di milioni di persone la preghiera e il culto hanno grandissima importanza.
L'india è una grande potenza economica che grazie al suo P.I.L è ai livelli del Giappone e della Germania. L'economia indiana negli ultimi venti anni si è sviluppata molto grazie alla privatizzazione delle grandi imprese pubbliche
i punti di forza dell' economia indiana sono tre:
1- in india ci sono milioni di lavoratori molto giovani a basso costo che hanno un alto livello di specializzazione , che può essere ingegneristica oppure scientifica . 2- L'India è molto sviluppata nel settore dell' informatica .
3- la maggior parte degli indiani sa anche la lingua inglese infatti quando arriva gli stranieri riescono a comunicare senza senza problemi.
L'India sperimenta da vent'anni una crescita economica rapidissima. Una delle caratteristiche principali della crescita economica è il cambiamento delle abitudini quotidiane e lavorative di centinaia di milioni di persone. Milioni di contadini indiani continuano a lasciare le campagne per trasferirsi
l'india è divisa in tre settori
PRIMARIO
SECONDARIO
TERZIARIO
il settore primario
-coltiva, produce e alleva: riso, grano, colza, soia, cotone, te', iuta e canna da zucchero ortaggi, latticini, pollame, capre , pecore
-non esporta nulla visto che quasi tutta la produzione agricola serve al consumo interno alimentare o industriale
-importa: frutta, frutta secca, cereali, caffè; il basso consumo di carne rende il paese quasi auto sufficiente sul fronte alimentare
il settore secondario
-produce: prodotti tessili, chimici, alimentari, minerari e acciaio, attrezzi agricoli e gioielli
-esporta: gioielli, abbigliamento, macchinari
-importa: petrolio, preziosi, fertilizzanti, prodotti chimici, macchinari
Il settore terziario
- sviluppa: software, ricerca aerospaziale, farmaceutica, trasporti ferroviari, formazione universitaria.
- esporta: software, filiali produttive di software house americane, call center, assistenza informatica.
-importa: brevetti,software, formazione tecnica, meccanica e manageriale, aiuti finanziari, microfinanza
è la capitale dell'enorme stato indiano , ed è una città gigantesca con i suoi oltre 20 milioni di abitanti. E' improbabile riuscire a scoprirla tutta: i viaggiatori si trattengono di solito almeno qualche giorno per provare a visitare almeno le principali attrazioni di questa città. Possiamo visitare il Red Fort, Il Forte Rosso, già residenza dell'Impero Moghul. Altra attrattiva è la Moschea Jama Masjid, ma in generale nella vecchia Delhi ogni angolo di strada merita di essere esplorato perchè restituisce ai sensi suoni, colori e odori cioè i veri significati di questa terra.
E' la capitale del Bengala Occidentale , terza città dell'India per dimensioni e centro pi importante dell'Est del Paese. E' una delle città con la storia più antica , infatti le attrazioni turistiche di Calcutta riguardano il suo passato da Città coloniale inglese, e si sviluppano nell'area intorno al verdissimo Parco Maidan : Fort William. Ci possiamo dirigere verso il Museo Nazionale dell'India utile per scoprire la storia di questa grande nazione e di Teresa di Calcutta.
Il grande porto di Mumbai, capitale dello stato del Maharashtra, seconda città dell'India per dimensioni e fra le città più densamente abitate al mondo, non può mancare nella lista delle città da visitare. E' una città dalla vivacissima vita culturale, in cui si vede l'unione tra quartieri antichi e grattacieli moderni. E' molto caratteristica anche l'isola di Elephanta, patrimonio dell'UNESCO, dove ci si può 'inoltrare' in un labirinto di templi induisti scavati sotto terra. Se invece siete amanti della cultura pop e cinema, si possono vedere i film di Bollywood.
MUMBAI
E' una delle città più belle dell'India che racchiude delle vedute più belle e tipiche. Oggi è nota per essere la città che ospita Taj Mahal che fu costruito come mausoleo in onore alla moglie dell'imperatore. E' considerato uno dei più limpidi esempi di architettura musulmana.
AGRA
La storia dei diritti delle donne in India è stata ricca di avvenimenti; nell'India moderna le donne sono riuscite a ricoprire cariche istituzionali importanti, tra cui quella di Presidente della Repubblica, Primo Ministro, Presidente del Lok Sabha, la Camera Bassa del Parlamento, e leader dell'opposizione. Tuttavia le donne continuano in tutto il Paese a subire violenze sessuali, sfregiamenti con l'acido, uccisioni per accaparrarsi la dote; molte giovani donne vengono costrette a prostituirsi da trafficanti e sfruttatori. Secondo un sondaggio compiuto dalla Thomson Reuters l'India è il quarto Paese più pericoloso al mondo per le donne, ed il peggiore tra i G20 (paesi industrializzati). Un importante strato della popolazione femminile indiana continua a vivere in una condizione di discriminazione e di inferiorità rispetto agli uomini.
