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La pittura egizia

Lavoro svolto da Riccardo Verrelli, Anna Laura Bonanno, Censi Simone, Federico Latino, Vanni Leonardo e Stampiglia Alessandro

La pittura è l'arte di creare immaggini dipingendo una superficie, è una forma d'espressione che intende raccontare l'intuizione della bellezza del mondo esteriore e interiore dell'artista.

Che cos'è la pittura

esempio 1

esempio 2

LA PITTURA egizia NON ERA DECORAtiva ma devota agli dei, di fatto è sempre realizzata nei sarcofagi, camere sepolcrari e all'interno dei templi. è caratterizzato dalle figure bidimensionali e gerarchiche. i colori erano piatti e senza sfumature. nel disegno della figura umana vengono messe in evidenza le caratteristiche fisiche più significative.

La pittura egizia

LE TRE MODALITà DI RAPPRESENTAZIONE DI ELEMENTI POSTI IN PUNTI DIVERSI DELLO SPAZIO SONO:

  • RIBALTAMENTO (COMPRESENZA DI ELEMENTI VISTI DALL'ALTO E DI FRONTE)
  • SCAGLIONAMENTO ORRIZZONTALE (SOVRAPPOSIZIONE PARZIALE DI FIGURE POSTE SULLA STESSA LINEA)
  • SCAGLIONAMENTO VERTICALE (SOVRAPPOSIZIONE VERTICALE DI ELEMENTI RACCOLTI IN FASCE)

le tre modalità

ribaltamento

scaglionamento orrizzontale

scaglionamento verticale

gli artisti venivano educati fin da piccoli a seguire le regole della pittura perchè ogni elemento era collegato a precisi significati sacri. tutto era sottoposto a precise regole da rispettare, ad esempio nella rappresentazione delle figure umane i corpi erano sempre perfettamente proporzionati.

le pitture murali ricordano l'egesta della vita del sovrano e raffigurano il percorso della sua anima nell'aldila.

gli artisti

Nell'antico Egitto, la tecnica usata dagli egizi per dipingere era la campitura cioè veniva steso in maniera uniforme il colore dentro una forma delimitata da un contorno.

Le fasi di esecuzione erano affidate ad equipe di artisti, ognuno dei quali era specializzato in un lavoro diverso: Il progetto era affidato al maestro, le altre operazioni come la preparazione delle pareti, il disegno dei contorni, il riempimento con il colore, veniva eseguito da altri gruppi di artisti. Il risultato era quindi un'opera collettiva.

I colori venivano riprodotti con una miscelazione di pigmenti ottenuti dalla macinazione di terre colorate con agglutinante sostanza collosa formata da acqua, lattice di gomma e albume d'uovo.

la tecnica più diffusa

L’esigenza di una rapida fruizione dell’opera spiega anche la scelta di rappresentare le figure maschili con un colore più scuro rispetto a quello utilizzato per le donne, dipinte con una carnagione sensibilmente più chiara. Si segue, inoltre, in principio di gerarchia dimensionale, per cui le proporzioni non sono realistiche, ma obbediscono all’intento di esaltare il potere e la sacralità dei personaggi più importanti. La supremazia del faraone e degli dei è dichiarata dalle loro maggiori dimensioni, ma anche dalla presenza di attributi divini.Queste modalità rappresentative riguardano la figura umana, mentre per gli altri soggetti si procede con più libertà. Elementi naturalistici, animali e oggetti sono ritratti anche con più attenzione ai dati realistici, indagati con una maggiore indole inventiva.Le scelte compositive sono contraddistinte da un’impostazione spiccatamente geometrica. Ne deriva una marcata rigidità bidimensionale dal singolare effetto decorativo.

La tomba di Ramsete I

Le immagini più ricorrenti sono tratte dagli scenari della vita quotidiana, affinché le anime dell’al di là possano averne a mente i ricordi: lavori agricoli e artigianali, ma anche cerimonie e banchetti con suonatori e danzatrici.Se i soggetti sono piuttosto variabili, il linguaggio è invece ben codificato, nonché tramandato da generazione a generazione, in particolare per la rappresentazione convenzionale della figura umana.L’obiettivo principale della pittura egizia è fornire ai defunti e alle divinità un’immagine riconoscibile con immediatezza e dunque semplificata in modo elementare. Ecco perché gli uomini sono raffigurati secondo una visione schematica “combinata”, dove alla visione frontale subentra quella laterale, privilegiando il criterio della migliore visibilità. Il volto è così dipinto di profilo, per mostrare bene la linearità della fronte, del naso e del mento, mentre l’occhio appare tutto intero; il busto è frontale, ma gli arti e i piedi risultano di profilo.

La tomba di Tutankhamon

http://www.didatticarte.it/

https://www.scuola.net/

https://www.geometriefluide.com/it/pittura-egizia/

https://www.artesvelata.it/pittura-antico-egitto/

https://www.storieparallele.it/la-tomba-di-tutankhamon/

https://www.frammentiarte.it/2014/16-kv16-tomba-di-ramesse-i/

sitografia

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