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Il pensiero dei fisici pluralisti rappresenta il primo tentativo di sintesi tra l’eraclitismo e l’eleatismo, ossia tra le verità attestate dai sensi – tutto scorre – e quelle attestate dalla ragione – non esiste né il divenire né la molteplicità.
Si pongono due interrogativi fondamentali tra loro collegati:
- è possibile superare la frattura tra l'esperienza sensibile e la conoscenza razionale?
- è possibile conciliare divenire ed essere?
I filosofi pluralisti vogliono "salvare i fenomeni" e avere la possibilità di pensare il divenire. Non vogliono però cadere nella contraddizione di concepire allo stesso tempo la realtà come una e molteplice.
Di Eraclito, infatti, accettano l’idea del divenire incessante delle cose (che spiega la molteplicità dei fenomeni)
Di Parmenide, invece, accolgono il concetto dell’eternità e dell’immutabilità dell’essere (che consente di elaborare un quadro organico e unitario del mondo)
I fisici pluralisti ritengono che le cose del mondo siano costituite da elementi eterni e immutabili (come l'essere di Parmendide) – i quattro elementi, le omeomerie, gli atomi – che:
In altre parole, i fisici pluralisti ipotizzano la distinzione tra:
Empedocle nacque ad Agrigento tra il 484 e il 481 a.C. e morì all’incirca a sessant’anni
Consapevole dei limiti della conoscenza umana, Empedocle ritiene che si debbano utilizzare in maniera sinergica sia l’intelletto sia i sensi
Le quattro radici sono mosse, secondo Empedocle, da due forze opposte di natura divina, la cui azione si avvicenda nell’universo determinando le fasi del ciclo cosmico:
Le fasi del ciclo cosmico sono quattro, frutto delle azioni della contesa e della concordia:
1. L’amore domina completamente
2. L’amore e l’odio sono equamente distribuiti
3. L’odio domina completamente
4. L’amore e l’odio sono equamente distribuiti
I quattro elementi e le due forze che li muovono sono anche le condizioni della conoscenza umana
Noi conosciamo la terra con la terra, l’acqua con l’acqua, l’etere divino con l’etere, il fuoco distruttore con il fuoco, l’amore con l’amore e l’odio funesto con l’odio
Frammento 109
La conoscenza avviene dunque mediante l’incontro tra l’elemento che è nell’uomo e lo stesso elemento che si trova al di fuori dell’uomo