Il matrimonio forzoso tra bambini è tradizionalmente diffuso in tutta l'India e continua anche ai giorni nostri: storicamente le spose bambine dovrebbero in ogni caso continuare a vivere con i genitori fino a quando non hanno raggiunto l'età della pubertà. Anche se è stato messo fuorilegge fin dal 1860 dagli inglesi, è ancora una pratica effettiva ed in certe regioni comunemente utilizzata. In passato poi le donne che avevano la sfortuna di diventar vedove venivano condannate ad una vita di gran sofferenza, veniva loro rasata la testa e costrette a vivere in completo isolamento per il resto dei loro giorni, evitate e scacciate dal resto della società.
Nel 1961 il governo ha approvato una legge sulla proibizione della dote, rendendo le richieste di dote nell'organizzazione dei matrimoni illegali; nonostante ciò si sono verificati molti casi di violenze domestiche legate alla dote, tra omicidi e suicidi di donne. Ancora negli anni '80 ne erano segnalati numerosi casi.Una relazione del 1997 ha riferito che ogni anno almeno 5mila donne in India muoiono per cause legate alla dote (l'uomo cioè sposava una donna per poterne incamerare la dote e poi la ammazzava); almeno una dozzina di "incidenti" giornalieri dovuti a incendi in cucina si pensa possano essere attentati intenzionali con l'intento di far morire la moglie
In India il rapporto tra maschi e femmine tra la popolazione è inclinato decisamente a favore dei maschi; la principale ragione è dovuta al fatto che un elevato numero di donne muoiono ben prima d'aver raggiunto l'età adulta. Le società più tribali indiane hanno un rapporto di sesso meno distorta rispetto agli altri gruppi castali, ciò nonostante il fatto che le comunità tribali abbiano livelli molto più bassi di alfabetizzazione, di reddito e strutture sanitarie meno adeguate. Gli esperti suggeriscono anche che il maggior numero di maschi nel paese può anche esser attribuito agli infanticidi e all'aborto delle femmine: gli aborti su feti femminili rimangono molto elevati ed il rapporto tra i sessi alla nascita mantiene una curva sempre più asimmetrico.
L'aspettativa media di vita femminile oggi in India è più bassa rispetto a quella di molti altri paesi, ma ha mostrato un miglioramento graduale nel corso degli anni: in molte famiglie, soprattutto rurali, le ragazze e le donne in genere subiscono discriminazioni nutrizionali all'interno della famiglia (la femmina può anche mangiar di meno rispetto al maschio), e sono spesso affette da anemia quando non vera e propria malnutrizione. La mortalità materna in India è la seconda più alta al mondo, con solo il 42% delle nascite nel paese ad esser supervisionate da personale sanitario: la maggior parte delle donne partorisce solo con l'aiuto di altre donne all'interno della famiglia, le quali non hanno spesso le competenze e le risorse per salvar la vita della donna se questa venisse a trovarsi in pericolo.
Dalla parte culturale l'india ha molti personaggi storici per il paese. Due di questi sono Madre Teresa di Calcutta, e Mahatma Gandhi
Mohandas Gandhi, comunemente noto come Mahatma, letteralmente "grande anima", è stato un politico,filosofo e avvocato indiano. Gandhi è stato anche uno dei pionieri del Satyagraha, la resistenza all'oppressione tramite la disobbedienza civile di massa che ha portato l'India all'indipendenza. In India, Gandhi è stato riconosciuto come "Padre della nazione" e il giorno della sua nascita (2 ottobre) è un giorno festivo. Questa data è stata anche dichiarata giornata internazionale della non violenza.
Madre Teresa di Calcutta è stata una religiosa albanese naturalizzata indiana di fede cattolica, fondatrice della congregazione religiosa delle Missionarie della carità. Il suo lavoro instancabile tra le vittime della povertà di Calcutta l'ha resa una delle persone più famose al mondo e le valse numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Nobel per la pace nel 1979. E' stata proclamata beata de Papa Giovanni Paolo II il 19 ottobre 2003 e Santa da Papa Francesco il 4 settembre 2016. La vita di Madre Teresa è stata dedicata all'assistenza dei più poveri, valorizzando la dignità presente in ogni persona, anche nelle condizioni di disagio più estreme.
