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Realizzato da: Azzone Davide, La Rosa Sofia, Licitra Simone, Mazza Alessia, Morando Fausto, Ottaviano Giuliana, Vargetto Vito.
Alle falde di Monte Pellegrino, affacciata sul mare dell’Acquasanta, troviamo la storica e prestigiosa Villa Igiea. Lo sviluppo di questa grandiosa dimora, decorata in stile Liberty e nata come villa privata, è strettamente connesso a una delle più potenti famiglie di imprenditori siciliani di fine Ottocento: i Florio.
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento Palermo si avvicinò ad un nuovo stile: il Liberty, anche chiamato Art Nouveau, per la realizzazione di Teatri, Ville e Palazzi Borghesi. La natura con le sue molteplici sfumature ispira questa espressione artistica e alimenta la libera creatività.
Nell’architettura emergono facciate ondulate con motivi che ricordano rampicanti e vetrate che realizzano superfici lucenti e tinteggiate.
Palermo vede con Ernesto Basile il fiorire del liberty più elegante e raffinato a partire dalla Villa Igiea, edificio del 1800 appartenuto ad Ignazio Florio che gli diede il nome della figlia. Ignazio Florio riteneva lo stile neogotico della Villa troppo severo e perciò incaricò Basile nel 1908 di occuparsi dell’architettura e Ettore De Maria Bergler delle decorazioni.
La costruzione del nuovo grande sanatorio, denominato “Villa Igiea” in omaggio alla dea della salute Hygiea, fu affidata all’architetto Ernesto Basile, uno dei maggiori esponenti del Liberty in Sicilia. Nel progetto il Basile diresse non solo gli aspetti volumetrici ed architettonici ma anche quelli decorativi, disegnando tutto l’arredo, dalle panche alle specchiere, fino alle poltrone. Ad ogni piano corrispondeva una funzione: il piano degli svaghi si trovava in corrispondenza del parco e comprendeva la sala biliardo e la sala giochi, la sala di rappresentanza, alla quale si accedeva tramite le scale, era costituita da un grande salone e dalla sala da pranzo ed infine la sala di residenza dove erano presenti le camere da letto. La sala da pranzo arricchita da un vasto ciclo decorativo floreale prende oggi il nome di Sala Basile.
Villa Igiea è decorata dagli affreschi di Ettore De Maria Bergler. Gli affreschi sono nello stile floreale, allora in gran voga, e rappresentano i quattro momenti della giornata: il sorgere del sole sulla parete est, il giorno ed il tramonto sulla parete centrale e la notte sulla parete nord. Sul lato occidentale Basile pose un colonnato e, sulla fascia che vi corre sopra, De Maria Bergler dipinse tre grandi pavoni, in cui quello al centro ha la coda aperta e rappresenta l’alba, un altro con la coda semichiusa rappresenta il tramonto ed il terzo, appollaiato con la coda chiusa verso il basso, rappresenta la notte. Il visitatore che entra oggi in questa magnifica sala, illuminata da un lungo lampadario di vetro di Murano, muovendosi a passo lento per ammirare le gioiose pitture, ha l’impressione che le fanciulle ivi raffigurate si muovano anch’esse, mostrando ora un fiore ora un’arancia, come per volere invitare il turista a restare più a lungo in Sicilia per godere dei profumi e dei sapori della terra.