Il capo femminile più diffuso é il sari, una fascia di tessuto lunga cinque o sette metri, che termina con il pallu, il lembo decorato. Può essere di cotone o di tessuto sintetico, a tinta unita o stampati, di seta o di broccato con colori vivaci, rosso e ocra.Lo avvolgono intorno al corpo. Le cittadine lo portano con il choli, un corpetto aderente a maniche corte, lungo quanto basta per coprire il seno: sotto il sari, portano una sottogonna di cotone inamidato, comoda, per fissare le sette pieghe di rito, della profondità di quattro dita. Il sari varia a seconda delle disponibilità economiche.
TRUCCO
Le donne indiane, tranne le attrici, si truccano pochissimo. Una donna sposata porta sulla fronte il tilak di rito, il segno tondo fatto con la polvere rossa . Nel giorno delle nozze, il marito separa la capigliatura della sposa e tinge la scriminatura con polvere vermiglia. I cosmetici occidentali non sono molto usati in india. Si usa solo il rossetto ai matrimoni. Il caldo non permette di ricorrere a fard e fondotinta. Donne, bambini e uomini usano invece il khol per sottolineare il contorno occhi. Ma questo ha proprietà antisettiche.
Particolarmente belle sono le trecce, ornate di perline e bigiotteria. Prima del matrimonio i capelli si possono portare sciolti. Dopo, intrecciati o raccolti in segno di obbedienza. La chioma è molto importante per gli indiani. Quando un genitore muore, un figlio si rade il capo. Si radono i primi capelli dei bambini e si buttano nel fiume, poi quelli delle vedove stessa cosa. Ad esempio le danzatrici sacre non tagliano né lavano mai i capelli, per non "perdere la loro magia e bravura". I sikh non possono radere i peli del corpo per preservare la loro forza.
L’India è sempre stato uno dei maggiori centri per il commercio delle pietre preziose e fino dall’antichità, molte tra le pietre preziose più spettacolari al mondo sono state trovate in miniere indiane e adesso fanno parte dei gioielli più preziosi nelle collezioni museali e nel tesoro della corona di molte corti europee. In particolare mi hanno colpito: Nath: l’anello al naso, Arsi: anello da pollice con specchio, Karn phool: fiori alle orecchie e Mang Tikka: si tratta di un pendente con catenella che termina con un gancetto.
ABBIGLIAMENTO MASCHILE
In estate mettono una camicia di tela leggera sopra i pantaloni o sul dhoti, un telo di cotone che si avvolge intorno ai fianchi e viene fatto passare tra le gambe. D’inverno, oltre alla camicia, hanno un gilet di lana con bottoni oppure una lunga tunica accollata con pantaloni attillati. E poi eleganti tuniche sciancrate portate su camicie ricamate. I turbanti variano in base alle tradizioni. I maschi per essere eleganti portano bottoni particolari. A volte i più agiati hanno piccoli diamanti uniti da una catenella. Oppure hanno grandi scialli di lana leggera con bordi ricamati, che si drappeggiano secondo regole determinate.
è un termine hindi per indicare un tatuaggio temporaneo eseguito con henné naturale rosso , dipinto su mani e piedi. Viene usato in oriente e nell'Africa Mediterranea per la decorazione di mani e piedi per il rito nuziale, benaugurante e di protezione. Viene eseguito con speciali stencil o a mano libera. Il rito del disegno del mehndi coinvolge le donne di tutta la famiglia e/o tribù.
La cucina indiana salata ha piatti tipici e ricette che attirano da sempre l'attenzione dei gastronomi più curiosi. In particolare mi hanno colpito:
- La samosa è un antipasto indiano famoso anche come street-food perché facile da mangiare con le mani. Sono dei fagottini triangolari o a mezzaluna di maida, pasta di farina ma che spesso sono proposti anche con pasta fillo o fritti o cotti al forno con un ripieno speziato: gli ingredienti possono variare, e si mescolano alla base di patate schiacciate mescolate con piselli e cipolle, ma anche pollo o formaggio.
-Il Pollo Tandoori consiste in un pollo marinato in una salsa di yogurt e spezie chiamata Tandoori Masala e viene poi cotto tradizionalmente nei forni di argilla chiamati Tandoor, da cui il nome.
- Il Chole Bhature è un cibo indiano composto da pane fritto (bhatura) e il chole masala (o chana masala), un condimento di ceci e spezie.
- Un piatto indiano molto curioso è il Meetha Paan, delle foglie di betel arrotolate e farcite da ingredienti, normalmente salati.
Nella ricetta dolce possiamo trovare il finocchio, il cardamomo e il cocco.
BARFI: Il nome deriverebbe dalla parola persiana barff=neve perché questi dolci ricorderebbero appunto la neve.
Essendo un dolce diffusissimo in India, esistono diverse versioni dei barfi. Le varianti prevedono invece l’aggiunta di frutta secca come mandorle, pistacchi, anacardi, oppure l’utilizzo del cocco.
JALEBI: Sono composti da una semplice pastella che viene fatta cadere nell’olio bollente. Il tutto viene poi immerso in un dolcissimo sciroppo a base di zucchero e altri ingredienti come il succo di limone o l’acqua di rose. Sono molto appiccicosi.
Le spezie indiane più diffuse e utilizzate nel continente indiano che tratteremo dedicando spazio ad ognuna di esse: zenzero (persistente,aromatico e delicato), pepe nero (forte e aromatico), zafferano (gustoso e aromatico), curry (profumato e saporito), cannella (profumata e delicata), cumino (energetico e gustoso), cardamomo (leggera e delicata), coriandolo (dolciastro e fresco) e curcuma (profumato e amaro).
L'elefante è l'animale per eccellenza dell'India. è molto importante per il popolo indiano perché Nella religione induista esiste un Dio che ha le sembianze di un elefante. Non solo, è significativo anche perché unisce la vita sociale di tutte le persone, dalla più povera alla più ricca. Indica inoltre la saggezza e la semplicità di quelle terre.
In India un uomo e una donna che si toccano, si baciano o abbracciano, sono disapprovati. Gli indiani non vedono di buon occhio il contatto fisico. “Stringere la mano- si legge sulla Guida India- a persone dell’altro sesso è un altro potenziale campo minato- Non è socialmente accettabile che una donna sia toccata da un maschio che non sia il marito o il figlio, e nel caso del marito, il contatto è ammesso solo in privato. Perciò i maschi non dovrebbero stringere la mano a una donna indiana, a meno che non sia lei a renderla per prima. Fra i giovani queste convenzioni stanno cominciando a cambiare. Spesso vedrete degli uomini che si tengono per mano e in qualche occasione, con grande indignazione o sconcerto del maschio occidentale, un indiano persisterà nel tenergli la mano come gesto di cameratismo, cosa che non ha alcuna connotazione sessuale”.
Se si è invitati da una famiglia in India non c’è l’abitudine di portare un regalo. Magari un mazzo di fiori, o cosmetici per le donne. “Il miglior regalo- si legge su India (Morelini)- che si possa fare a un socio d’affari è una bottiglia di wisky (che costa meno nei duty free degli aeroporti). I regali rossi verdi e gialli saranno ben accetti, perché per gli indiani questi colori portano fortuna. I regali non sono aperti in presenza di chi li fa”. Se si decide di regalare denaro, sempre in numero dispari! Meglio non regalare doni in pelle di vacca agli induisti. Sconsigliato regalare immagini, giocattoli di maiali, cani, anfibi e certi rettili ai musulmani, che considerano questi animali sporchi.
Gli indiani sono molto superstiziosi. Prima di sposarsi o avviare un’attività consultano un sacerdote e un astrologo. Pensano sempre che qualcuno possa gettare il nazar o malocchio. E per proteggersi cosa fanno? Dipingono una macchia nera dietro le orecchie di un bambino, in modo che i passanti guardino il particolare e non la bellezza del piccolo. Hanno anche l’abitudine di disegnare un volto orrendo o una figura demoniaca sulla facciata degli edifici in costruzione per allontanare gli spiriti maligni
E’ proibito, ma c’è ancora chi lo pratica in modo clandestino. Un rituale atroce, che tocca alle vedove indiane alla morte del marito. Ma devono volerlo. Per tradizione, la decisione spetta solo a loro, che manifestano la volontà di subirlo, pronunciando le parole “sat, sat, sat”, che significano è, è; è. Da sat deriva sati e la parola indica sia il rito, sia la vedova che si immola sulla pira. Dopo che la vedova ha pronunciato le parole rituali, un tribunale di brahmani appura che si tratti di un atto volontario e che la donna abbia i requisiti necessari. Quali? Non deve essere incinta, né mestruata o impura per qualche motivo. La famiglia può cercare di dissuaderla, buttandole addosso dell’acqua tinta con l’indago. Siccome il blu indago è il colore dei paria, la donna diventa impura.Tante volte le vedove fanno bruciare in silenzio la mano e danno prova di coraggio.
In conclusione vi vogliamo far divertire con noi attraverso dei Balli e delle canzoni... Grazie dell'attenzione!!!
NAMASTE' (ciao) !!!!